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martedì 25 ottobre 2011

ITALIA NOSTRA

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Questo fine settimana dovrei proprio girovagare a Lucca Comics & Games (anche perchè ormai è un'esperienza quasi rituale), sperando che il clima non sia troppo ostile. Tornerò con qualche inaspettata novità? Staremo a vedere. Nel frattempo vorrei condividere con voi alcune riflessioni. La prima parte dalla prossima messa in onda, in Giappone, del serial TV ispirato al manga (e poi serie animata) di Ranma 1/2, ideato dalla geniale Rumiko Takahashi... Che - per chi non lo sapesse - è incentrato su uno sfortunato ragazzo (campione di inverosimili arti marziali) che per via di una maledizione diventa ragazza a contatto con l'acqua fredda, per poi tornare maschio con l'acqua calda...
Incentrare un'intera serie sulle disavventure comiche di un transessuale a ripetizione si è rivelata un'idea davvero originale, e infatti il manga e i suoi derivati hanno avuto un duraturo successo in Giappone come in Italia, anche se da noi - all'epoca - suscitarono tutta una serie di polemiche e di critiche abbastanza pretestuose sull'effetto che una simile serie avrebbe potuto avere sui più piccoli. Sia come sia può essere indicativo il fatto che la serie, da diversi anni, in Italia compare solo sui canali satellitari e - guardacaso - se ne sono perse le traccie sui canali digitali che sono alla portata di tutti. Sarà un caso? Ovviamente è abbastanza improbabile che la serie dal vivo arrivi da noi, ma grazie a internet non sarà un problema averne un assaggio, a partire dai protagonisti: Kento Kaku nel ruolo di Ranma maschio e Natsuna Watanabe in quelli di Ranma femmina...
Da notare che entrambi gli attori (come buona parte degli altri membri del cast), arrivano da varie esperienze nell'abito dei serial e dei film ispirati al mondo dei manga, a riprova del fatto che queste produzioni - pur rimanendo iniziative molti limitate se paragonate all'immenso serbatoio dell'immaginario manga - stanno iniziando ad alimentare un vero e proprio settore a parte nel mondo dell'entertainment nipponico. Tuttavia ne parlo qui perchè mi sembrava interessante notare come, tanto per cambiare, anche nel mondo delle fiction ci sia un abisso incalcolabile fra Italia e Giappone. Tant'è che nel nostro paese di fiction ispirate ai fumetti non se parla dagli anni '80, quando venne prodotta la serie ispirata alla Valentina di Guido Crepax, interpretata dalla giunonica Demetra Hampton...
Decisamente un altro universo, soprattutto se si considera che ultimamente - in Giappone - stanno prendendo piede anche film e serial TV ispirati direttamente da serie animate storiche che avevano più chiavi di lettura. Ad esempio - proprio in questi giorni - sta prendendo il via il serial TV ispirato ad una storica serie del 1968 arrivata in Italia una dozzina di anni dopo come BEM IL MOSTRO UMANO...Vera e propria prova di coraggio per i bambini che lo seguivano negli anni '80...
Questa serie a tinte horror raccontava le peripezie di un gruppo di tre mostri mutanti nati in laboratorio, dall'indole buona e altruista nonostante il loro aspetto orripilante (che diventava infinitamente più orripilante quando mostravano la loro vera forma), alla perenne ricerca di qualcuno che andasse oltre alle apparenze e che li sapesse accettare per quello che erano. Per questo si facevano in quattro per combattere ogni sorta di mostro, demonio o uomo malvagio che incontravano sul loro cammino, ma alla fine finivano sempre per essere trattati come dei mostri cattivi a loro volta. La serie, al di là della atmosfere horror, era un vero e proprio appello all'integrazione e alla lotta ai pregiudizi, e fa piacere vedere come sia ancora un cult... Tant'è che - prima del serial dal vivo - già nel 2006 ne era stato realizzato un remake animato (stranamente inedito in Italia), dove i protagonisti nella loro forma umana avevano tutti cinque dita per mano...
A voler ben guardare il messaggio che passa è proprio quello di non discriminare a priori il diverso, ed è un vero peccato che cartoni che lanciano messaggi universali di questo tipo - in Italia - non abbiano più la diffusione e la popolarità di un tempo. Anche se forse, a pensarci bene, non è proprio un caso se cartoni di questo tipo, e che magari offrono qualche spunto di riflessione un po' impegnativo, nell'Italia di oggi non trovino posto. Il che rende abbastanza improbabile anche l'arrivo dei rispettivi serial dal vivo sulla TV italiana... Nonostante offrano una versione più attuale e sicuramente più "fashion" delle loro incarnazioni animate...

D'altra parte nel nostro paese, come ormai dovreste sapere bene se seguite questo blog, sono parecchie le cose che non arrivano e le tendenze che non si diffondono. Basti pensare che, da noi, il massimo dello spazio che si dedica al fumetto erotico è una lussuosa mostra dedicata a Milo Manara che si tiene a Siena (a proposito: il catalogo costa "solo" 55 euro!)... Un nome importante del fumetto erotico, certo, che però rappresentava qualcosa di nuovo una quarantina di anni fa e che, al giorno d'oggi, è molto difficile definire un autore rappresentativo e di tendenza. Eppure sembra che lo spazio per celebrare l'arte del fumetto e dell'illustrazione erotica, nel nostro paese, rimanga appannaggio dei nomi storici... E ovviamente del mondo eterosessuale, anche se altrove non è così, tant'è che al CENTER FOR SEX AND CULTURE di San Francisco si è tenuta una mostra di fumetto erotico (e omoerotico) per quasi tutto il mese di ottobre... Coinvolgendo ovviamente tanti autori rappresentativi delle ultime tendenze del settore omoerotico...
Certo da qui a San Francisco ci sono anni luce di distanza sotto vari punti di vista, però e innegabile che anche questa iniziativa va a dimostrare che all'estero la tendenza è quella di guardare al presente e al futuro, mentre in Italia sembra davvero che non si possa fare a meno di guardare al passato... Forse perchè presente e futuro mettono troppa paura? Chissà... Quel che è certo è che, per stare in tema di passato, può essere interessante notare che in edicola (ma anche nelle grandi catene di ipermercati e negli autogrill), sono in distribuzione quattro monografie che vanno a ristampare gli episodi più rappresentativi della serie di Kerry Kross,uno dei pochissimi fumetti italiani con una protagonista omosessuale...
Kerry Kross è un'investigatore privato di Los Angeles, ed è lesbica dichiarata. Il che offrirebbe tutta una serie di spunti interessanti per qualsiasi serie a fumetti dal taglio moderno... Peccato, però, che anche ai tempi della sua prima pubblicazione (alla fine degli anni '90) questa serie avesse un taglio anacronistico e inverosimile... Basti pensare che Kerry Kross, pur essendo lesbica dichiarata e pur vivendo a Los Angeles (una delle città con la più alta concentrazione di cittadini omosessuali al mondo), non si imbatte mai in altre lesbiche dichiarate e non trova di meglio da fare che avere relazioni semiclandestine con donne sposate o divorziate, con ragazzine curiose o con psicopatiche di vario tipo...
Non incontra mai omosessuali uomini, lesbiche mascoline, attivisti omosessuali o associazioni LGBT... E nemmeno locali LGBT... Tant'è che quando è giù di morale non trova di meglio da fare che andare a fare casino in qualche squallido nightclub etero (che peraltro sembra uscire direttamente dalla peggiore provincia italiana), magari dopo essersi messa un po' di cocaina su una fetta di torta al limone! Magari le intenzioni dell'autore Luciano Secchi (classe 1939) erano anche buone, ma quando una persona non sa ciò di cui sta parlando forse sarebbe meglio che parlasse d'altro, anche perchè poi si finisce per realizzare fumetti grotteschi che non fanno bene a nessuno... Soprattutto se battono il chiodo su pregiudizi e luoghi comuni (come quello della lesbica trasgressiva, isolata e tormentata che insidia le casalinghe trascurate e vulnerabili)...
Sia come sia questo fumetto è tornato in edicola, e sinceramente non se ne capisce la ragione... Forse si vuole tastare il terreno in vista di un ipotetico rilancio? Se questo è il piano, visti i presupposti, forse sarebbe meglio concentrarsi su altri personaggi... Oltretutto bisogna anche prendere atto che questa ristampa è praticamente l'unica iniziativa a tematica LGBT (ovviamente fra quelle Made in Italy) che è arrivata in edicola da almeno un anno... E anche questo dovrebbe offrire qualche spunto di riflessione interessante, visto che all'estero i fumetti a tema LGBT aumentano a vista d'occhio, mentre in Italia non si trova niente di meglio che la ristampa di un personaggio come Kerry Kross... Che era già datato negli anni '90.
Se non altro è consolante pensare che si vede qualche ulteriore spiraglio nella pubblicazione italiana di fumetti LGBT prodotti all'estero. Anche se effettivamente si tratta ancora di goccie nel mare di un'editoria assai poco attenta ai temi LGBT e al pubblico potenzialmente interessato a questo tipo di prodotti. Forse l'arrico di RENBOOKS cambierà le carte in tavola? Staremo a vedere... Intanto è disponibile la copertina ufficiale dell'edizione ufficiale di VIRTUS di Gengoroh Tagame... Ed è già qualcosa...
Certo rimane il dispiacere di sapere che iniziative di questo tipo trovano spazio solo nelle fumetterie e in qualche libreria di varia, mentre nelle edicole e nei circuiti della grande distribuzione il massimo che si può trovare in questo periodo è proprio la sopracitata Kerry Kross... E il suo lesbismo a tinte voyeuristiche, a misura di lettore maschio eterosessuale...E la cosa agghiacciante è che, considerando la desolazione degli ultimi mesi, è già tanto! Le cose col tempo cambieranno? Di certo ce ne sarebbe davvero bisogno...

domenica 23 ottobre 2011

WALLY'S WEEK

Ciao a tutti e ciao a tutte...
Dalla scorsa settimana ho ripreso a fare illustrazioni da mettere all'asta su eBay, anche se effettivamente come ripartenza è stata un po' travagliata. Dico questo perchè il disegno che vedete qui di seguito, e che rappresenta un Captain America sconsolato mentre pensa ai problemi della sua nazione, inizialmente era stato ritirato da eBay...
O meglio: eBay lo ha ritirato e mi ha consigliato di metterlo all'asta nella sezione per adulti verificati, visto che il soggetto era sessualmente esplicito. Ora: sinceramente non capisco cosa ci sia di sessualmente esplicito, visto che non c'è alcuna erezione e nessun toccamento sospetto... L'unica cosa che - forse - può essere fraintesa è la circoncisione, però vederci un'erezione mi sembra oltremodo eccessivo...
Oltretutto credo di aver messo all'asta cose più esplicite senza colpo ferire, quindi credo che il problema sia nato tutto dal fatto che ci sono stati dei controlli a random da parte di un ispettore particolarmente zelante e intransigente... La cosa che però mi metteva più di cattivo umore, però, stava nel fatto che mettere questo disegno nella sezione per gli adulti verificati non lo rendeva molto accessibile, e men che meno vendibile... Nel senso che quella sezione di eBay.com può essere visitata solo da navigatori residenti negli USA, e che comunque da quella sezione si aspettano molto di più che illustrazioni soft come questa...
Morale della favola: riuscire a trovare qualcuno disposto a fare un'offerta per questo disegno in quella sezione sarebbe stato un mezzo miracolo... Così dopo averlo messo nella sezione per adulti ho avuto una mezza illuminazione: l'ho ritirato dalla sezione per adulti e l'ho rimesso in quella accessibile a tutti, ma questa volta ce l'ho rimesso togliendo la parola "sexy" dal titolo... E così, guardacaso, nessuno ha più pensato di ritirarlo... Forse a quel punto ha prevalso il patriottismo sul bigottismo... Chissà...
Inserisci linkVai a capire! Quel che è certo è che, se siete interessati, questa illustrazione è ancora all'asta per pochissimo tempo e la trovate CLICCANDO QUI.
Alla prossima!

sabato 22 ottobre 2011

IL VIDEO DELLA SETTIMANA

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Continua anche oggi la rubrica settimanale che si occupa di segnalarvi cantanti gay dichiarati più o meno famosi da tutti gli angoli del mondo, e una volta tanto oggi vado a presentarvi un cantante conosciuto anche in Italia, che è appena uscito con il suo ultimo album... Infatti vi sto parlando di Darren Hayes...
Per quanti non sapessero di chi sto parlando mi limito a dire che questo cantante australiano è stato la voce di un gruppo decisamente popolare negli anni '90: i SAVAGE GARDEN. Il gruppo era stato fondato nel 1993 e lui si era regolarmente sposato un anno dopo, anche se probabilmente era ancora un po' troppo giovane (all'epoca aveva solo ventidue anni) per rendersi conto che quello che voleva nella vita era altro. Comunque si è separato nel 1998 ed ha divorziato nel 2001, mentre nel frattempo l'esperienza musicale dei SAVAGE GADEN si stava concludendo ed era arrivato il momento di voltare pagina. Probabilmente non è un caso se intorno al 2000 ha iniziato a fare coming out, prima con gli amici e poi con la casa discografica, dichiarandosi pubblicamente poco dopo. Nel 2004 conosce Richard Cullen, il regista/animatore con cui si unirà civilmente due anni dopo e che da allora curerà buona parte dei suoi video musicali.
Una bella coppia, vero? Beati loro! Adesso i due vivono nel Regno Unito, dove Darren prosegue una brillante carriera grazie alla sua bellissima voce e ad una ritrovata serenità, tant'è che il suo ultimo album è uscito proprio all'inizio di questo mese.
Immagino che non ci sia bisogno di dire che, da quando ha fatto coming out, in Italia le radio e i discografici lo hanno promosso molto relativamente, e probabilmente più di qualcuno ha pensato che dopo i SAVAGE GARDEN la sua carriera fosse terminata. E invece no. Devo ammettere che, a questo punto, ero davvero molto indeciso su quale dei suoi ultimi video postare qui, visto che sono tutti bellissimi, quindi - siccome in fondo non mi costa niente - questa settimana ve ne faccio vedere due (^__^). Nel primo Darren ci parla di quanto è importante comunicare e dire quello che si pensa...

Un brano orecchiabilissimo che, secondo me, dovrebbe entrare nel repertorio di tutti i DJ che lavorano nelle discoteche gay, ma che - sono pronto a scommetterci - tutti i DJ che lavorano nelle discoteche gay italiane ignoreranno, per tutta una serie di motivi che adesso non sto qui ad elencarvi. Il secondo brano che vi presento oggi, invece, parla di come tutto sembra nero quando si rimane soli... E devo ammettere che rende perfettamente l'idea...

Che altro aggiungere? Più vado avanti con questa rubrica e più mi rendo conto che il mondo dei cantanti gay dichiarati è davvero vasto ed è pieno di gente di talento che col suo esempio può davvero contribuire a svecchiare tanti stereotipi... E forse è proprio per questo che tanti di loro in Italia non vengono valorizzati: dai media perchè non hanno interesse a promuovere i gay lontani dagli stereotipi, e dal mondo gay perchè a livello ricreativo è gestito e alimentato da personaggi che con i pregiudizi e gli stereotipi ci campano... Ed emancipare la comunità gay italiana è davvero l'ultima cosa che gli conviene fare.
Ciao e alla prossima.

giovedì 20 ottobre 2011

MA GUARDA UN PO'...

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Prima notizia di oggi: a quanto pare alla MARVEL la politica gay friendly inizia ad avere anche dei risvolti retroattivi. Nel senso che, sempre più spesso, la casa editrice propone serie e miniserie che sono ambientate nel passato dell'universo MARVEL, che quindi viene perennemente integrato e - in alcuni casi - riscritto (con tanto di parentesi gay, come nel caso del pistolero Rawhide Kid). Anche perchè, per mantenere i personaggi MARVEL con un'età accettabile, le loro vicende vengono periodicamente slittate in avanti di qualche anno, col risultato che - ad esempio - all'inizio Captain America si era ibernato nella II Guerra Mondiale per risvegliarsi negli anni '60, mentre nell'ultima versione ufficiale il suo risveglio è avvenuto una decina di anni fa (o forse meno, visto che in una recente miniserie il suo risveglio sembra essere avvenuto sotto l'amministrazione Obama!). Questo slittamento, inevitabilmente, crea sempre nuovi buchi narrativi nei decenni passati che - teoricamente - erano stati già coperti dai fumetti MARVEL usciti in quel periodo... Inoltre c'è anche il problema, non proprio indifferente, di rendere più accattivante anche il passato "ufficiale" dei supereroi MARVEL che non può essere postdatato, che altrimenti continuerebbe ad essere rappresentato da storie troppo datate, come quelle di Captain America realizzate nella II Guerra Mondiale o giù di lì. Oltretutto, con l'uscita del film di Captain America ambientato per buona parte proprio nella II Guerra Mondiale, era inevitabile che questo tipo di operazioni sarebbe stato incentivato. Così, a partire dallo scorso giugno, è partita una miniserie mensile di otto numeri che rivisita l'esperienza di Captain America alla guida della All Winner Squad, una squadra di supereroi messa insieme per la prima volta nel 1946...
La miniserie che esce in questi mesi, però, presenta una formazione diversa della All-Winner Squad, antecedente a quella "ufficiale" e che opera proprio durante gli anni della II Guerra Mondiale (anche se, a rigor di logica, in quel periodo Captain America era già membro del supergruppo degli Invaders, ma questa è un'altra storia). Fatto sta che nella nuova versione della All-Winners Squad compaiono diversi supereroi praticamente sconosciuti, risalenti alla storia remota della MARVEL (quando ancora si chiamava Timely) e qualche new entry creata per l'occasione.
Tutto questo preambolo mi serviva per inquadrare meglio il fatto che, in questa miniserie, compare una coppia di supereroi gay, che diventa - da un punto di vista cronologico - la prima coppia di supereroi gay nella storia dell'universo MARVEL! La suddetta coppia di supereroi è composta da American Ace e Captain Flame. In realtà solo il primo è comparso brevemente in alcune storie del 1939, e in effetti - col senno di poi - aveva già un nonsochè di allusivo...Captain Flame, invece, debutta proprio con questa miniserie con tutto il suo campionario di poteri pirocinetici e detonanti, e molto probabilmente se ne sentirà ancora parlare.
Ovviamente la relazione fra i due personaggi ha un ruolo del tutto marginale nella storia, ma è comunque molto interessante notare come alla MARVEL abbiano voluto inserire questa tematica in un contesto "storico" e abbastanza militarizzato (questa versione della All Winner Squad è alle dipendenze dell'esercito). Probabilmente anche per strizzare l'occhio alla recente abolizione del divieto di dichiararsi gay nell'esercito. E questo dovrebbe farci riflettere tutti su quanto un fumetto può riflettere il clima sociale, politico e culturale della propria nazione. Altro piccolo, ma molto significativo, dettaglio è il fatto che la miniserie è disegnata da un fumettista italiano: Carmine Di Giandomenico (foto sotto), a riprova del fatto che in Italia non sono certo i disegnatori che si fanno problemi a realizzare storie che affrontano certi argomenti (tant'è che Captain Flame e American Ace finiscono anche per baciarsi), ma sono proprio gli editori italiani che non contemplano certe possibilità nelle loro pubblicazioni.
Che dire? Prendiamo atto della cosa e del fatto che alla MARVEL hanno dimostrato una volta di più che ci tengono ad affermare la loro politica gay friendly. E, a proposito di politiche gay friendly, questo BLOG non può fare a meno di segnalare anche il recente coming out di Zachary Quinto, un attore non proprio popolarissimo, ma molto noto nell'ambito degli appassionati di fantastico pop (i cosiddetti geeks)... Anche perchè ha avuto il non facile compito di dare il nuovo volto ad una icona della fantascienza come il Signor Spock di Star Trek...
Senza contare il suo importante ruolo nel serial cult HEROES, in cui interpretava il malvagio ed enigmatico Sylar...
Pare che la sua decisione di fare coming out sia nata dopo aver appreso dell'ennesimo suicidio di un adolescente gay, che lo ha particolarmente turbato e che lo ha spinto a voler dimostrare che non bisogna vergognarsi di essere gay, e nemmeno di dirlo, perchè così facendo non si fa che confermare che è una cosa negativa, alimentando il disagio che può portare gli adolescenti (e non solo) a compiere dei gesti estremi. Certo l'idea che sia stata necessaria la morte di un ragazzino per motivare questo coming out non è esaltante, ma se non altro bisogna rendere merito a Zachary Quinto di aver colto l'occasione per prendere coscienza di sè... Cosa che in effetti non è da tutti. Detto ciò è altamente probabile che adesso le SLASH NOVEL (i racconti omoerotici amatoriali che prendono spunto dai serial TV, e che sono realizzati prevalmentemente da donne per donne) incentrate sui personaggi da lui interpretati avranno una notevole impennata. Soprattutto quelli incentrati sulle relazioni fra il Signor Spock e il Capitano Kirk, che alimentano da decenni un vero e proprio filone a parte nell'ambito delle SLASH NOVEL...
Ora: io non voglio essere malizioso più di quanto già non sono, ma mi viene da pensare che tutti questi segnali di apertura da parte del mondo del fumetto e delle sue icone nei confronti della questione omosessuale stiano iniziando a intimorire, o perlomeno a disturbare, chi vorrebbe promuovere un altro tipo di approccio alla questione e tutt'altro genere di icone. E alcune recenti proposte editoriali promosse dalla Chiesa Cattolica sembrano essere state studiate proprio per cercare di ribattere a questa deriva laica del mondo del fumetto. Dico questo perchè quest'anno, oltre ad avere avuto il global manga di Benedetto XVI (realizzato in California e poi ditribuito in Spagna in occasione della Giornata della Gioventù), dal titolo HABEMUS PAPAM (ne vedete un assaggio qui sotto), hanno preso piede anche diverse altre iniziative a metà strada fra il kitch e il trash...
L'ultima, ma solo in ordine di tempo, è una collana di libri illustrati per l'infanzia incentrata sulle avventure infantili (del tutto inventate, ovviamente) di Giovanni Paolo II e di Padre Pio da Pietralcina... Che ovviamente anche a sei anni si vestivano da papa e da frate francescano. Devo ammettere che dopo aver visto il cartone animato sull'infanzia dei giudici Falcone e Borsellino pensavo di averle viste tutte, ma la serie "Piuccio e Lolek" promette di tagliare nuovi e impensabili traguardi...
É una mia impressione o cose come queste finiscono inevitabilmente per ridicolizzare e banalizzare quello che vorrebbero valorizzare? Inoltre fa un po’ dispiacere leggere negli articoli di presentazione di queste opere un confronto spietato tra questa produzione editoriale e quei “fumetti o cartoni animati da cui sono invasi i media, dai quali giungono ai bambini messaggi negativi ed esempi di vita insidiosi, basati sulla violenza, sulla prepotenza, sull’aggressività, sulla litigiosità, sulla prevaricazione, creando nei genitori non poche preoccupazioni”. Ora: il mio è forse un parere di parte, ma prepotenza, aggressività, litigiosità e prevaricazione non sono esattamente le cose che le gerarchie cattoliche mettono in campo ogni volta che si relazionano con l'omosessualità e gli omosessuali, in particolare quando questi reclamano i diritti che gli sono negati?
Si attendono pareri...

martedì 18 ottobre 2011

NEWS

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Anche questa settimana posso iniziare con qualche novità perlomeno interessante che arriva dall'estero, e direi che forse è il caso di partire da alcune conferme che sembrano arrivare dalla New York ComiCon dello scorso week end, e che riguardano un personaggio dei cartoni animati molto amato dal mondo gay... Infatti sto parlando di JEM...
Se seguite questo BLOG da qualche anno saprete che il sottoscritto è uno storico ammiratore della serie, e avrete letto le varie analisi che ho dedicato ai suoi sottotesti gay e gay friendly. Quello che però non avete mai letto sono delle novità su un suo ipotetico ritorno in qualche forma... Fino ad oggi. Infatti sembrerebbe proprio che alla Hasbro (che realizzava le bambole da cui la serie animata è stata tratta) abbiano deciso di rimetterci mano. Un po' perchè in questo periodo sembra che il revival delle serie animate anni '80 stia andando forte, e un po' perchè - forse - si saranno resi conto (alla buon'ora) che un personaggio del genere può essere ancora molto attuale. Per ora alla New York ComiCon si sono viste solo delle vetrine celebrative tipo questa...
Tuttavia i soliti beninformati fanno sapere che la Hasbro negli ultimi tempi è andata a registrare all'ufficio copyright una gran quantità di nomi dei personaggi storici della serie, e questo implica sicuramente il prossimo rilancio di una serie di giocattoli, alla quale sicuramente verranno affiancati dei prodotti multimediali... Anche se non si sa ancora se si tratterà di una serie animata tradizionalmente, di una serie in computer graphic o magari di una serie di DVD direttamente per il mercato home video. Quel che è certo è che si tratta di un'operazione molto delicata sotto tanti punti di vista, e il rischio di fare uno scivolone è molto alto, per vari motivi. Motivo uno: il cartone animato classico è diventato un cult gay, ma è stato un caso (anche perchè l'estetica degli anni '80 si prestava molto) e il frutto di varie coincidenze fortunate, tra cui la presenza di tantissimi collaboratori e creativi gay... La Hasbro, stavolta, avrà il coraggio di pianificare una serie gay friendly a tavolino?
Motivo due: ai suoi tempi il cartone aveva toccato molti temi tabù per l'animazione seriale (dalla tossicodipendenza agli adolescenti cacciati di casa, dalle relazioni aperte al lutto in famiglia), senza contare la caratterizzazione audace di diversi personaggi... La Hasbro sarà disposta ad investire ancora su questi elementi, considerando che negli anni '80 resero la serie molto antipatica agli adulti (che anche per questo boicottarono la serie di giocattoli, provocandone la chiusura prematura)?
Motivo tre: la parte musicale dello show era eseguita da compositori con una certa esperienza, ed affidata a cantanti con un certo talento (tant'è che avevano inciso dischi prima e ne hanno incisi dopo)... Sarà possibile trovare qualcuno all'altezza delle voci storiche?
Tra l'altro ho scoperto che, fra chi cantava in questo show, c'è stato anche qualcuno che in anni recenti ha insegnato canto per un anno alla famosissima Lady Gaga... Infatti Gordon Grody, che nella serie animata dava la voce all'ipnotico Riot degli STINGERS (il gruppo di cui vedete l'immagine sotto), è un quotatissimo insegnante di canto ed è molto felice di inserire nel suo curriculum (CLICCATE QUI) la preparazione vocale di Lady Gaga per i brani più noti del suo primo album...
Considerare che Lady Gaga, che è una delle icone musicali gay più celebrate del momento, ha preso lezioni da un reduce del cartone musicale più gay friendly di tutti i tempi fa un certo effetto, vero? Quasi come un cerchio che si chiude. Soprattutto se si considera che, a prescindere dalla sua esperienza in Jem e le Holograms, Gordon Grody si è sempre posto in maniera decisamente gay friendly... A partire dal suo disco di esordio (che vedete qui sotto e che risale al 1977)...Inoltre, giusto a titolo di curiosità, vi faccio presente che questo cantante tentò anche una carriera musicale in Italia, soprattutto come voce di gruppi non proprio famosissimi, di cui ora si è persa la memoria... Come ad esempio gli ZINC e i MACHO, di cui potete vedere una copertina qui sotto... E direi che ogni commento è superfluo.Da notare che, tanto per cambiare, Gordon Grody in Italia non si è sentito valorizzato e così se n'è tornato negli USA, dove ha finito per insegnare canto a Lady Gaga, a sua volta italo americana... Non so perchè, ma credo che tutte queste cose non siano proprio capitate a caso. Comunque anche questi dettagli non possono fare a meno di porre degli interrogativi sulla nuova serie di Jem, se mai si farà... La nuova serie potrà contare sull'apporto di personaggi come Gordon Grody? Staremo a vedere, e a sentire. Quel che è certo è che, se la Hasbro giocasse bene le sue carte, oggi potrebbe davvero realizzare un cartone animato rivoluzionario... Soprattutto dal punto di vista gay. Incrociamo le dita delle mani e dei piedi e restiamo in attesa. Nel frattempo, però, il mondo va avanti e per fortuna non mancano le news gay friendly su altri fronti e da altre nazioni. Per esempio: parliamo un po' di fumetto franco belga... E in particolare di Spirou, probabilmente il fattorino d'albergo più famoso nel mondo del fumetto, che ormai tiene banco dal 1938...
In Italia è molto poco conosciuto, ma nell'area franco belga è un'istituzione, tant'è che anima uno storico settimanale che ha superato da poco il numero 3800. Nel suddetto settimanale, tra l'altro, compaiono le avventure di Spirou in versione bambino di sei anni, anche se è bene precisare che il taglio di queste storie non è infantile nel senso italiano del termine... Visto che si tratta di storie tutt'altro che buoniste e zuccherose, che spesso trattano temi scomodi (seppur col filtro dell'ironia), imbarazzanti e socialmente scottanti. Tuttavia ha destato comunque un certo scalpore una rivelazione avvenuta nel numero 3830 di Spirou, uscito all'inizio dello scorso mese. In quella storia, infatti, il piccolo Spirou scopre che l'intransigente e ultraconservatore parroco del paese, l'abate Langélusse, è stato allevato da una coppia di due mamme palesemente lesbiche, perlomeno a giudicare dalla rappresentazione che ne viene data...
Ve la immaginate una storia anche solo vagamente simile che esce sul settimanale italiano dedicato a Topolino (l'unico paragonabile al settimanale di Spirou)? Vera e propria fantascienza. Sia come sia è confortante vedere che il mondo del fumetto per i più piccoli sta iniziando a toccare questi argomenti, con una certa disinvoltura, in diverse parti del mondo. E fa anche piacere vedere che il mondo gay non trascura il fumetto. Ad esempio: il recente restyling del mensile gay francese Têtu prevede l'inserimento dei fumetti del bravo Jéromeuh (se seguite questo BLOG dovreste sapere bene chi è, vero?)...
Ovviamente ogni paragone con la situazione italiana è improponibile, tuttavia fa un certo effetto pensare che la Francia è così vicina eppure così lontana. Tant'è che in Francia i cantanti gay possono permettersi di rilasciare interviste esclusive alle riviste gay e non alle riviste cripto gay come VANITY FAIR e via discorrendo... Ma d'altra parte parliamo di una nazione che può contare sui PACS da una decina d'anni, e sicuramente certe cose non succedono per caso.
Chiudo questa parentesi francofila segnalandovi che Michel Dufranne, Maza e Christian Lerolle hanno appena pubblicato un fumetto sulla tragedia degli omosessuali tedeschi perseguitati dal regime nazista, che non poteva che intitolarsi TRIANGOLI ROSA...
Non so cosa ne pensate voi, ma io penso che sia importante che un medium come il fumetto continui a toccare questi argomenti, anche perchè è un linguaggio che offre delle possibilità che il cinema e la letteratura non hanno. Ovviamente la speranza è che questo volume possa avere anche un'edizione italiana al più presto. E per oggi chiudo segnalandovi che, al momento, l'unico momento dichiaratamente gay friendly della prossima edizione di Lucca Comics & Games sarà rappresentato dalla presentazione della casa editrice RENBOOKS il primo di novembre, presso la Sala Incontri della Camera di Commercio, dalle ore 14.00 alle ore 15.00. Purtroppo RENBOOKS non avrà uno stand a Lucca quest'anno (scelta molto saggia: di questi tempi per un piccolo editore è meglio investire le finanze nel lungo periodo). Certo la strada da fare è ancora tanta, ma da qualche parte bisogna pur cominciare.
Alla prossima.

sabato 15 ottobre 2011

IL VIDEO DELLA SETTIMANA

Ciao a tutti e ciaoa tutte, come va?
Dopo una settimana di pausa (dovuta ad un brutto virud che mi ha guastato lo scorso week end), ecco di ritorno la tanto apprezzata rubrica sui cantanti gay dichiarati, che ormai è diventata uno degli appuntamenti più apprezzati di questo BLOG. Per fare gli onori di casa, questa volta, ho scelto un simpatico orsetto rock: Steve Reeder...
Dopo aver ereditato la passione per il rock dai suoi fratelli maggiori, nella sua adolescenza il nostro amico Steve ha avuto modo di rendersi conto che c'erano alcune cose che non lo accumunavano per niente agli altri ragazzi appassionati di rock... Come ad esempio la passione per le macchine, il football e - soprattutto - le ragazze... D'altra parte non si ritrovava nemmeno nella scena musicale che andava per la maggiore nei gay bar, e quindi aveva iniziato a pensare di essere un figlio di nessuno destinato a non trovare mai il modo di realizzare il suo essere gay e la sua passione per il rock... Se non che, quasi per caso, scopere il cantante country gay dichiarato Sid Spencer (che, purtroppo, sarebbe morto poco dopo a causa dell'AIDS nel 1996), e gli si apre un mondo. Così, pian piano, ha deciso di continuare a coltivare la usa passione per il rock, scrivendo e interpretando tutta una serie di brani dal contenuto esplicitamente gay friendly, come quello che potete ascoltare qui di seguito...

Che dire? Il mondo è bello perchè è vario... Certo è che mi piacerebbe molto sapere se e quando anche l'Italia sarà pronta per un bear rocker... Magari fra una ventina d'anni? Chissà...