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venerdì 29 agosto 2014

SFIDE ORIENTALI...

Ciao a tutti, come va?
Spesso mi piace fare confronti fra la situazione italiana e quella di altri paesi, per cercare di offrire spunti di riflessione inediti, e a volte un po' spietati. Tuttavia c'è almeno una cosa che l'Italia ha in comune con paesi anche molto lontani, e cioè la tendenza a censurare il nudo maschile, anche se ovviamente questa tendenza si manifesta in tempi e modi diversi. Infatti, se in Italia si tratta anche e soprattutto di un tabù culturale, in Giappone è proprio una questione di legge... Cosa che ho ampiamente approfondito in diversi post (come ad esempio QUI e QUI). L'ultimo caso riguarda il fotografo Ryudai Takano (foto sotto), che all'inizio di agosto aveva deciso di sfidare la censura in una mostra colettiva presso l'Aichi Prefectural Museum of Art (APMoA) di Nagoya con una serie di scatti che raffiguravano (anche) dei nudi maschili molto casti...
Ebbene: nel giro di qualche giorno la polizia è intervenuta per apporre dei panneggi traslucidi sulle opere incriminate, onde evitare che il fotografo fosse arrestato!



Un comportamento non proprio liberale che, se non altro, in Giappone è giustificato da una legge (che sarà pure un residuato dell'apertura all'occidente di qualche secolo fa, ma che è pur sempre una legge)... Mentre Italia, dove pure non ci sono leggi vincolanti sulle rappresentazioni artistiche (a patto che non configurino altri tipi di reati), può succedere anche di peggio quando ci si mette di mezzo il Vaticano (come è avvenuto QUI), anche se si tratta solo dei baci e non di nudi...
In entrambi i casi, però, c'è da dire che si parla di artisti consapevoli del fatto che andavano a sfidare dei tabù, e a stimolare una serie di riflessioni su ciò che è lecito mostrare e cosa no, ma anche sul fatto che, solo perchè una cosa è onsideratà un tabù, di per sè non ha alcun potere devastante... Ryudai Takano, in un'intervista sul blog  WEB DICE, ha dichiarato: "La nudità non ha alcun potere distruttivo. Questa mancanza di rispetto per le opere d'arte mi allibisce".

E come dargli torto?

Un altro artista dellìestremo oriente che di recente ha fatto molto discutere in questo senso, però in South Korea, è stato il giovane (classe 1988) e simpatico scultore Eunsuk Yoo (che vedete nella foto sotto).
Da sempre un grande appassionato di Spider-Man, gli era stata commissionata una scultura in scala 1:1 del suo eroe da parte dal centro commerciale Lotte Shopping Center di Busan, che sarebbe stata fissata in prossimità del tetto della struttura per realizzare un specie di installazione permanente. La statua è stata prontamente realizzata (anche se non credo che la MARVEL sia stata avvisata), ed è stata posizionata dove previsto, nonostante un dettaglio alquanto audace...



La cosa curiosa è che la suddetta statua è rimasta dove doveva stare per circa un annetto, ed è stata rimossa solo a seguito di un certo intensificarsi delle proteste dei clienti all'inizio di quest'anno... Eunsuk Yoo si è giustificato dicendo che in quella posizione la sua scelta conferiva un tocco di realismo al personaggio, ma non c'è stato niente da fare e così l'artista, piuttosto che modificare la scultura, ha preferito farla rimuovere... Anche se nel frattempo le foto di questa scultura sono diventate alquanto virali.
Sia come sia la giustificazione di Eunsuk Yoo regge fino a un certo punto, perchè ogni vero fan di Spider-Man sa bene che Peter Parker, sotto al costume, ha sempre portato perlomeno un paio di slip... E lo ha fatto, presumo, per evitare gli eventuali inconvenienti legati a posizioni che sfidano la gravità e/o ad inturgidimenti più o meno incontrollabili... Tant'è che questo avveniva anche quando Peter Parker indossava il suo costume simbionte alieno (che in teoria avrebbe potuto trasformarsi anche in un intimo all'ultimo grido)...

Quindi, anche nel caso di  Eunsuk Yoo, più che di fedeltà alle leggi della fisica parlerei di una sana voglia di provocare e sfidare alcuni tabù... Cosa che peraltro gli è riuscita benissimo, perchè sicuramente le sfide di questo tipo riescono quando suscitano un dibattito e delle reazioni... E in questo senso credo che la sfida più provocatoria di tutte sarà rappresentata dall'imminente fumetto che il maestro Gengoroh Tagame inizierà a serializzare per la rivista MONTHLY ACTION, a partire da settembre... Infatti, dopo aver raffigurato ogni sorta di turpitudine sessuale, ha deciso di cimentarsi in un fumetto gay... SENZA CONTENUTI EROTICI DI ALCUN TIPO... E che addirittura parlerà di cose come i rapporti di coppia e le famiglie omogenitoriali!!!
Come si può intuire dalla preview che vedete qui sotto...
Che dire? Forse per un maestro dell'erotismo i tabù da sfidare sono proprio questi, e sarà molto interessante vedere cosa salterà fuori e come verrà accolto questo suo nuovo lavoro... Anche se nel suo caso, forse, si tratta di una scelta legata anche ad altri motivi...

Di questo, però, vi parlerò un'altra volta.

Alla prossima.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Forse un tempo Spider-man portava le mutande sotto al suo costume, ma negli anni recenti non è più così, mi sembra di ricordare una battuta a proposito in New Avengers...

Wally Rainbow ha detto...

Per caso era la famosa scena in cui gli AVENGERS erano stati fatti prigionieri nella terra selvaggia e si sono risvegliati appesi al soffitto da degli anelli di energia e completamente nudi? In effetti in quell'occasione Spider-Woman si lamentava del fatto che non li avessero lasciati almeno in mutande, e Peter Parker intervenne dicendo che lui non le indossava comunque perchè lo irritavano... Però io l'ho sempre vista come una licenza poetica dello sceneggiatore Bendis, o magari come una battuta fatta per sdrammatizzare, visto che Spider-Man che si toglieva il costume restando in mutande è sempre stato un momento cult della sua serie (anche in anni più recenti)...

Lorenzo Ridolfi ha detto...

Infatti la differenza tra noi e il Giappone e che da noi più che un divieto di rappresentare il membro maschile c'è un osteggiare qualsiasi forma di affettività fuori dal matrimonio tradizionale che viene imposta dal ideologia sessuofobica della religione cattolica.

Wally Rainbow ha detto...

Affettività e sessualità :-)