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venerdì 18 aprile 2014

CHI É IL MORTO IN PIEDI?

Ciao a tutti, come va?
Siccome nessuno lo ha ancora segnalato, e siccome questo BLOG prova un piacere sottile a colmare questo genere di lacune, non posso fare a meno di tornare a parlare della nuova serie messa in campo dalla Bonelli, e cioè il tanto ben pubblicizzato Lukas... E devo farlo perchè, sorpresa sorpresissima sorpresa, lo sceneggiatore Michele Medda ha voluto fare quello moderno, e fra i co-comprimari ha voluto inserire un personaggio gay senza se e senza ma!
Dico co-comprimario perchè si presenta come una specie di segretario della copy-writer Bianca, che da come ci viene presentata ci intuisce che diventerà la parter del protagonista in uno dei prossimi numeri... E il personaggio in questione è talmente co-comprimario che ancora non se ne conosce il nome.  E dico gay "senza se e senza ma" perchè, al di là dell'abbigliamento pseudo hipster (che su una persona non più giovanissima e senza barba risulta più che altro ridicolo), delle movenze non proprio virili (prego notare il mignolino quando fruga nel cellulare di Bianca in sua assenza) e dell'atteggiamento impiccione... Alla fine proprio Bianca scambia con lui qualche battuta riferendosi al fatto che a lei gli ex mandano ancora i messaggini e a lui no... E lui sta al gioco, segno evidente che è dichiarato anche sul lavoro.
Le due tavole in cui compare le potete leggere qui sotto, e si possono leggere senza avere seguito la storia fino a quel punto...
Ora: sono quasi matematicamente certo che i supporter della Bonelli grideranno al miracolo, dicendo che si tratta di una tappa storica, di un segno di apertura importante e tutto il resto... E in parte lo è. Tuttavia la lingua batte dove il dente duole: per vedere un personaggio gay - magari dichiarato -  in Bonelli nel 2014 sembra ancora necessario accontentarsi di tutta una serie di luoghi comuni che devono risultare il più possibile tranquillizzanti per il pubblico etero. Tipo il gay attempato in versione pettegola e un po' frou frou. Niente di male ad essere pettegoli e un po' frou frou, per carità, ma sembra proprio che da lì non ci si voglia proprio schiodare... Come dire che, dai tempi di Sigfrido in GEA, siamo andati indietro anzichè avanti...

E sono pronto a scommettere che per un gay che farà da spalla ad un personaggio femminile un po' goffo (in qualità di migliore "amica", o confidente, magari), onde rendere più "simpatiche" le parentesi a lei dedicate, non ci saranno gay fra gli amici o i nemici del virilissimo protagonista... Magari sarà anche una scelta per creare con le situazioni di Bianca un contraltare "buffo" alle atmosfere cupe in cui si muove Lukas? Chissà... Chissà... Chissà...

A questo proposito, però, mi pare di capire che - nonostante tante promesse sul fatto di essere di fronte all'ennesimo fumetto rivoluzionario e tutto il resto - ci si ritrova di nuovo alle prese col tipico protagonista bonelliano tutto d'un pezzo.... Talmente tutto d'un pezzo che, pur risvegliandosi zombie nel forno di un cimitero, e per giunta senza memoria, non ha alcun tipo di cedimento psicologico... Nemmeno quando si ritrova coinvolto in tutta una serie di situazioni truculente e splatter che, evidentemente, sono solo l'antipasto di quello che offrirà la serie. Durante tutto il tempo mantiene la sua espressione da James Dean (o da Luke Perry versione Dylan di Beverly Hills, se vi piacciono i serial anni '90). Sicuramente al tipico lettore Bonelli questo genere di cose piace, ma il punto è: quanti sono rimasti i tipici lettori Bonelli?
Mi spiego meglio: un personaggio del genere non fa scattare praticamente alcun tipo di identificazione emotiva col lettore, e la sua vicenda si legge sempre con distacco, "dall'esterno", come uno di quei sogni vissuti in terza persona. Paradossalmente sono molto più coinvolgenti le poche pagine in cui compare la Bianca di cui sopra: un po' Bridgette Jones e un po' donna in carriera, aspirante milf con due figli adolescenti rompiscatole a casa e tutto il resto... E parliamo comunque di un personaggio molto abbozzato e tuttosommato sciapetto. Il che è tutto dire.
Se alla Bonelli hanno pensato davvero che questo fumetto, così come è stato concepito, potesse incanalare il successo di The Walking Dead e simili secondo me avranno delle brutte sorprese... Perchè se vogliono andare incontro ai loro lettori tipici di certo non attireranno mai tutta quella gente (ed è sempre di più) che ha un altro genere di interazione con l'entertainment di cui fa abitualmente uso (siano essi film, fumetti, serial TV o altro).
Il che, d'altra parte, è  uno dei motivi per cui l'editore continua a perdere lettori.
Assieme al fatto che lascia spazio unicamente a sceneggiatori che in qualche modo rispecchiano il Bonelli-pensiero o si allineano ad esso. Il che è senza dubbio legittimo, ma forse inizia ad essere economicamente rilevante.

E tra l'altro, sarò sincero, alla fine della lettura non si capisce se si voglia dare l'idea che Lukas sia imbambolato a prescindere dalla sua condizione di zombie (o "ridestato", che poi sarebbe uno zombie che non si decompone e che ha mantenuto la sua coscienza e ha una maggiore forza, a quanto pare).

Voglio dire: tu ti risvegli in un loculo e rompi il marmo a pedate... Ok... Ti rendi conto che non ti ricordi chi sei (o chi eri)... E va bene... Ma a quel punto perchè non ricomponi il marmo per leggere cosa c'era scritto sopra? E perchè non torni al cimitero il giorno dopo per chiedere informazioni su chi era stato messo in quel forno? E perchè non indaghi sull'agenzia di pompe funebri che ti ha sepolto? A chi ha fatto pagare il conto - presumibilmente salato - del tuo funerale?

E soprattutto: visto che hai mantenuto l'intelletto, come fai a non essere emotivamente sconvolto all'idea di essere un morto che cammina?

Boh!

Forse se il fumetto Made in Italy non va tanto bene la colpa non è solo della crisi, dopotutto...
Alla prossima!


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1 commento:

Anonimo ha detto...

Aberrante notare che si ritenga ancora che l'essere pettegoli e frou frou sia una caratteristica legata all'orientamento sessuale