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lunedì 16 marzo 2015

PUZZA DI BRUCIATO....

Ciao a tutti, come va?
Come forse saprete anche voi, se conoscete almeno un pochino la storia del fumetto americano, di solito succede che se un editore di supereroi lancia un trend o un progetto - che magari attira l'attenzione - gli altri lo seguono a ruota. In particolare questo vale per i due maggiori editori di supereroi, e cioè la MARVEL e la DC COMICS... Che si fanno concorrenza in maniera serrata rubandosi vicendevolmente le idee di maggior successo, nel tentativo di rielaborarle in maniera ottimale per i propri personaggi.

Questa tendenza, che tiene banco da decenni, ha prodotto anche dei buoni risultati, e sicuramente ha innescato meccanismi virtuosi, che col tempo hanno portato - ad esempio - al progressivo sdoganamento delle tematiche LGBT, ma è anche vero che questo modo di fare può anche generare una spirale di trovate discutibili che può allargarsi in maniera esponenziale.

Negli ultimi anni, ad esempio, complice un approccio graficamente più "realista" del fumetto supereroistico (dovuto anche al successo dei superhero movie), MARVEL e DC COMICS hanno cominciato a modificare il loro approccio nei confronti del corpo femminile, e in particolare nei confronti dei costumi delle supereroine... Rivedendone radicalmente lo stile e i modelli.

É successo con Power Girl alla DC COMICS, ad esempio... Che fino a pochi anni fa era una bionda sexy e provocante, che giocava molto col suo sex appeal...

E che ultimamente - dopo vari tentativi di castigare il suo costume - ha passato il titolo ad una diciassettene afroamericana, che ha un impatto completamente diverso (anche solo per una questione di taglie)...

E in effetti questa decisione sembra voler scimmiottare, in maniera neanche troppo velata, quella della MARVEL di qualche anno fa, che ha passato il titolo di Ms. Marvel da una biondona maggiorata...

Ad una teenager di origine araba...

Mentre la Ms. Marvel originale adesso si fa chiamare Captain Marvel e sfoggia una tenuta decisamente più sobria rispetto alla tutina scosciata che l'ha contraddistinta per decenni...

E che pare destinata a diventare ancora più morigerata durante il cross over SECRET WARS che dovrebbe partire a breve...

Sicuramente nel voler provare nuove strade non c'è nulla di male, men che meno se si cerca di dimostrare che una supereroina ha qualcosa da dire anche al di là di un costumino aderente e sexy, tuttavia la sensazione è che queste decisioni siano prese sempre più spesso a seguito di pressioni esterne... Come nel caso del repentino cambio di costume di Spider-Woman alla MARVEL, a seguito della tanto contestata copertina "erotica" realizzata da Milo Manara...

A cui è seguito un radicale cambio di costume del personaggio...

Da notare che, per risolvere il problema della suddetta copertina, alla MARVEL hanno messo il titolo in posizione strategica, per coprire le "scandalose" terga della protagonista...

E a quanto pare questo "caso" ha fatto scuola anche presso editori più piccoli... Ad esempio: qui sotto potete vedere la copertina prevista per il numero 6 dell'ennesima serie a fumetti dedicata ai G.I.JOE...

E questa, invece, è la versione definitiva della stessa... Con la diabolica Baronessa che non è più libera di mostrare i suoi diabolici glutei...

Ora: sul fatto che ci siano stati anni in cui le copertine dei fumetti americani (e i fumetti stessi) giocassero eccessivamente sulla sensualità dei personaggi femminili (con tacchi vertiginosi, seni siliconati e tutine più simili a monokini che altro) ci sono pochi dubbi... Tuttavia tutto questo improvviso pudore sembra perlomeno sospetto... Visto che sta iniziando a coinvolgere in maniera inedita anche personaggi del livello di Wonder Woman, che prossimamente inizierà a sfoggiare (non si sa per quanto tempo) una tenuta integrale ancora più pudica della versione pantalonata/ingiacchettata che si era vista all'inizio dell'era New52, che se non altro aveva una minimo di scollatura...

Che invece non è presente nel nuovo costume che è stato annunciato... E che - tra l'altro - è provvisto di calzettoni, stivali alla coscia, gonnellino a prova di censura e altro ancora...

Se questi ritocchi arrivano a coinvolgere persino Wonder Woman è evidente che non si tratta più di una serie di coincidenze, ma di una nuova tendenza che sembra finalizzata a coprire il più possibile le supereroine contemporanee. Certo: a prima vista potrebbe apparire come un segnale positivo, ma se si arriva a snaturare un personaggio come Wonder Woman forse si è andati un po' troppo oltre... Anche perchè, se è vero che per il pubblico maschile (etero) le supereroine sexy e/o poco vestite rappresentano un elemento visivamente gradevole, è anche vero che in linea di principio il fatto che andassero in giro sfoderando liberamente il loro sex appeal rappresentava anche una specie di manifestazione esterna della propria libertà e della propria indipendenza... Soprattutto dagli anni '70 in poi. Tant'è che la stessa Wonder Woman, che alla fine degli anni '60 subì una serie di pesanti ritocchi per renderla più moderna, finì nel mirino delle femministe anche perchè sfoggiando un nuovo guardaroba alla moda aveva perso la sua identità e la sua autodeterminazione...

E per ribadire il concetto il magazine femminista Ms. le dedicò anche una copertina in versione "tradizionale", lamentandosi pesantemente del fatto che l'editore l'avesse privata del suo ruolo iconico di donna emancipata... Anche per via del fatto che si aggirava liberamente in costume da bagno senza che nessuno fosse in grado di privarla del diritto di farlo... E alla fine la DC tornò sulle sue posizioni...

In ogni caso il ruolo di icona femminista di Wonder Woman (e del suo costume tradizionale) negli anni non è venuto meno, visto che - proprio per celebrare il quarantennale di Ms. - nel 2012 le è stata dedicata una nuova copertina...

E in effetti Wonder Woman è diventata anche un'icona gay, tra le altre cose, proprio per il suo modo assolutamente sfacciato e anticonformista di esporre il proprio corpo, peraltro strizzato in un costume con un design assolutamente kitch... Cosa, questa, che rischia di perdersi del tutto con il nuovo look munito di colletto alto, che nulla sembra avere a che fare con le radici classiche e amazzoniche dell'eroina (mandando definitivamente in soffitta anche il suo ruolo di icona lesbica)... E più che altro sembra provenire da qualche convento di clausura, o da qualche colonia di pellegrini puritani...

La domanda è: perchè?

Certo: da una parte i superhero movie hanno fatto in modo che l'attenzione dei media generalisti si estendesse anche alle serie a fumetti, e forse - anche per una questione di marketing - l'editoria ha voluto allinearsi maggiormente alle aspettative di un pubblico generalista che non aveva i mezzi, la formazione e la cultura per comprendere che una supereroina poco vestita non ha alcuna valenza trasgressiva di per sè... Non più di quanto ne possa avere un supereroe maschio in contesti simili...

Con la differenza che un supereroe maschio con le natiche per aria non fa notizia...

Quindi, a questo punto, sarebbe il caso di chiedersi seriamente se la maggiore attenzione degli editori americani sulla censura del corpo femminile sia davvero motivata da una qualche forma di rispetto maturata di recente, o se - più semplicemente - non sia stata dettata dal desiderio di tenersi buono un pubblico di più ampia portata (come quello raccolto dai superhero comics), che ha una mentalità mediamente più bigotta rispetto a quella del lettore di fumetti vero e poprio... E per cui una donna troppo sicura di sè, che non fa mistero del suo sex appeal, è qualcosa di pornografico a prescindere da tutto e da tutti... Mentre allo stesso tempo un maschio che fa altrettanto - partendo dal presupposto che viviamo in una società maschilista - non ha nulla di erotico e disturbante per definizione, e quindi "ufficialmente" può essere tollerato senza problemi... Tant'è che ci sono in circolazione dei supereroi come Namor the Submariner, che si aggira con disinvoltura in costume da bagno fin dalla fine degli anni '30...

E che ha sperimentato - molto occasionalmente - tutine decisamente sexy... Senza che nessuno abbia mai sentito l'esigenza di prendere provvedimenti...


Forse nel fumetto supereroistico iniziano ad esseci due pesi e due misure?

Analizzando le pubblicazioni supereroistiche recenti, in effetti, i siparietti maschili più o meno shirtless/ammiccanti/naked al giorno d'oggi si possono scovare in almeno un pao di testate supereroistiche ogni mese... Come potete intuire dagli esempi qui di seguito, che risalgono al mese di gennaio e che riguardano la MARVEL...

E la DC COMICS...

Quindi, in ultima analisi, il fatto che nei fumetti di supereroi americani ci siano femmine sempre meno scoperte e maschi sempre più disinibiti come dovrebbe essere interpretato? Forse l'erotismo del corpo maschile è stato ulteriormente sdoganato perchè non viene considerato "ufficialmente" erotico, ma al tempo stesso si è preso atto del fatto che può essere commercialmente "interessante" senza dare scandalo? Effettivamente, considerando che nel frattempo l'erotismo del corpo femminile ha iniziato ad essere depotenziato, qualche dubbio sorge spontaneo...

Forse, complice il clima di tensione e insicurezza generale, si è verificato un passo indietro e negli USA si è tornati a considerare la morale bigotta come un bene rifugio?

Poche settimane fa una madre del New Mexico ha sollevato un caso nazionale perchè suo figlio ha trovato fumetti pornografici nella biblioteca della sua scuola... E i fumetti in questione erano le raccolte del bellissimo e struggente LOVE AND ROCKETS dei fratelli Hernandez... Di cui si può dire tutto, ma non che rappresenta il sesso in maniera pornografica...

Certo, non sarebbe la prima volta che qualche genitore bigotto solleva casi nazionali partendo dal nulla, ma la cosa interessante è che questo volume era nella biblioteca di quella scuola dal 2006, e finora nessuno aveva  mai avuto niente da ridire...

Quindi il clima, negli USA, sta davvero cambiando?

In ogni caso, se tutto questo ragionamento fosse valido, sarebbe interessante fare un piccolo confronto con la situazione del fumetto italiano, dove la morale bigotta è DA SEMPRE considerata un bene rifugio, ma porta comunque alla rappresentazione di donne oggetto poco vestite e alla repressione della sensualità maschile... Anche perchè, a differenza di quanto accade negli USA, dalle nostre parti anche l'approccio omofobo è considerato DA SEMPRE un bene rifugio...

Forse perchè da noi i fumetti che sposano una filosofia "virilista" risultano più tranquillizzanti? Forse  perchè da noi le donne sexy e poco vestite, mostrate come oggetti sessuali e tentatori, servono proprio a confermare la visione bigotta delle stesse? Mentre la celebrazione del sex appeal maschile è vista come una potenziale sollecitazione omoerotica e quindi è meglio starne alla larga?

Chissà...

Alla prossima.

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