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venerdì 31 luglio 2015

PARCHI RAINBOW

Ciao a tutti, come va?
Di solito su questo blog non faccio pubblicità ad eventi commerciali, ma questa volta mi tocca fare un'eccezione a causa delll'eccezionalità socio-antropologica dell'evento in questione.

Per chi non lo sapesse a Roma, dal 1991, si tiene la serata Muccassassina, ovvero la storica serata LGBT della capitale (nata come iniziativa di autofinanziamento del circolo Mario Mieli), che da diverso tempo ha trovato posto presso la discoteca QUBE, che con i suoi 6000 posti è la discoteca più grande della città...

Sempre per chi non lo sapesse, a poca distanza da Roma (in zona Valmontone) dal 2011 è aperto Rainbow Magicland (CLICCATE QUI), il primo parco dei divertimenti tematico nei pressi della città eterna, nato dalla collaborazione fra la società Alfa Park e lo studio di animazione Rainbow S.r.L. (che realizza i cartoni delle WINX e molte altre cose)...
Infatti molte delle attrazioni e degli spettacoli del parco sono ispirati dalle varie serie animate che hanno reso popolare il marchio Rainbow S.r.L. nel mondo.

Perchè parlo nello stesso post della serata Muccassassina e del parco Rainbow Magicland?
Il fatto è che, incredibile a dirsi, proprio oggi a partire dalle ore 19.00 e fino alle 2.00 di sabato mattina, la serata del Muccassassina si trasferisce a Rainbow Magicland!


  A quanto mi risulta questa è la prima volta che un parco dei divertimeni italiano ospita ufficialmente un evento dichiaratamente LGBT, e al di là del fatto che si tratta di un'iniziativa prettamente commerciale bisogna prendere atto che sicuramente rappresenta una tappa abbastanza storica sotto diversi punti di vista...

In primo luogo perchè si porta una serata LGBT, con tanto di drag queen e cubisti, in uno spazio per famiglie, per giunta caratterizzato da personaggi di cartoni animati per bambini...

In secondo luogo perchè il mondo LGBT italiano sceglie di uscire da quelli che sono ritenuti i suoi spazi tradizionali... Peraltro prendendo atto che il mondo dei cartoni animati può rappresentare un punto di incontro fra il mondo del divertimento gay e il mondo del divertimento "per tutti"...

In terzo luogo perchè un parco che si chiama Rainbow Magicland, che ha arcobaleni dappertutto, una mascotte che si chiama Gattobaleno (che potrebbe benissimo sfilare al Gay Pride) e una scenografia kitch e barocca (come esigono i cartoni della Rainbow S.r.L.,) si è reso conto che potrebbe esercitare un'attrattiva supplementare per i turisti LGBT... Sia italiani che stranieri... E che sarebbe stato stupido continuare a fare finta di niente. Tantopiù che i cartoni animati della Rainbow S.r.l., tendenzialmente, hanno sempre manifestato una discreta quantità di risvolti queer (se si escludono alcuni scivoloni recenti, di cui ho parlato QUI).


Infine perchè, in un certo senso, segue l'esempio di diversi parchi Disneyland nel mondo, che da molti anni ospitano vari raduni della comunità LGBT (i cosiddetti Gay Days), che possono durare anche una settimana, con varie iniziative che si rivolgono specificamente a questi visitatori (che generalmente si riconoscono per via della maglietta rossa dell'evento)...

Forse l'esprimento di Rainbow Magicland non avrà i risvolti simbolici dei Gay Days di Disneyland, e di certo non farà "magicamene" cambiare le cose in Italia, ma sicuramente questa netta presa di posizione del parco, per giunta in un periodo in cui gli estremisti cattolici utilizzano proprio i bambini come arma per frenare il processo di integrazione e legittimazione della condizione LGBT, non è una cosa da poco... Anche solo perchè dimostra che chi ha interessi economici in Italia sta iniziando a rendersi conto del fatto che le persone LGBT non sono un problema, ma una risorsa, e del fatto che il corso della storia non si può fermare...

Nemmeno se da parte di un certo tipo di utenza arrivano delle critiche (come quelle che sono già arrivate sulla pagina facebook ufficiale del parco, e che trovate CLICCANDO QUI).

Certo si tratta di una goccia nel mare, ma per come vanno queste cose non mi stupirebbe se gli eventi LGBT al Rainbow Magicland diventassero più frequenti e partecipati, e portassero ad una serie di ulteriori sviluppi...

Staremo a vedere.

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