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lunedì 3 febbraio 2014

ARIA NUOVA...

Ciao a tutti, come va?
Se, come diceva una nota scrittrice, due coincidenze fanno un indizio e tre sono una prova, forse bisogna iniziare a prendere seriamente in considerazione l'ipotesi che negli ultimi anni in Giappone si inizia a respirare un'aria leggermente diversa. Intendiamoci: in questa nazione il rapporto con l'omosessualità e l'omoerotismo non è mai stato viziato da anatemi religiosi come da noi, tuttavia essendo una nazione fondamentalmente maschilista (e tuttosommato timorosa di contraddire la mentalità occidentale) nelle sue produzioni animate certi argomenti sono stati espressi in maniera perlopiù indiretta e sottointesa, ad esclusione di quelle che si rivolgevano ad un pubblico molto di nicchia. Il che, comuque, significava produzioni che erano mediamente più esplicite e gay friendly rispetto a qualsiasi cosa potesse essere concepita in Occidente... Anche quando da noi parlare di gay era ancora considerato un tabù totale, o quasi. E infatti, anche nel periodo in cui in Italia si importava praticamente tutto quello che veniva realizzato in Giappone, nessuno osò adattare la serie umoristica Pataliro, che pur risalendo al 1982 aveva solo personaggi gay...
E d'altra parte nessuno ha ancora osato tradurre in italiano nemmeno il relativo manga, che a quanto mi risulta prosegue ininterrottamente dal 1979 ed è arrivato al novantunesimo volume! Sia come sia la novità di questo ultimo periodo non è tanto che si parla di omosessualità e temi ad essa connessi, ma il modo in cui lo si fa. Infatti se fino a qualche anno fa, con le dovute eccezioni, i personaggi gay negli anime erano comunque secondari e mantenevano perlopiù inespresse le loro pulsioni, pian piano stanno aumentando le produzioni in cui al centro ci sono proprio storie omosessuali, che si concretizzano senza se e senza ma. E la cosa interessante è che debuttano con una frequenza sempre maggiore. Nell'ultimo mese, ad esempio, è stata annunciata la serie animata tratta dal BOYS LOVE manga LOVE STAGE!! di Eiki Eiki e Taishi Zaō...
Storia di amori turbolenti che nascono dietro le quinte delle produzioni televisive, fra attori navigati e giovani debuttanti. Nello stesso periodo è stata anche annunciata un serie, questa volta live action, tratta dal BOYS LOVE manga No Touching At All di  Kou Yoneda, dove il guasto di un ascensore fa sbocciare l'amore fra un impiegato appena assunto e il suo dirigente...
La cosa interessante è che, per il ruolo di uno dei due protagonisti principali, è stato scelto Kousuke Yonehara (foto sotto), molto amato dalle teenagers in quanto membro della boy band Run&Gun... Segno evidente che, per i giovani idol di sesso maschile, entrare nei panni di un giovane omosessuale non è più considerato qualcosa di compromettente...
D'altra parte parliamo di produzioni che si ispirano a manga realizzati da donne per un pubblico femminile, e quindi la partecipazione di un idol potrebbe addirittura fare aumentare le sue quotazioni presso il pubblico di riferimento, se così si può dire. Nel frattempo è stato annunciato che il film Sekai-ichi hatsukoi” (letteralmente Il miglior primo amore del mondo), ispirato al BOYS LOVE manga di Shunjiku Nakamura debutterà nelle sale il prossimo marzo.
Per chi non lo sapesse si tratta del primo film animato per il cinema che si ispira ad un manga a base di relazioni omosessuali, e a modo suo anche questo rappresenta una piccola conquista. Nel senso che, fino a un decennio fa o giù di lì, il massimo a cui potevano aspirare le autrici di questi manga erano delle trasposizioni realizzate direttamente per l'home video e per un pubblico estremamente di nicchia... Segno che, forse, il clima sta davvero cambiando.
Certo: stiamo parlando di produzioni in cui l'omosessualità viene trasfigurata ad uso e consumo di una sensibilità prettamente femminile, ma questo non sminuisce il valore simbolico della loro "emersione" dalla nicchia di mercato in cui sono rimasti confinati per decenni.
Dopotutto, a ben guardare, i BOYS LOVE manga hanno contribuito a sdoganare i BARA MANGA propriamente detti, e non escluderei che da qui a qualche anno potremo vedere la trasposizione animata anche dei primi rappresentanti di questa categoria, proprio a seguito dell'exploit multimediale dei BOYS LOVE manga di questo ultimo periodo.
Staremo a vedere.
Quello che è certo è che più passano gli anni è più si percepisce la distanza fra le produzioni italiane e quelle del resto del mondo (occidentale e non).
A voi decidere cosa questo possa significare.
Alla prossima.

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