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sabato 29 gennaio 2011

IL VIDEO DELLA SETTIMANA

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Per l'appuntamento settimanale di questo blog con i cantanti gay dichiarati (che generalmente non vengono promossi in Italia nemmeno di striscio) oggi ho scelto un cantante che è un po' il simbolo del villaggio globale in cui viviamo. Infatti oggi vi vorrei segnalare il cantautore nippo americano Danny Katz, che come potete intuire dal cognome è anche di religione ebraica...
Vediamo un po'... Cosa posso dirvi di lui? Intanto che ha 33 anni, che è del segno dell'ariete è che fin da piccolo ha avuto una certa predisposizione per la musica. Infatti studia il piano da quando aveva 4 anni, la chitarra da quando ne aveva 13 e negli ultimi 7 anni ha scoperto una certa passione per il jiuta-shamisen (il tipico liuto giapponese che vedete nell'immagine sotto).
Questo simpatico ragazzo adora le passeggiate sulla spiaggia ed è arrivato al suo settimo album (inutile dire che nessuno di questi è mai arrivato nel nostro paese). Lui non osa definirsi "cantante", e se qualcuno gli chiede cosa fa preferisce dire che è uno a cui piace cantare (tipica modestia giapponese). Riguardo alla sua omosessualità lui sostiene che le sue radici giapponesi gli hanno trasmesso un concetto di morale sessuale molto diverso da quello occidentale, e che sicuramente gli hanno permesso di accettarsi più facilmente. Ama il pop americano degli anni 80 e quello giapponese degli anni 90, e dopo aver vissuto la maggior parte della sua vita a New York ha deciso di trasferirsi stabilmente a Tokyo, dove ha anche girato il suo ultimo video. Siccome questo è il blog che vi mostra quello che gli altri non vi mostrano, qui di seguito potete vedere il suddetto video... E soprattutto potete ascoltare la sua voce delicata, calda e avvolgente...

Bravo, vero? Devo essere sincero: più vado avanti nella mia ricerca di cantanti gay dichiarati da proporvi e più mi viene da pensare che i pregiudizi della discografia italiana impediscono a tanti artisti davvero bravi di essere valorizzati (o anche solo segnalati) come dovrebbero, magari per lasciare spazio a boiate paurose che vengono legittimate solo dalla (presunta) eterosessualità di chi le canta.
Voi cosa ne pensate?

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