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martedì 24 maggio 2011

MA GUARDA UN PO'...

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Come forse saprete, se seguite questo BLOG, spesso insisto nel dire che le altre nazioni offrono molti spunti interessanti e buoni esempi da seguire. Tuttavia devo ammettere che ogni tanto mi viene il dubbio di essere troppo esterofilo, e che forse esagero quando continuo a ripetere che quello che accade negli USA o in altri paesi è fantascienza per gli standard italiani. Così, a volte, mi sento persino un po' in colpa a dire tanto spesso che l'Italia è un paese culturalmente arretrato e tendenzialmente omofobo, e che i gay italiani non sono capaci di organizzarsi come si deve. Poi, però, vengo a sapere cose che sorprendono persino me, che confermano quello che dico e che fanno sparire qualsiasi senso di colpa...
In queste ultime settimane ho segnalato in un paio di occasioni il progetto THE POWER WITHIN, che consisteva in una raccolta di fondi per finanziare la pubblicazione di un fumetto contro il bullismo e l'omofobia. Gli autori si erano dati meno di tre mesi di tempo per raccogliere i 3.000 $ necessari, ma due giorni prima della scadenza dei termini avevano raccolto solo i due terzi della somma richiesta. Io per primo iniziavo a pensare che, una volta tanto, una bella idea gay friendly che proveniva dagli USA non sarebbe andata oltre qualche pagina di prova...
Poi, però, è successo qualcosa... La notizia che il progetto poteva fallire ha iniziato a circolare e la comunità gay americana si è messa in moto, così su molti siti si è iniziato a segnalare il problema. Ne ha parlato persino la GLAAD, la prestigiosa associazione per la promozione della rappresentazione equilibrata degli omosessuali nei media, e anche la famosa sceneggiatrice Gail Simone ha voluto contribuire con un video su youtube, in cui parla del progetto con il suo ideatore Zan Christensen...

Così è successo un piccolo miracolo e nel giro di due giorni non solo la cifrà è stata raggiunta (forse grazie anche al contributo di questo BLOG...), ma è stata anche superata abbondantemente, visto che sono stati raccolti 4.243 $, ben 1.243 $ in più rispetto alla cifra necessaria! Se non leggo male i dati i donatori sono stati 152, quindi mediamente ciascuno di loro ha versato per la causa 27 $: in cambio ciascuno di loro riceverà a casa un copia autografata del fumetto, che verrà anche distribuito gratuitamente a diverse associazioni statunitensi che si occupano di aiutare i giovani omosessuali vittima di bullismo. Che dire? Complimenti a tutti quanti e grazie per aver dimostrato una volta di più che l'unione fa la forza. Certe notizie fanno davvero bene al cuore, e fortunatamente non vengono da sole. Ad esempio: una volta l'Italia era una terra di poeti e navigatori, mentre adesso è più conosciuta per i calciatori e le veline. In particolare per l'abbondanza di veline...
Negli ultimi tempi si è parlato molto di come il corpo femminile viene proposto nei media italiani, ed è innegabile che negli ultimi vent'anni il modello di riferimento sia diventato proprio quello delle veline televisive. Probabilmente, dopo essere arrivati a certi livelli, in Italia non sarebbe mai successo quello che è successo negli USA con il nuovo trailer di Green Lantern. Nella prima versione, presentata in anteprima in alcune fiere di fumetti americane, era presente una bella inquadratura panoramica con la squadra delle lanterne verdi al gran completo...
Se guardate con attenzione in primo piano c'era una lanterna verde di sesso femminile (se non altro per gli standard dei primati terrestri, visto che presenta due mammelle) che sfoggiava un'uniforme dal taglio decisamente provocante. Evidentemente alla casa di produzione devono aver pensato che fosse un po' eccessivo, e anche se avrebbe potuto fungere da richiamo hanno preferito ritoccare la divisa della lanterna verde in questione, che nella versione definitiva del trailer - che è entrata in circolazione in questi giorni - si presenta così...
Visto? Ora è decisamente più sobria, e anche se qualche maschietto eterosessuale non ha potuto fare a meno di lamentarsi le cose sembrano destinate a rimanere così. Evidentemente negli USA non pensano che l'esposizione del corpo femminile sia indispensabile per attirare il pubblico, così come non pensano che l'esibizione del corpo maschile - soprattutto se è funzionale alla storia - sia qualcosa da limitare... Tutt'altro... Infatti nello stesso trailer l'attore protagonista Ryan Reynolds si presenta così...
Ah! I cari vecchi esami medici alieni... Se non ci fossero bisognerebbe proprio inventarli... Comunque tutto questo era per dire una volta di più che la strada - tendenzialmente maschilista e omofoba - che stanno percorrendo i media italiani non è l'unica possibile... E, sicuramente, non è l'unica che viene praticata nel resto del mondo. E, a questo proposito, non posso fare a meno di segnalarvi la prima foto del nemico che affronterà Batman nel suo prossimo film...

Nonostante le apparenze non si tratta di un modello fetish, ma dell'attore Tom Hardy che veste (o sveste, a seconda dei punti di vista) i panni del terribile Bane... Che, per inciso, è probabilmente il nemico più fetish/leather/sadomaso fra tutti quelli comparsi nella lunghissima saga dell'uomo pipistrello...

Tanto per cambiare anche questa volta è stato scelto un attore che si presenta decisamente bene, soprattutto quando indossa pochi vestiti. Nel caso di Tom Hardy, poi, sul web gira tutta una serie di scatti privati che mettono in luce anche una buona dose di sex appeal, tipo quella che vedete qui sotto...
Evidentemente dalle parti di Hollywood (ma non solo) si sono fatti una ragione del fatto che il corpo maschile attira perlomeno quanto quello femminile, e agiscono di conseguenza senza farsi troppi problemi. Succederà qualcosa di simile anche da noi? Tutto è possibile, ma finchè i modelli culturali e mediatici verranno dettati dalle persone che sono al potere, e finchè le persone al potere si faranno portavoce di modelli arretrati, le cose non cambieranno molto facilmente. E a questo punto sarebbe interessante riflettere anche sui gay italiani, su come anche loro sono legati a modelli culturali arretrati e su come questo influisce sulla loro condizione...La sensazione è che nella maggior parte dei casi vivano ancora la loro condizione come un hobby da non prendere troppo seriamente, e che non può e non deve richiedere impegno ed energia (al di là di quella necessaria per avere una vita sessuale - e magari affettiva - appagante, ovviamente). Le stesse associazioni gay italiane non brillano per innovazione e modernità, e anche questo non aiuta e non stimola certo il salto di qualità. Vi faccio un esempio: il 25 maggio a Sidney partirà una mostra dedicata all'arte omoerotica giapponese contemporanea, presso la Tom Dunne Gallery. Saranno presenti molte opere interessanti, dagli ultimi lavori di Gengoroh Tagame alle sculture in resina di Itetsu Ogura...
Il curatore Masahiko Takagi ha annunciato che nei prossimi mesi vorrebbe portarla a Parigi e, per quanto incredibile possa sembrare, a Milano. Se ci riuscisse sarebbe la prima mostra di arte omoerotica allestita in Italia da diversi anni a questa parte. Una mostra che però - vi faccio notare - viene dall'Australia e presenta solo artisti giapponesi... E questo dovrebbe farci riflettere tutti... Ovviamente vi terrò aggiornati anche su questa cosa.
Ciao e alla prossima.

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