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lunedì 8 dicembre 2014

PER CHIIUDERE IN BELLEZZA - 1

Ciao a tutti, come va?
Fra non molto tempo arriveremo nel 2015, però sembra proprio che per il fumetto italiano che arriva in edicola il tempo che passa sia un concetto molto relativo, perlomeno dal punto di vista delle tematiche LGBT.
E infatti questo mese volevo dedicare i prossimi post del lunedì a fare il punto della situazione, concentrandomi su di un editore alla volta, visto che ultimamente tutti (o quasi) hanno offerto del materiale che vale la pena segnalare.
Giusto per cominciare oggi mi volevo concentrare sulla 1000voltemeglio, che ha ereditato da qualche anno i personaggi della MAX BUNKER PRESS (la storia la potete leggere CLICCANDO QUI).
Ne parlo oggi perchè, proprio in questi giorni, la 1000voltemeglio offre ai suoi (molto) affezionati lettori la riproposta di una storia che a suo tempo avevo già recensito altrove e che mi ero sinceramente augurato di non rivedere mai più in edicola... Speranza vana, a quanto pare.
Mi riferisco allo speciale numero 3 di Beverly Kerr, intitilato "VACANZE COL TERRORE", che è stato appena ripubblicato in edizione tascabile con una nuova copertina (che reinterpreta quella dell'albo originale, datato 2003, sostituendo il partner della protagonista con la sua amica/corteggiatrice Kerry Kross).
La storia ruota attorno alla vacanza in barca della psicologa forense Beverly Kerr a e sel suo ragazzo, il procuratore Robert Forrest, che loro malgrado finiscono per essere al centro di un'avventura surreale e dai risvolti imprevedibili, ma soprattutto ricca di parentesi che la rendono un cult nel pur vasto panorama dei peggiori fumetti italiani di sempre (in particolare dal punto di vista LGBT).
Comunque, a scanso di equivoci e per dimostrarvi che non sono ossessionato solo dai risvolti LGBT, volevo iniziare col segnalarvi una bella sequenza maschilista, di quelle così gratuite, avvilenti e demenziali da far venire i dubbi anche ai misogini più incalliti. Una sequenza che inizia con la protagonista che prende il sole in topless...
Tuttavia, siccome ha voglia di farsi un bagnetto, pensa bene che sia il caso di gettarsi in mare dopo essersi tolta anche il suo tanga striminzito, ma stando ben attenta ad infilarsi una cuffietta da bagno (che in realtà sembra più che altro una cuffietta per fare la doccia in casa)...
Essendo completamente nuda, quindi, la nostra eroina non può fare a meno di mettersi a favore di pubblico in una sequenza in cui dimostra di essere una vera campionessa di apnea e di avere anche una vista degna di un'otaria, visto che pur senza occhialini o maschere da sub scopre un relitto a decine di metri di distanza... 
Da notare che quando poi risale e si riveste, rigorosamente a favore di pubblico, si scopre che anche il suo ragazzo si è tuffato in mare, presumibilmente nudo quanto lei, ma l'attenta regia della storia fa molta attenzione a non inquadrarlo mai a figura intera, preferendo indugiare il più possibile sul corpicino sinuoso di Beverly Kerr... Osservato anche da dei loschi figuri nei pressi...
Questo assaggino era giusto per chiarire che questa storia non partiva esattamente come un baluardo del femminismo e della parità di genere, e che evidentemente non si faceva problemi a scadere nel peggior voyeurismo pecoreccio anni '70... Tuttavia lo stile retrò caratterizza anche la scena madre di questo fumetto, che poi è il motivo principale per cui nel parlo qui. Molto in sintesi: per coprire i loro traffici i loschi tipacci tentano di uccidere Beverly e Robert, ma il capitano barbuto viene fiocinato mentre il ragazzone di colore fugge. Poco dopo si scatena un uragano, l'imbarcazione di Beverly regge e si imbatte in due naufraghi, che vengono portati a bordo e inizialmente si dimostrano amichevoli, per poi scoprirsi due pirati in combutta coi due tipacci di prima (e con una gran voglia di appropriarsi dell'imbarcazione di Beverly per i loro loschi scopi). Così drogano i loro salvatori e fanno arrivare a bordo il ragazzone di colore di prima, e quando i due riprendono i sensi i pirati mettono le carte in tavola, prendendoli a sberle...
A questo punto separano i loro due pringionieri e Beverly dà per scontato che lo vogliano fare per abusare delle sue virginali virtù in tutta tranquillità...
Tuttavia succede qualcosa di inspiegabile, e i manigoldi la lasciano intonsa e perplessa...
Ovviamente anche Robert è convinto che abbiano voluto approfittarsi della sua ragazza, e invece lo attende una sorpresa... Perchè i pirati sono tutti gay e vogliono stuprare lui! Cogliendo l'occasione per ribadire la legittimità delle loro preferenze...

Così la povera Beverly chiede aiuto alla sua amica Kerry via SMS (siamo nel 2003), mentre dall'altra stanza arrivano urla disumane di cui ignora la causa...
Evidentemente anche se gli stupratori sono in tre soffrono tutti di eiaculazione precoce, perchè poco dopo restituiscono il ragazzo a Beverly, anche se ormai il danno è stato fatto.

Da notare che la prima cosa a cui pensa Robert è la sua reputazione, mentre è ormai da diverso tempo che Beverly si aggira con un bikini rotto e nessuno viene in mente che potrebbe anche sentire la necessità di ricomporsi... Comunque uno dei momenti clou di questa sequenza è rappresentato dalla ricerca di qualche rimedio casalingo per lenire la bruciante umiliazione di Robert... Da notare che Beverly, da vera donna d'altri tempi, con raffinati giri di parole fa capire ai suoi lettori di essere posteriormente integra e totalmente estranea a questo gener edi pratiche... Perchè si sa: gli etero queste cose non le fanno (certo, come no!).
In ogni caso poco dopo arriva Kerry Kross, che manda tutti i pirati gay al creatore e comincia a dare a Robert tutta una serie di raccomandazioni degne della peggiore Italietta del tempo che fu per salvare la sua reputazione... Anche se vi ricordo che, in teoria, il fumetto è ambientato negli USA e Kerry Kross è una detective lesbica dichiarata... Talmente lesbica che - da brava lesbica stereotipata - ogni scusa è buona per corteggiare Beverly, anche di fronte al suo fidanzato...


Di perle in questo fumetto ce ne sono anche altre, ma queste sono quelle che spiccano di più e lo rendono davvero imperdibile per quanti avessero dei dubbi sul fatto che il fumetto popolare italiano ha dei serissimi problemi a rapportarsi con le tematiche omosessuali in maniera matura... 
Visto che - nel caso non si fosse capito - questa storia è un piccolo manuale di prestesti per giustificare l'omofobia nel senso più letterale del termine... E forse non è un caso se la storia si intitola proprio "VACANZE COL TERRORE"... 

Certo non è scritto da nessuna parte che nei fumetti italiani bisogna parlare degli omosessuali in maniera esclusivamente positiva, o magari come esempi virtuosi, ma a parte il fatto che questo non avviene praticamente mai, c'è da dire che nella storia analizzata in questo post sembra proprio che l'obbiettivo sia quello di strizzare l'occhio a un certo tipo di pubblico, omofobo e pieno di pregiudizi, per un bieco fine commerciale (peraltro mai raggiunto, visto che Beverly Kerr cessò le pubblicazioni poco dopo la prima edizione di questa storia).

Personalmente credo che se ritrovarsi nel 2003 con un fumetto del genere fosse avvilente, a distanza di undici anni sia qualcosa di persino ridicolo, se solo non fosse tanto inquietante.

Nel senso che dopo tutto quello che è successo in questi anni, ritrovarsi ancora in edicola "VACANZE COL TERRORE" tale e quale, e senza neppure la consolazione di poter trovare in edicola dei fumetti gay friendly che possano tamponare in qualche modo la conseguente sensazione di disagio, è una piccola grande sconfitta per tutto il fumetto italiano.

Soprattutto in questo periodo di Sentinelle in Piedi e di bullismi vari.

Alla prossima.

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