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venerdì 5 febbraio 2010

COSE DELL'ALTRO MONDO...

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Oggi volevo parlarvi di fumetti western, e più precisamente di fumetti western americani. Questo genere, negli Stati Uniti, ebbe un certo seguito fino ai primi anni '70, dopodichè gli eroi a cavallo (e gli eroi di guerra) lasciarono definitivamente il passo ai supereroi. Curiosamente in Italia il genere è ancora molto seguito, visto che TEX vende decisamente bene e le ristampe dei classici del genere sono ancora ben presenti in edicola. Segno che l'Italia è rimasta ferma ai modelli di una quarantina di anni fa? Chissà... Tuttavia non è di questo che voglio parlarvi oggi, ma di un personaggio western decisamente poco conosciuto da noi: Rawhide Kid.
Un primo prototipo del personaggio venne pubblicato dalla Atlas (la futura Marvel) nel 1955, e a partire dal numero 17 una versione riveduta e corretta dello stesso venne portata avanti da Stan Lee e Jack Kirby (i "padri" della Marvel Comics) fino ai primi anni '60, quando iniziarono a dedicarsi a tempo pieno ai supereroi. Molto in breve: Jonnhy Clay rimane orfano e viene adottato da un ranger texano di nome Ben Bart, proprietario del Rawhide Ranch. Il padre adottivo di Johnny viene ucciso da dei ladri di bestiame e così il ragazzo, che ha appena compiuto 18 anni, decide di trasformarsi in un vendicatore di torti e in un difensore della legge, utilizzando la sua straordinaria bravura con le pistole e facendosi chiamare Rawhide Kid. Si trattava del tipico eroe tutto d'un pezzo, non particolarmente disinvolto con le ragazze, ma assolutamente insospettabile... Perlomeno fino ai primi anni del 2000, quando la Marvel decise si riesumarlo in due miniserie dedicate ai suoi vecchi eroi western (Blaze of Glory e Apache Skies).Evidentemente alla Marvel consideravano questi storici eroi western una specie di zavorra, visto che alla fine delle due miniserie gli unici due sopravvissuti sono stati Rawhide Kid e Caleb Hammer... In ogni caso la sopravvivenza di Rawhide Kid è stata provvidenziale, visto che nel 2003 la Marvel decise di dedicargli una delle più controverse miniserie dello scorso decennio... Infatti in quella miniserie (inedita in Italia) venne resa palese l'omosessualità di Rawhide Kid, che di fatto è diventato il primo cowboy gay dichiarato della storia del fumetto mainstream...
Nonostante le intenzioni la suddetta miniserie è stata decisamente un'occasione mancata, che è servita più che altro a montare polemiche decisamente eccessive. In primo luogo perchè qui l'omosessualità di Rawhide Kid è stata descritta in maniera terribilmente stereotipata e giocando molto sulle allusioni e poco sui fatti, in secondo luogo perchè si trattava di una storia decisamente noiosa che puntava tutto sui doppi sensi e su un umorismo molto banale che - a lungo andare - risultava decisamente irritante... E di cui potete farvi un'idea a partire dalle copertine... I disegni - legnosi e inespressivi - di un nome storico dei fumetti degli anni '50 come Jonh Severin (che però era specializzato in storie di guerra e NON in western) non hanno certo certo aiutato a rendere tutto più digeribile, e in ogni caso dopo questa esperienza e il TAM-TAM che ha provocato in tutto il mondo (ricordo che da Gay.It mi chiamarono tutti trafelati - cosa quantomai rara - per chiedermi di scrivere un articolo su Rawhide Kid dopo che l'ANSA aveva diffuso la notizia dell'imminente uscita della miniserie!), la Marvel ha pensato bene di riporre Rawhide Kid e la sua omosessualità dichiarata nel cassetto... Magari in vista di tempi migliori (e di autori più competenti).
C'è da dire che, nonostante la miniserie di Rawhide Kid si sia rivelata una grossa delusione, ha comunque dato al personaggio una rinnovata popolarità, trasformandolo in una specie di simbolo della nuova apertura dei fumetti americani nei confronti dell'omosessualità. Per inciso: quando a un personaggio dei fumetti viene dedicato un mini-busto in edizione limitata per collezionisti vuol dire che ha superato l'esame di popolarità, e non sono poi tanti i personaggi dei fumetti che possono vantarsene...
A questo punto, però, voi vi chiederete perchè mi sono dilungato a parlare di Rawhide Kid, visto che è dal 2003 che non gli viene dato spazio. Il motivo è il seguente: dovete sapere che l'Università della Florida punta molto su internet e sull'utilizzo di questo mezzo per diffondere i materiali da lei prodotti. La Facoltà di Lettere di questo ateneo, in particolare, ha creato una vera e propria rivista online di nome IMAGETEXT, dove pubblica articoli e i saggi in cui si analizzano i fumetti e il loro significato metalinguistico. Già questo suona abbastanza fantascientifico per gli standard dell'Italia e delle sue Università, vero? Tuttavia la cosa interessante è che su questo sito è stato appena pubblicato un lungo e articolato saggio dedicato proprio alla miniserie "gay-friendly" di Rawhide Kid. Il saggio è opera di un certo Frank Bramlett (Professore di Inglese, Film & Media Studies nell'Università della Florida, che ha già pubblicato diversi articoli - in ambito accademico - sulla percezione dell'omosessualità), che analizza nel dettaglio le forme di rappresentazione dell'omosessualità in questo specifico fumetto, i suoi risvolti sociologici e sociolinguistici, i suoi limiti e le sue valenze. Se volete leggerlo (in inglese) potete CLICCARE QUI.
Notevole vero? E il tutto con la materna approvazione di un'Università di tutto rispetto.
Meditate, gente, meditate...
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