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mercoledì 30 dicembre 2015

PENSIERINI DI FINE ANNO...

Ciao a tutti, come va?

Fra una cosa e l'altra siamo arrivati all'ultimo post del 2015, e tutto sommato penso che questo blog quest'anno sia stato portato avanti in maniera più che dignitosa... Anche se ovviamente l'ultima parola spetta a voi che lo leggete, e che con la vostra costanza dimostrate che dopotutto il tempo che gli dedico è investito bene.

Anche se il fatto che di certe cose continuo a parlare solo io continua a lasciarmi perplesso... E avrei sperato che, almeno quest'anno, qualcuno dei miei post sarebbe stato ripreso in qualche spazio online un po' più "ufficiale"... E invece niente... E a tutt'ora non ho capito se questo accade perchè vengo liquidato come un visionario che parla a vanvera o se effettivamente quello che scrivo è ritenuto troppo compromettente e/o pericoloso per trovare spazio altrove... O se magari è un mix delle due cose (O__o).

Comunque gli argomenti da approfondire non mancano mai, ed è questo quello che conta.

Ad esempio: lo spunto per concludere in bellezza questo anno di post "alternativi" mi arriva dall'annuncio dell'ennesima serie di allegati a fumetti di Repubblica e l'Espresso che partirà in questi giorni... E che, per l'ennesima volta, verrà dedicata a TEX...

Ora: anche ammettendo che il personaggio sia molto amato, il fatto che le stesse storie siano ristampate per l'ennesima volta sotto forma di allegato (e addirittura in versione cartonata), mentre in edicola oltre alla serie regolare vengono riproposte due serie di ristampe, pone una serie di interrogativi... Anche perchè dal 2007 al 2014 l'Espresso e Repubblica hanno proposto una ristampa a colori di praticamente TUTTO il materiale di TEX uscito fino a quel momento...

E considerando che la serie regolare di TEX perde qualcosa come 10.000 lettori all'anno la sensazione è che questo genere di iniziative, più che a rilanciare il personaggio, serva a spremere come limoni i collezionisti di lunga data.

Tra l'altro, fra i tanti allegati che stanno proponendo a getto continuo settimanali e quotidiani vari, a quanto mi risulta quello di TEX è praticamente l'unico fumetto italiano che sta trovando spazio attualmente, e anche questo è un dato interessante da valutare... Nel senso che sembrerebbe dimostrare come, effettivamente, dietro a certe scelte ci sia tutto fuorchè l'intenzione di rilanciare il fumetto italiano in quanto tale (magari valorizzando nomi poco noti e riproponendo materiale DAVVERO irreperibile da tempo)...

Col risultato di NON contribuire - nei fatti -  a dare nuova linfa vitale ad un settore che non se la passa proprio benissimo, e men che meno aiutandolo a conquistare nuove fasce di pubblico... Preferendo spremere quelle vecchie finchè è ancora possibile farlo...

Ed è curioso che questo avvenga solo col fumetto Made in Italy, mentre - al contrario - gli allegati che propongono fumetto franco-belga stanno contribuendo a creare una nuova sensibilità attorno a produzioni che per decenni le edicole italiane avevano snobbato... E con buoni riscontri, evidentemente, visto che fra materiale inedito, saghe recenti e grandi classici nelle edicole italiane probabilmente non si era mai vista tanta bande dessinée tutta insieme.

Ad ogni modo, tornando al nocciolo del discorso, il fatto che si metta ancora al centro dell'attenzione un personaggio come TEX - anche in operazioni collaterali come gli allegati ai quotidiani - è abbastanza indicativo di come, dalle nostre parti, si dia ancora la precedenza ad un modo di intendere i fumetti che ha fatto il suo tempo... E che potenzialmente rischia di fare più danni che altro.

In un articolo pubblicato sul Washington Post lo scorso luglio (CLICCATE QUI) veniva fatta un'interessante indagine sullo stato dei lettori di fumetti del 2015, usando come riferimento i dati relativi ai biglietti della San Diego ComiCon (che possono essere acquistati solo in prevendita e compilando alcuni form). L'articolo metteva in luce il fatto che ormai le percentuali dei visitatori di ambo i sessi si equivalevano (e che c'era un 2% che non si riconosceva nei due sessi canonici).

In Italia un'indagine del genere non può essere fatta perchè anche nelle manifestazioni più importanti i biglietti possono essere acquistati in prevendita come all'ingresso... Tuttavia penso sia evidente per chiunque frequenti questo tipo di eventi che anche in Italia la percentuale di pubblico maschile e femminile tende al pareggio.

Eppure, incredibilmente, nessuno sta elaborando fumetti italiani pensati per avere un occhio di riguardo verso il pubblico femminile, ad eccezione di qualche goffo tentativo di ammiccare al pubblico preadolescenziale, che di solito si risolve in un nulla di fatto. Anche perchè, in Italia come negli USA, il pubblico femminile si è riavvicinato ai fumetti in generale grazie ai manga, e se negli USA gli editori - compresi quelli di supereroi - hanno fatto tesoro di questo dato di fatto, da noi le cose sono andate in modo molto diverso... Per il semplice fatto che i punti di forza di un manga, in realtà, sono in palese conflitto con alcuni limiti che il fumetto italiano non vuole assolutamente superare... E quando questo conflitto diventa evidente, inevitabilmente, i fumetti italiani preferiscono fare un passo indietro, anche a costo di trasformare una buona partenza in un clamoroso flop... Cosa che peraltro negli ultimi anni è avvenuta regolarmente.

In compenso, dalle nostre parti, si punta ancora su TEX... Magari anche con un nuovo supplemento annuale a partire dal gennaio 2016...

Ovviamente dai dati dei biglietti staccati alla San Diego ComiCon non si può capire quale sia la percentuale di persone gay e/o gay friendly, anche se è facilmente ipotizzabile che - per tutta una serie di fattori (come l'età media, la crescente presenza di personaggi lgbt nelle fiction televisive, lo sdoganamento dell'omoerotismo, la "normalizzazione" dell'omosessualità nell'immaginario pop, ecc) - la loro presenza nel contesto delle manifestazioni fumettistiche, e di conseguenza fra i lettori di fumetti, sia più alta rispetto alla media.

E forse non è proprio un caso se, al di fuori dell'ambito prettamente fumettistico, un editore di prestigio internazionale come la TASCHEN è arrivato a mettere i libri dedicati a Tom of Finland nella sezione del suo catalogo dedicata alla cultura POP, a fianco dei libri dedicati alla MARVEL e alla DC COMICS, come potete notare CLICCANDO QUI.

Eppure, di tutti questi mutamenti in atto, il fumetto italiano non sembra voler cogliere altro che una vaghissima eco, che comunque nella migliore delle ipotesi viene interpretata in maniera molto relativa.

Con buona pace del tanto auspicato ricambio generazionale, che infatti è sempre meno frequente.

E così siamo ancora al punto in cui, per quel che riguarda le edicole, la prima grande "novità" del 2016 sarà l'ennesima ristampa di TEX... E la seconda sarà il nuovo supplemento annuale TEX MAGAZINE...

E la cosa più ironica è che quando TEX debuttò, nel 1948, ebbe un grande successo proprio perchè era un fumetto innovativo sotto vari aspetti e incarnava al meglio lo spirito del suo tempo... Sfidando anche tutta una serie di convenzioni che dettavano legge in quel periodo...

Cosa che, per inciso, non sta facendo nessuno dei fumetti italiani attualmente in circolazione.

Ovviamente la speranza è che il 2016 possa compensare almeno in parte questa lacuna, anche se con certi presupposti non sarà facile.

Ci vediamo l'anno prossimo!

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