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venerdì 15 febbraio 2013

UN MONDO CHE (IN ITALIA) NON C'É...

Ciao a tutti, come va?
Anche oggi mi tocca segnalare qualcosa che arriva dagli USA, ma d'altra parte se i nostri amici americani sono tanto attivi sul fronte delle notizie gay non è penso proprio di dovermi sentire in colpa... Anzi, l'episodio che vado a segnalarvi oggi direi che è un ottimo esempio di come certe cose potrebbero andare, a prescindere dal fatto che sia avvenuto negli USA. Partiamo dall'inizio: di George Takei, alias il signor Sulu di Star Trek, ultimamente mi sono trovato a parlare spesso...
Infatti, nel suo caso, il coming out gli ha dato una popolarità che forse non aveva mai avuto nemmeno in gioventù. Nell'ultimo periodo, in particolare, con l'emergere di una cultura giovanile che ha trasformato l'immaginario fantastico in una fucina di icone di vario genere, il fatto che lui fosse anche gay dichiarato lo ha reso una musa ispiratrice per molti fumetti che volevano creare una figura di gay credibile, o che magari cercassero un gay famoso e realmente esistente da inserire nelle loro storie... Così abbiamo avuto il suo sosia quasi omonimo in Dick Tracy e la sua trasposizione a fumetti in Kevin Keller...

E ovviamente questo ha comportato che iniziasse anche a girare fiere e fumetterie per firmare i fumetti in cui compare... Magari in compagnia di Dan Parent, che oltre ad avere avuto la bella idea di creare Kevin Keller ha deciso di farlo interagire con George Takei, che per Kevin è sempre stato un idolo e un riferimento importante...
Perchè riparlo ancora una volta di Goerge Takei? Perchè a volte può capitare che la realtà vada a braccetto con l'immaginazione, e che magari nella TV americana ci sia un modo di parlare di omosessualità completamente diverso da quello a cui siamo abituati... Anche perchè è anche il modo di vivere l'omosessualità ad essere diverso... E, siccome penso che il confronto sia importante, tutto questo mi serviva per introdurvi il caso di Jacob Rudolph, il tipico ragazzotto americano che sogna di diventare un attore, e che quando ha ritirato un premio teatrale nel suo liceo ha colto l'occasione per fare coming out davanti a tutta la sua scuola e per dichiarare che George Takei per lui è un mito, anche per il modo con cui non ha voluto nascondersi, mettendosi in gioco in prima persona per i diritti gay...
Il suddetto video, che inizialmente doveva rivolgersi solo ai suoi amici e conoscenti, ha finito per attirare quasi 2 milioni di persone, anche e soprattutto perchè la reazione entusiasta e solidale degli altri studenti era una bella prova di come i tempi stanno cambiando. La cosa interessante, però, è che anche a causa del grande successo di questo video, Jacob è stato invitato a parlare della sua esperienza in TV e gli autori della trasmissione gli hanno fatto la carrambata di portargli in studio proprio George Takei... E qui di seguito potete vedere la sua reazione...
Forse tutto questo non entrerà nella storia della televisione, però secondo me è interessante notare l'approccio a tutta la questione, e il fatto che tutto ruota attorno ad un attore gay dichiarato che è diventato famoso grazie ad una serie di fantascienza degli anni '60, che evidentemente resta un cult anche per le nuove generazioni. E non ho potuto fare a meno di pensare che vedere tutto questo nel nostro paese sarebbe più fantascientifico di un'intera stagione di Star Trek. Poniamo anche che uno studente riceva un premio per il corso di teatro che porta avanti al liceo, e poniamo anche che arrivi a fare coming out durante la premiazione davanti a tutta la scuola passandola liscia, quale potrebbe essere l'attore di riferimento che potrebbe citare??? Credo sia da questi piccoli dettagli che si può capire meglio che, se la cultura è un concetto che cambia da nazione a nazione, è anche vero che anche il concetto di cultura gay non è da meno...
Forse se ci fosse più consapevolezza al riguardo sarebbe anche più facile lavorare per cambiare in meglio le cose... Voi che ne pensate?

2 commenti:

MOUSEtrip ha detto...

Pienamente in accordo con te, ho letto anche io questa notizia su vari blog usa e da un lato mi ha lasciato il sorriso nel cuore dall altro pero' una sorta di amarezza... perchè qui in Italia questo tipo di VISIONE della nuova società arrivera' ma in ritardo.Troppo in ritardo !
Ma le cose stanno cambiando anche qui!! :)

Wally Rainbow ha detto...

Ci spero anche io :-)