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giovedì 1 marzo 2012

NEWS

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
La prima notizia di oggi non poteva che essere la conferma della tavola rotonda che si terrà domenica prossima a Bologna, in occasione della rassegna fumettistica Bilbolbul, per cui il giornalista Massimo Basili ha abilmente riciclato il flyer che realizzò per un'iniziativa che organizzò a Milano qualche anno fa (e alla quale ero presente anche io).
Come potete vedere l'incontro è previsto per le ore 15.30 di Domenica 4, presso la libreria IGOR in Via San Petronio Vecchio 3. Speriamo che vada tutto bene e che, nonostante le tante persone che interverranno, ci sia spazio per tutti... Anche perchè, se devo essere sincero, penso proprio che tutte le persone che sono state chiamate a parlare meriterebbero una conferenza personale... Magari, se tutto va bene, questo potrebbe essere il primo passo verso qualcosa in più. La situazione italiana, in effetti, richiederebbe una presenza più costante di iniziative come questa, anche perchè l'omofobia si può contrastare con la cultura, e i fumetti sono cultura. Tant'è che negli USA, dove effettivamente la situazione dei fumetti popolari a tema gay è molto più evoluta che da noi, il suo evidente conflitto con la cultura omofobica è molto più evidente. Ad esempio: sulla pagina della posta di AVENGERS ACADEMY della Marvel è stata recentemente pubblicata una lettera in cui un lettore si lamentava del coming out di Striker...
Molto in sintesi il lettore, un certo Jerry Smith, criticava aspramente lo sceneggiatore Christos Gage per la scelta di introdurre un personaggio gay, a suo dire una scelta sconveniente. Perchè di gay nei fumetti iniziano ad essercene troppi, perchè teme una deriva gay friendly e ulteriori libertà che potrebbero essere concesse a questi personaggi, veicolando messaggi negativi soprattutto ai giovani lettori, che dovrebbero essere avvisati che hanno a che fare con un fumetto "per adulti". Inoltre si lamentava del fatto che con tutta questa voglia di venire incontro alle minoranze e ai progressisti si trascuravano le esigenze delle persone normali, e conservatrici, come lui. La sua lunga lettera, che effettivamente sembra più un delirio omofobo che una critica articolata, ha comunque spinto lo sceneggiatore (foto sotto) a rispondere in maniera pacata ed esauriente. Christos Gage ha precisato che gli piace spaziare e che non si vuole fossilizzare sulla stessa tipologia di personaggio. Ha poi precisato che dal suo punto di vista, pur essendo cristiano ortodosso, l'omosessualità di per sè non è un tema scandaloso. Inoltre negli ultimi anni la vita sessuale dei personaggi MARVEL si è ritagliata spazi sempre più ampi ed espliciti, e non si spiega perchè le allusioni alle esperienze erotiche di supereroi e supereroine etero non costituiscono un problema, mentre quelle omosessuali dovrebbero interdire un fumetto al pubblico dei più giovani. Ha poi aggiunto di conoscere molti lettori conservatori, e repubblicani di ferro, per cui l'omosessualità di un personaggio - che, ribadisce, non dovrebbe essere considerata una scelta - non rappresenta un problema. Insomma, per Christos Gage, la politica non c'entra niente: il fatto è che nei fumetti MARVEL, dal suo punto di vista, dovrebbe esserci spazio per tutti senza preclusioni. Se volete leggere integralmente il botta e risposta potete aprire l'immagine qui sotto...
Devo ammettere che ora ho meno dubbi sull'operato di questo sceneggiatore, nonostante non abbia resistito ad inserire un abuso infantile nel passato di Striker, e sono molto curioso di vedere come svilupperà il personaggio. Il caso di Striker, però, non è l'unico che ultimamente ha messo in luce come un fumetto gay può contribuire a muovere il dibattito e sfidare l'omofobia. Infatti Kevin Keller, il primo teenager gay dichiarato della Archie Comics, ha subito il suo primo boicottaggio. In effetti mi aspettavo che prima o poi sarebbe successa una cosa del genere, soprattutto considerando che i fumetti della Archie, negli USA, non vengono venduti solo in fumetteria, ma anche nei supermercati e nei negozi di giocattoli. E infatti l'associazione One Million Moms (nome molto incisivo, in effetti), ha minacciato di boicottaggio la catena Toys R Us (foto sotto), perchè ha esposto in bella vista i fumetti di Kevin Keller...
In particolare questa associazione di mamme tradizionaliste si è irritata per via della copertina di Life With Archie #16, dove si racconta la storia di un ipotetico futuro in cui Kevin Keller è un militare di carriera che sposa il suo compagno di colore. Per completezza ve la faccio rivedere qui sotto.
L'associazione chiede che il suddetto fumetto non sia più venduto nei negozi della catena sopracitata, altrimenti smetterà di fare shopping da loro. So che dovrei sentirmi irritato, ma in realtà mi viene da ridere. Nel senso che predersela con questa copertina mi sembra una cosa semplicemente ridicola, e non tanto per il fatto che è assolutamente casta (non si vedono nemmeno i due sposi che si stringono la mano), quanto per il fatto che da 70 anni la Archie Comics produce fumetti a base di adolescenti eterosessuali che pomiciano, flirtano e si cornificano a vicenda con estrema leggerezza. Per darvi un'idea eccovi una breve carrellata delle copertine di alcuni fumetti Archie Comics usciti in questi mesi...
E questo potrebbe essere uno dei motivi per cui i fumetti della Archie Comics non sono mai arrivati in Italia: almeno dalle nostre parti i bigotti sono coerenti. In ogni caso non mi risulta che queste copertine siano mai state un problema per le associazioni dei genitori americani. Quando si dice avere due pesi e due misure, vero? Adesso bisognerà vedere come reagirà la catena Toys R Us, e quale potrebbe essere la controffensiva delle associazioni gay... Comprese quelle di genitori gay, che negli USA probabilmente possono avere un certo peso. In ogni caso è confortante vedere che, nonostante le iniziative dei bigotti più o meno associati, il clima generale sembra diventare sempre più inclusivo... Certo è merito anche di un amministrazione molto gay friendly, ma in certi casi è molto difficile stabilire se è nato prima l'uovo o la gallina. Detto ciò, per restare in tema di USA e clima inclusivo, vi lascio con il bacio che sancisce la nascita di una nuova coppia gay nella nuova stagione di SPARTACUS, e che è composta da Agron e Nasir...

Speriamo che, a differenza della coppia gay che li ha preceduti nel serial, non facciano una fine troppo truculenta... Non prima di essersi ritagliati una bella fetta di felicità, perlomeno.
Ciao e alla prossima (o a Bologna se venite a vedere la conferenza di domenica).

1 commento:

Luca ha detto...

L'associazione One Million Moms (anche se, più che un milione, molto probabilmente saranno dell'ordine della cinquantina) è nota in America per queste sue campagne bigottissime assurde, non penso farà caldo né freddo né a Toys'r'us né alla casa editrice del fumetto.