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martedì 14 febbraio 2017

RIMBAMBINIMENTI...

Ciao a tutti, come va?

In teoria oggi avrei dovuto dedicare questo post ai candidati del premio GLAD (Gay e Lesbiche Ancora Denigrati) edizione 2017, che poi avreste dovuto votare voi tramite l'apposito sondaggio che propongo ormai da qualche anno... Però, a quanto pare, alcuni annunci circolati in questi ultimi giorni mi impongono di puntare l'attenzione su qualcosa di diverso.

Tutto parte dalla cara vecchia casa editrice Bonelli, senza la quale inizio a pensare che questo blog avrebbe molto meno di cui parlare (per quel che riguarda la situazione italiana, ovviamente), che ha annunciato la partenza di una nuova linea chiamata Bonelli Kids, inizialmente presentata in maniera alquanto misteriosa...

E che, nel giro di un paio di giorni, ha iniziato a rivelarsi come un'iniziativa che metterà al centro i personaggi della casa editrice in versione "kids", appunto... A partire da Zagor e dalla sua spalla Cico...


In realtà, a seguito del primo misterioso annuncio, bisogna dire che persino buona parte dei siti e dei blog specializzati italiani sembrava più propensa a credere che questo progetto avrebbe coinvolto dei personaggi nuovi anzichè le versioni ringiovanite dei personaggi classici della casa editrice... Anche perchè, diciamocelo, oltre ad essere qualcosa di molto banale si tratta anche di una scelta un po' rischiosetta... Considerando che i personaggi Bonelli - per come sono stati concepiti - non hanno davvero niente di "kids"...

Anche perchè non sono semplicemente personaggi adulti, ma proprio "maturi", per dirla con un eufemismo... E in molti casi non sanno nemmeno che cosa sia il senso dell'umorismo (men che meno nel senso moderno del termine).

Senza contare che questo genere di operazioni, che pure a suo tempo ebbero un certo successo partendo dagli USA (con i Muppet Babies, Tom & Jerry Kids, i Flinstone Kids, i Tiny Toones, ecc), ha esaurito la sua parabola nei primi anni Novanta... L'ultimo esperimento del genere, i Baby Looney Toones, si è conluso nell'ormai lontano 2006 (e comunque si parlava di babies e non di kids) e da allora chi si occupava del lancio di personaggi "kids" ha sempre optato per personaggi originali, che potevano garantire un maggior margine creativo rispetto a quello consentito dal ringiovanimento di personaggi già visti e stravisti...

Anche perchè, diciamocelo, i cartoni animati di ultima generazione sono abbastanza sregolati e originali, e quindi puntano su un umorismo e su delle situazioni che difficilmente potrebbero essere contenuti nelle maglie di personaggi con un passato importante e un'identità predefinita. Certo qualcuno può obbiettare che i Bonelli Kids saranno personaggi a fumetti e non a cartoni animati (per ora, almeno), ma se si rivolgono ad un pubblico molto giovane dovranno comunque confrontarsi con le serie animate che sono in circolazione da una decina d'anni a questa parte, visto che - lo si voglia ammettere oppure no - oggi sono quelle il punto di riferimento principale per chi fruisce di prodotti con personaggi "kids"...

Serie che, per inciso, toccano con una certa frequenza argomenti e situazioni che in Bonelli sono un tabù anche nelle produzioni per adulti, ma di questo tornerò a parlare dopo.

Secondo me un dettaglio molto interessante di questa iniziativa è il fatto che verrà elaborata da Alfredo Castelli (che a giugno compirà 70 anni), Tino Adamo (che ad agosto compirà 50 anni) e Sergio Masperi (che compirà 50 anni a settembre)... A quanto mi risulta, età a parte, l'unico che abbia portato avanti con continuità un progetto umoristico è stato Alfredo Castelli, ma parliamo dell'Omino Bufo realizzato per Il Corriere dei Ragazzi nel 1972... Che all'epoca ebbe anche un certo successo (gli venne dedicato anche un diario scolastico)... Però parliamo del 1972 (quando, guardacaso, Alfredo Castelli di anni ne aveva 25, e forse era ancora abbastanza vicino ai gusti del pubblico a cui si rivolgeva)...

Ovviamente la mia speranza è che in Bonelli non abbiano selezionato Alfredo Castelli per questo progetto proprio per via dell'Omino Bufo (e per non lasciarlo a terra una volta che, come si dice da diverso tempo, decideranno di sospendere Martin Mystère)... Anche se qualcosa mi dice che le cose sono andate proprio così... E che tutto questo progetto, messo in piedi i fretta e furia, nasce più che altro come un disperato tentativo per agguantare qualche potenziale lettore a partire dalla prima infanzia, visto che ormai è stato ampiamente verificato che gli adolescenti attuali sono andati persi e che il ricambio di pubblico ha saltato almeno due generazioni.

Tuttavia, intenti commerciali a parte, il punto più importante è: su quali basi poggia questo progetto? Anche se finora si sono visti solo pochi annunci la sensazione è che le basi siano molto poco solide. Nel senso che gli autori coinvolti, finora, non hanno avuto modo di fare molta esperienza con l'esigentissimo il pubblico a cui si dovrebbero rivolgere questi Bonelli Kids, e probabilmente non sono neanche fruitori abituali di emittenti tematiche come BOING, K2 e via discorrendo... E d'altra parte, anche se lo fossero, quante possibilità ci sarebbero che la casa editrice gli conceda la libertà di prendere spunto effettivamente dai cartoni che adesso vanno per la maggiore fra i giovanissimi?

Molto poche, direi, soprattutto considerando che ultimamente le serie animate americane puntano su un umorismo politicamente scorretto e, non di rado, possono toccare temi e situazioni un po' più "da grandi", anche solo a livello di sottotesto. Per non parlare di tutti quelli che, sempre più spesso affrontano in maniera molto diretta i cambiamenti della società e il contesto REALE con cui si confronta il giovane pubblico nella vita di tutti i giorni.

A partire da cose come bullismo, omosessualità, famiglie omogenitoriali, crisi famigliari, superamento degli sterotipi di genere e quant'altro...

Potrebbe mai un progetto che si chiama "Bonelli Kids", tenere il passo con tutto questo? Non so perchè, ma ho la sensazione che la risposta sia implicita nella domanda. E comunque, come dicevo prima, anche l'età anagrafica delle menti che ci stanno dietro potrebbe avere un certo peso, soprattutto se nel tempo non hanno coltivato una passione personale per questo particolare ambito dell'intrattenimento.

L'ultimo grande successo del fumetto italiano in ambito "kids" è stato rappresentato dalle W.I.T.C.H. (parliamo del 2001), e a parte il fatto che si trattava di personaggi del tutto originali, bisogna anche dire che vennero ideati dalla giornalista Elisabetta Gnone (che lavorava in Disney dal 1990 e che nel 2001 aveva 37 anni), mentre vennero elaborati graficamente da Alessandro Barbucci (che nel 2001 aveva 28 anni) e da Barbara Canepa (che all'epoca di anni ne aveva 32)... E, guardacaso, per diversi anni questa serie rappresentò  un vero e proprio caso editoriale...

Perlomeno fino a quando i tempi non cambiarono e questa serie non seppe più stare al passo col pubblico, ma questa è un'altra storia. Oltretutto, a proposito di Disney, in Bonelli dovrebbero tenere in debito conto il fatto che in fatto di fumetti disimpegnati, a base di umorismo soft e a prova di bigotti, il mercato italiano è già abbondantemente saturato dal settimanale Topolino e da tutti i suoi derivati... Che tra l'altro vendono sempre meno (e un motivo ci sarà).

Quindi se, come è probabile, invece di puntare sugli ingredienti vincenti delle serie animate contemporanee gli autori dei Bonelli Kids proveranno a realizzare qualcosa di più simile a un Topolino in salsa Bonelli potrebbero avere qualche brutta sorpresa nel giro di pochissimo tempo... Soprattutto se danno per scontato che conquistare nuove fasce di pubblico partendo dalle elementari sia una cosa semplice e scontata come poteva esserlo una quarantina di anni fa...

Ad ogni modo ho la sensazione che di tutta questa operazione, e delle sue eventuali implicazioni (ci sarà una versione "kids" di Legs Weaver? E come si comporterà?) tornerò a parlare quanto prima.

Chissà, magari potrei anche dovermi ricredere su tutta la linea (prima o poi dovrà pur succedere, no?)...

Alla prossima.

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