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giovedì 26 febbraio 2009

LA LETTERA DI OGGI

Ciao a tutti e a tutte, come state???
Ieri sera come previsto ero a Milano alla presentazione de "LO SPECCHIO DELL'AMORE" e alla fine me ne sono tornato a casa con una sensazione un po' sgradevole. Non certo per la presentazione in sè, quanto per il fatto che praticamente tutta la presentazione è diventata, inevitabilmente, una riflessione sconsolata su come l'Inghilterra degli anni 80 in cui era stato prodotto il suddetto volume fosse più avanti dell'Italia di oggi... Ma anche io vi faccio questo effetto quando parlo di certe cose??? Di buono c'è che il traduttore del suddetto volume, Marco Marcello Lupoi, parlava dei suoi contenuti usando la prima persona plurale, e in quel "noi" ci ho visto qualcosa di importante. Dico questo perchè oltre ad essere il traduttore de "LO SPECCHIO DELL'AMORE" Marco Marcello Lupoi è anche il megadirettore galattico della Panini (Marvel Italia e Planet Manga comprese), e se un editore di tale caratura sceglie di "uscire dal ripostiglio", per dirla all'americana, per giunta in maniera così culturalmente apprezzabile, forse per questo paese c'è ancora un po' speranza. Comunque se volete conoscerlo meglio potete cliccare QUI. A proposito: qualcuno di voi era presente? E se era presente perchè non ha attaccato bottone con me? Comunque, venendo ad argomenti un pochino più relativi ai miei fumetti, eccovi una lettera interessante che mi ha scritto Alex dalla Liguria:

"Ciao valeriano, ho letto le ultime striscie,ci sono rimasto un po male nel vedere i gemelli rasati e nel non potervedere nulla di quello che lo sceriffo li ha costretti afare x diventare guardie,ero gia sicuro che cmq non li avrebbe presi,ma che voleva solo godersi la cosa...Come con il povero padre di famiglia...A volte alcune tue scelte di lasciare alla ns immaginazione cio che accade,non lo capisco,forse perchè io sono un tipo che alcune cose le vuol vedere....Non ti nascondo che leggere cosa sono stati costretti a fare nn mi abbia eccitato,ma meno rispetto al vedere un paio di strisce che a grandi linee facevan vedere cosa ha combinato lo sceriffo...Scusa se mi sto lamentando,ma non aspettavo altro che vedere cos'altro avrebbero dovuto fare e ci sono rimsto di sasso...quando ho solo letto...Ora spero in Robert e Touch huhuhu Un abbraccio e bacio affettuoso da alex dalla liguria"

Bentrovato Alex. Come prevedevo la soluzione della sottotrama dei gemelli ha stimolato una discussione (anche nella chat di Robin) e alla fine il mio pubblico si è diviso in tre fazioni: quelli per cui dovevo far vedere di più, quelli per cui anche la descrizione che ho inserito è stata troppo cruda, e quelli per cui descrivere senza mostrare è stata la scelta migliore. Il mondo è bello perch'è vario e qualunque cosa avessi fatto non avrei potuto accontentare tutti. In ogni caso la mia scelta è stata motivata e non fatta a caso. I motivi sono tanti e ve li elenco molto in sintesi:
1) Ai gemellli avevo già dedicato un mucchio di striscie e sinceramente mi sembrava eccessivo riprenderli in maniera dettagliata (anche perchè la storia deve procedere!).
2) Mentre i gemelli facevano quel che facevano la storia è andata avanti con la sequenza di Robin e non aveva senso riprendere eventi consumati la notte precedente.
3) Il sesso che illustro in Robin Hoog - che è fondamentalmente incentrato sui sentimenti e l'emotività - piace più o meno a tutti, mentre il sesso estremo è una cosa diversa(oltre ad essere molto più complicato da disegnare e rendere... E io non mi chiamo Gengoroh Tagame ) e non volevo snaturare lo spirito di Robin Hoog.
4) Sir Guy è un MALVAGIO BASTARDO CRUDELISSIMO SADICO, spero lo abbiate capito, e non poteva fare niente di meno di quello che ha fatto (e che mi sono limitato a descrivere, cercando peraltro di trattenermi).
5) Secondo me un fumetto riuscito deve essere capace di suscitare anche emozioni negative nel pubblico, se sono coerenti coi personaggi e con la trama. Provocare emozioni diverse dell'eccitazione fa anche la differenza fra un fumetto pornografico e un fumetto erotico, e io spero che Robin Hoog rientri nella seconda categoria. Chiudo con un anticipazione: la mia collaborazione con l'autore tedesco Jörg Meyer-Bothlig sta proseguendo, e presto il suo personaggio MICKI parlera ufficialmente italiano (con i miei adattamenti)... Eccovi qui di seguito i disegni delle copertine con una bozza di titolo... Che ne pensate? Vi incuriosiscono?


martedì 24 febbraio 2009

ITALIA NOSTRA

Ciao a tutti e ciao a tutte, in teoria avrei mettere un post domani, ma ho pensato che fosse il caso di farlo oggi perchè domani potrebbe essere un po' tardi. Infatti volevo avvisarvi che alla Fnac di Milano in via Torino angolo via della Palla si terrà la presentazione del libro di Alan Moore/Josè Villarubia Lo Specchio dell'Amore, pubblicato da Edizioni BD. Il volume (di cui a suo tempo avevo parlato nella mia rubrica su Gay.It) è un poema epico in prosa scritto dal grande autore inglese Alan Moore - autore di Watchmen, From Hell, La Lega degli Straordinari Gentlemen, V for Vendetta - e illustrato dalle fotografie elaborate digitalmente da Josè Villarubia; è un tributo ai sentimenti che racconta l’amore omosessuale nel corso della storia umana (cliccate qui). Saranno presenti il traduttore del libro Marco Marcello Lupoi - direttore editoriale di Panin Comics - e il giornalista e storico gay Giovanni dall'Orto. L'attrice lesbica Elena Forlino leggerà alcuni brani dal libro. Mi raccomando ricordate: mercoledì 25 febbraio alle ore 18,00. Se siete di Milano e dintorni e volete conoscermi dovrei esserci anche io fra il pubblico :-) Avrei dovuto avvisarvi prima, lo so, ma molto sbadatamente me ne ero scordato. Detto questo passo a segnalarvi un'altra cosa che mi ha lasciato un pochetto perplesso. Forse anche voi conoscete RADIODEEGAY.IT , la radio in streaming che da qualche annetto si dà da fare per offrire al pubblico gay italiano un media che lo rappresenti. Era balzata agli onori della cronaca quando l'anno scorso uno dei suoi DJ subì un'aggressione omofoba, poco prima di andarsene dall'emittente per divergenze politiche (vai un po' a capire...). Comunque da qualche tempo oltre alla programmazione musicale sta potenziando anche il settore degli interventi, delle interviste, dei servizi, ecc. Molto casualmente ho scoperto che il 20 febbraio ha intervistato Giulio Macaione, il disegnatore di THE FAG HAG. Se volete ascoltare la sua intervista CLICCATE QUI. Intendiamoci: a me fa tanto piacere se un disegnatore gay di un fumetto a tema gay ha un po' di pubblicità nei media gay italiani, anche perchè Giulio ho avuto modo di conoscerlo e mi sta anche simpatico. Quello che mi lascia perplesso è che io ho appena ricevuto la richiesta per la mia seconda intervista dalla Spagna, questa volta per Uxxsmag, mentre dall'Italia tutto tace e nessuno si fa avanti, anche se ogni giorno si aggiungono nuovi iscritti a Robin Hoog e veleggiamo ormai verso quota 4000... Boh! C'è qualcosa che mi sfugge in tutto questo, anche se non riesco bene a mettere a fuoco cosa sia. Comunque, tornando a parlare di fumetti, volevo concludere questo post con due annunci di un certo rilievo: uno bello e uno brutto... Cominciamo da quello brutto. Poichè in Italia le librerie gay stanno chiudendo una dietro l'altra, l'unica che a quanto pare è determinata a portare avanti il discorso è PierPourHom a Milano, che in questi giorni ha avuto anche qualche minuto di celebrità grazie a La7, che ha intervistato il suo titolare.

In ogni caso i cosiddetti editori gay non è che stanno proprio facendo i salti di gioia per tutte queste chiusure... Anzi... In particolare Il Dito e la Luna è un po' in maretta e a quanto pare non sa se e quando pubblicherà la seconda parte del fumetto gay spagnolo FALLEN ANGELS. Un vero peccato. In compenso ho appena saputo che c'è un editore italiano che FINALMENTE potrebbe pubblicare anche da noi i lavori di Gengoroh Tagame!!! Ebbene sì... Forse dopo tanto tempo un editore coraggioso si è fatto avanti, anche se per ora si tratta di un progetto in fase avanzata e nulla più... Però la volontà di tradurre in italiano l'edizione francese c'è e non appena avrò in mano qualcosa di più concreto vi darò maggiori dettagli. A proposito di Gengoroh Tagame, se in questi giorni siete dalle parti di Sidney in Australia, vi segnalo che in occasione del Mardi Gras (che è il gay pride australiano e che si festeggia a carnevale, in piena estate australe), la galleria d'arte Tap Gallery fa partire proprio oggi una mostra collettiva dedicata a 30 artisti gay dichiarati, tra cui anche il nostro Gengoroh-San... Evidentemente coinvolgere gli artisti locali sarebbe stata una scelta un po' troppo banale, anche perchè pare che da quelle parte l'arte gay sia stata alquanto sdoganata. Viene da chiedersi quante gallerie d'arte genovesi si metteranno in quest'ordine d'idee per il gay pride che quest'anno si terrà proprio nel capoluogo ligure... In effetti gli organizzatori della manifestazione mi hanno chiesto un parere, se riesco a tirarne fuori qualcosa ve lo farò sapere.
Nel frattempo vi rinnovo l'invito a Milano per domani.
Baci e abbracci.

lunedì 23 febbraio 2009

LA SEGNALAZIONE DI OGGI

Ciao a tutti e ciao a tutte, come state?
La prima cosa che mi viene da dire oggi è che mentre al film MILK sono andati due premi Oscar (miglior attore protagonista e miglior sceneggiatura), a Giuseppe Povia sono andati due premi di Sanremo (arrivando secondo e aggiudicandosi il premio della stampa) con una canzone dal titolo "Luca era gay"... Come dire che se non ci fossero state torme si ragazzine vocianti a votare Marco Carta sarebbe potuto arrivare primo. Commenti? Io preferisco non farne, anche perchè poi non mi fermerei più. Mi limito a dire che se tendo ad essere esterofilo dovete cercare di capirmi. Sperando che le cose vadano un po' meglio nel corso dell'anno (sono anche un inguaribile ottimista!) passo a segnalarvi qualcosa di meno deprimente. Intanto volevo farvi sapere che finalmente sono arrivate in Italia le ultime storie dei Giovani Vendicatori, il gruppo di supereroi teenagers in cui milita la giovane coppia gay formata da Wiccan (che una volta si faceva chiamare Asgardian) e Hulkling. Non essendo un fumetto gay il ruolo della loro relazione è marginale, ma è trattato con garbo e spontaneità (e probabilmente non è un caso se queste storie sono candidate ai premi GLAAD, che come vi ho già segnalato sono riservati ai media USA che descrivono in maniera più inclusiva e non pregiudizievole il mondo gay). Anche se non siete appassionati di fumetti potreste farci un pensierino: di questi tempi potrebbe farvi l'effetto di una boccata d'aria fresca.

Altra cosa curiosa che volevo segnalarvi, anche se non è proprio una novità, è che da quest'anno Braccio di Ferro è diventato un personaggio senza copyright. Breve spiegazione: le leggi europee sul copyright stabiliscono che i personaggi di romanzi e fumetti diventano di pubblico dominio dopo settant'anni dalla morte del loro creatore (75 negli Stati Uniti, e forse i tempi si allungheranno ulteriormente per via delle pressioni della Disney, che non vuole perdere l'esclusiva su Topolino e sugli altri personaggi a seguire). Fatto sta che il primo personaggio a fumetti davvero illustre ad essere diventato patrimonio dell'umanità è stato Popeye (il nostro Braccio di Ferro), anche perchè il suo creatore Elzie Crisler Segar è morto a soli 44 anni. Cosa vuol dire questo? Che tecnicamente ora chiunque può disegnare fumetti con Braccio di Ferro senza paura di ripercussioni legali, e volendo potrebbero anche essere fumetti a tema gay. Considerando che effettivamente Braccio di Ferro è considerato un'icona gay ante litteram sarebbe davvero interessante se qualcuno cogliesse l'idea. L'importante è non chiamarlo con il nome originale (perchè a quanto pare il marchio "Popeye" è registrato, e non può essere liberalizzato). Braccio di Ferro è stato uno dei primi personaggi ad essere protagonista di fumetti pornografici clandestini (anche gay), ed è stato uno dei primi sulla cui sessualità si è speculato alquanto... Tant'è che qualche anno fa una campagna pubblicitaria per un succo d'arancia americano giocò alquanto sulla cosa, con uno spot passato in TV che fece molto discutere... Anche perchè era palesemente gay friendly.

Magari qualcuno potrebbe anche scrivere una canzone dal titolo "Popeye was straight" (Braccio di Ferro era etero!)...Che ne dite?

venerdì 20 febbraio 2009

Conoscere insieme...

Ciao a tutti e a tutte, come state?
Forse se siete capitati in edicola avrete notato che è appena stato ristampato il TEXONE (cioè il supplemento gigante dedicato al cowboy Tex della Bonelli Editore) realizzato da Magnus più di 10 anni fa e da tempo esaurito.
Magnus, il cui vero nome era Roberto Roviola (1939-1996) è stato uno degli autori cardine del fumetto italiano, da quello comico a quello erotico, che ha saputo continuamente rinnovare per tutta la durata della sua carriera. E' bello vedere che non è stato dimenticato e che i suoi lavori vengono periodicamente ristampati. Probabilmente anche lui ne è felice, ovunque si trovi.
Ne parlo qui perchè vorrei ricordare che, fra i suoi numerosissimi meriti, c'è anche quello di avere disegnato il primo pene eretto del fumetto italiano. Intendiamoci: di fumetti erotici ne erano stati già pubblicati, ma in nessuno di questi qualcuno aveva osato tanto. Il suddetto pene comparve quasi di sfuggita in una vignetta di "Largo delle Tre Api", una storia della serie LO SCONOSCIUTO. Era il 1975 e siccome presumo che non tutti l'abbiano vista ve la posto qui di seguito.
Diciamocelo: vista oggi questa vignetta fa anche un po' sorridere, ma ai suoi tempi segnò una vera e propria rivoluzione. Da notare che in quello stesso 1975, ad un oceano di distanza, Tom of Finland era già diventato un classico ed erano comparse da almeno una decina di anni vere e proprie serie di fumetti gay in cui i protagonisti restavano perlomeno nudi spesso e volentieri (come nel caso di Harry Chess di A.Jay). Ovviamente nell'Italia di quel periodo tutto ciò era praticamente impossibile, e a pensarci bene anche adesso sarebbe qualcosa di abbastanza audace per la nostra editoria. Quindi tanto di cappello a Magnus che infranse il tabù italico del pisello. Se anche oggi ci fossero in circolazione autori altrettanto coraggiosi probabilmente il mondo del fumetto italiano sarebbe un'altra cosa. Alla prossima!

mercoledì 18 febbraio 2009

LA LETTERA DI OGGI

Ciao a tutti e a tutte, come state? Oggi volevo rispondere a una lettera che mi è arrivata oggi lasciandomi alquanto basito. La lettera è stata scritta da un anonimo lettore che mi scrive:

"Ciao Wally!!
Leggo da molto il tuo blog che ho scoperto dopo aver trovato per caso Rainbow
(fantastico!!! Aspetto ancora che riparta....) e ho letto parecchi dei tuoi articoli
di recensione di fumetti!!!
Ti faccio una domanda in quanto "esperto" di fumetti (in particolare a tematica
omosessuale...): mi è capitato di leggere fumetti di Josman e Julius, non mi hanno
entusiasmato ma la grafica è interessante, solo che ora i link dal sito Homni (lista
di fumetti a tematica omosessuale) sono bloccati dalla Polizia Postale come
pedopornografia.... Sono perplesso (e lievemente spaventato)!!! Avevo sempre pensato
che fossero fumetti legali e rappresentassero tutti personaggi maggiorenni!!!! Tu mi
sai dire qualcosa??? Scusa se ti disturbo ma apprezzerei davvero molto una
risposta... Grazie!!!"

Allora: per i non addetti ai lavori spieghiamo di cosa sta parlando il nostro amico. Homni è il titolo di un progetto (credo francese) di catalogazione di tutti i fumetti a tematica GLBT presenti in rete, divisi per categoria. Purtroppo non è stato più aggiornato da anni (tant'è che potete trovarci Rainbows, ma non Robin Hoog). Julius è il nome d'arte di un illustratore e fumettista operativo dai primi anni 90. Il suo stile non mi è mai piaciuto granchè, ma immagino che i gusti siano gusti. Per correttezza vi mostro un assaggio dei suoi lavori.




Il suddetto artista è specializzato nel genere muscle-bear (orsi muscolosi) e in quello daddy-son (padre/figlio, in cui i personaggi che consumano rapporti sessuali hanno una grande differenza d'età, eventualmente evidenziata da spiccate differenze fisiche, ma dove NON sono presenti minorenni).

Josman, invece, è il nome d'arte di un altro autore specializzato nel genere daddy-son, che però si è fatto conoscere nei primi anni del 2000 e che sfoggia uno stile ben più raffinato. I suoi fumetti spesso raccontano di relazioni incestuose, ma anche in questo caso nessuno dei protagonisti ha meno di 18 anni.
I fumetti di Josman sono pubblicati regolarmente in Francia e negli Stati Uniti, nonchè su vari siti internet, e NON sono considerati illegali nei suddetti paesi. Sono andato a controllare sul sito di HOMNI ed effettivamente quando si cerca di accedere ad alcuni link compare la seguente scritta:

"STOP !!

PAGINA INTERDETTA DAL CENTRO NAZIONALE PER IL CONTRASTO ALLA PEDOPORNOGRAFIA SULLA RETE INTERNET

Il tuo browser sta tentando di raggiungere un sito Internet contenente immagini e filmati pedopornografici.
La detenzione, la distribuzione, la produzione, la commercializzazione di tale materiale prevedono l'applicazione di gravi sanzioni in base alla legge penale italiana e sono perseguibili anche ad opera di forze di polizia estere.
Nessun dato relativo al tuo ip address od altra traccia utile ad identificarti verrà registrato.
L'inibizione dell'accesso a questo sito è prevista dalla legge n. 38/2006 ed è stata operata al fine di impedire la commissione e la documentazione di violenze sessuali a minori degli anni diciotto. Questo servizio di protezione della navigazione sulla rete Internet è predisposto grazie alla collaborazione tra il "Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia sulla rete Internet" e gli Internet Service Provider italiani."

Seguita dalla traduzione in inglese.

Ammetto che la mia prima reazione è stata di sorpresa, la seconda di sconforto e la terza di sgomento.
Per quel che può valere la mia opinione ecco cosa penso...
La lotta agli abusi sui minori è un dovere sacrosanto di ogni paese civile, e su questo nessuno ha niente da obbiettare, ma dovrebbe essere condotta in maniera competente, altrimenti si rischia di perdere di vista il vero problema finendo per andare a caccia di streghe. Ha senso filtrare dei link per dei fumetti (quindi per opere totalmente inventate) in cui peraltro ci sono personaggi dichiaratamente maggiorenni, ma che hanno la sola colpa di essere ritratti con fattezze più giovanili dei loro partner? OK! Stiamo parlando dell'unico paese occidentale che ha accusato un fumetto casto come DRAGONBALL di incitare all'abuso sui minori, che detiene il primato mondiale di censure sul cartone di SAILORMOON, e che ha censurato BROKEBACK MOUNTAIN, ma qui stiamo parlando di materiale erotico-pornografico, ovvero di materiale che per definizione si rivolge a un pubblico di adulti. In tutto ciò, lo ammetto, c'è qualcosa che mi turba. Anche perchè, dopo l'episodio di cui stiamo parlando qui, mi viene da pensare che chi si occupa di monitorare i siti internet non abbia la preparazione adeguata per distinguere un sito realmente sospetto da uno che non lo è, con tutto ciò che ne consegue. Tra l'altro non so se avete notato che nei TG italiani da un po' di tempo si inizia a parlare abbastanza male della libertà concessa da internet e dei danni che questa provoca nei giovani (che magari fanno delle vaccate per il gusto di farsi vedere su youtube). Qualcuno sostiene che certi discorsi servano a "giustificare" psicologicamente alla popolazione italiana una serie di leggi e vincoli che a breve - se avranno l'approvazione parlamentare (ed è molto probabile) - potrebbero ingabbiare il web in Italia con tutta una serie di filtri e cavilli legali. Motivazione ufficiale: proteggere i minori (anche se i soliti ben informati sostengono che sia tutta una manovra per impedire di parlare liberamente e senza filtri della reale situazione del nostro paese e per proteggere ulteriormente la nostra classe politica). Ora: io non sono nessuno per dire dove sia la verità, e probabilmente non potrò fare altro che aspettare per vedere quello che succederà, tuttavia in questa storia sono sinceramente preoccupato di una cosa. Mentre all'estero manovre di questo tipo sarebbero osteggiate da una gran quantità di associazioni per la libertà di espressione (gay e non), nel nostro paese tutto (o quasi) tace, nell'indifferenza generale. Mi spiace doverlo dire, ma la mia sensazione è che nel nostro paese siano tutti talmente abituati (e rassegnati) ad essere schiacciati da questo sistema da non avere la percezione del rischio insito in tutta questa indifferenza. Dove porterà tutto questo? Torneremo forse in una sorta di Medioevo dal sapore vittoriano??? Io spero di no, ma giusto per mettere le mani avanti qui di seguito vi posto un immagine realizzata da un'artista notoriamente bisessuale che fra poco potrebbe essere filtrata a causa della sua rappresentazione palesemente provocante di un minore... E' completamente nudo e non si sa dove stia mettendo la sua mano sinistra...
L'autore si chiama Michelangelo Merisi, ma il suo nome d'arte è Caravaggio, forse lo avete sentito nominare... Alla prossima.

lunedì 16 febbraio 2009

COSE DELL'ALTRO MONDO

Ciao a tutti e ciao a tutte :-) Come state? Inizia una nuova settimana e io sono ancora qui con i miei post. Oggi volevo segnalarvi che nei primi di maggio ad Atlanta si terrà la prima Convention dedicata a Comics e Games che verrà strutturata mettendo in primo piano il punto di vista della comunità gay. Non sarà una manifestazione enorme (d'altra parte si tratta della prima edizione), ma penso che sia estremamente rappresentativa. Si chiamerà OUTLANTACON ed è già programmata anche un'edizione autunnale a novembre. La cosa interessante è che aperta ai suggerimenti di tutti gli appassionati che vogliono contribuire con le loro idee sugli argomenti delle conferenze, sulle mostre, i gruppi musicali da ospitare e quant'altro. La manifestazione è organizzata dall'associazione OutWorlders di Atlanta, che promuove e supporta l'immagine gay e lesbica nel cosiddetto FANDOM degli appassionati di fantasy, fantascienza e horror. Senza parole? So che qualcuno di voi penserà che si tratta di un modo per ghettizzare la comunità gay, ma personalmente penso che sia una questione di punti di vista. Mi spiego meglio: se noi consideriamo l'omosessualità come una questione di orientamento e basta o come una caratteristica personale (come potrebbe essere il colore della pelle) potrebbe suonare ghettizzante, ma il punto è che da quelle parti l'omosessualità è vissuta anche come una questione culturale. Una manifestazione dedicata alla cultura africana o giapponese, ma aperta a tutti, sarebbe da considerarsi ghettizzante? Non credo. L'OUTLANTACON sarà di fatto una manifestazione dedicata alla cultura gay che si manifesta attraverso i fumetti, i giochi di ruolo, la letteratura di genere e quant'altro, e a me sembra tutto fuorchè ghettizzante. Tra l'altro si terrà nelle sale di un centralissimo hotel della catena Holyday Inn. Quando leggo certe notizie non posso davvero fare a meno di chiedermi per quale motivo in Italia sarebbe pura fantascienza, ma stavolta vorrei sottoporvi un mia riflessione al riguardo. Non so quanti di voi hanno visto il film MILK, che in questo periodo ha girato nelle sale italiane. Io l'ho visto con un certo ritardo causa influenza e contrattempi vari, però mi è piaciuto molto.

Per chi non l'avesse visto è la ricostruzione della carriera politica di Harvey Milk, che intorno ai 40 anni decide di andarsene da New York (e dal suo lavoro di agente assicurativo) per rifarsi una vita più dichiarata a San Francisco assieme al suo ragazzo. Siccome la situazione in quel periodo (parliamo dei primissimi anni 70) è tutt'altro che idilliaca, decide di farsi portavoce della numerosa comunità gay e lesbica della città e - nonostante parta come semplice fotografo - diventa supervisore comunale (una specie di consigliere) e rappresentante del suo distretto. Purtroppo viene freddato da un suo ex collega supervisore, ma se possibile questo rende la comunità gay di San Francisco (e quella di tutti gli Stati Uniti) ancora più unita, determinata e visibile. Se non lo avete ancora visto cercate di recuperarlo perchè oltre ad essere molto ben realizzato (nonostante l'argomento potenzialmente molto noioso) è a tratti illuminante. In primo luogo perchè mostra una realtà che negli Stati Uniti di trent'anni fa era molto simile a quella dell'Italia di oggi (i discorsi omofobi di certi politici erano quasi identici), in secondo luogo perchè - pensandoci su - aiuta a capire perchè anche la nostra comunità gay è indietro di circa trent'anni rispetto a quella americana di oggi. Quando sento i gay che danno tutta la colpa al Vaticano rimango sempre un po' perplesso. Sicuramente il Vaticano da noi ha un peso politico, ma di certo non è il Vaticano che impedisce alla maggior parte dei gay di uscire allo scoperto e fare gruppo per una causa comune. Guardando MILK ho realizzato una cosa interessante: le famiglie dei protagonisti erano delle entità pressochè assenti, tranne quando uno dei protagonisti fa coming out al telefono e tranne quando un ragazzo parplegico chiama disperato Harvey Milk perchè i suoi genitori vogliono sottoporlo a una terapia riparativa. Quando parlo con i gay che mi circondano, invece, il discorso della famiglia a cui rendere conto della propria omosessualità è un tormentone. Perchè la famiglia è così importante? Certo c'è una sorta di dipendenza psicologica che nel nostro paese è più forte che in altri, ma la dipendenza non è solo psicologica. Se un gay non può mantenersi o non è del tutto indipendente (cosa estremamente frequente) la famiglia offre un sostegno indispensabile, e se anche il nostro gay si mantiene da solo gli conviene tenersela buona perchè i rovesci di fortuna possono esserci sempre. Se poi un gay è benestante (o magari ricco) di famiglia non ha alcun interesse a mettersi la famiglia contro, anche e soprattutto quando può ereditare (oltre ai soldi) l'attività dei genitori, i loro clienti e la loro reputazione. Anche quando i gay italiani emigrano in altre città (o in altri paesi), tendono a mantenere questo tipo di rapporto con la loro famiglia, ed effettivamente si innescano delle dinamiche molto vincolanti. Sicuramente per tante famiglie l'omosessualità dei figli non è vissuta come un disagio, ma la maggior parte è impreparata a gestire la cosa per tutta una serie di lacune sociali e culturali, e la stragrande maggioranza degli omosessuali italiani preferisce evitare il confronto, anche se questo vuol dire reprimersi e non vivere apertamente il proprio orientamento (con tutti i benefici che potrebbe portare su altri fronti). Certo, poi c'è anche la paura di perdere il lavoro, ma siamo seri: è più la paura di perdere il posto o la paura di intentare una causa legale per licenziamento senza giusta causa che necessiterebbe un bel coming out, anche in famiglia??? Quando il ragazzo paraplegico chiama Harvey Milk è sul punto di suicidarsi perchè ha la famiglia contro, ma Milk gli dice di prendere il primo autobus per una grande città e di iniziare una nuova vita mandando al diavolo la famiglia che lo vuole "aggiustare". Anni dopo lo stesso ragazzo lo chiama per ringraziarlo, perchè ha seguito il suo consiglio e ora è felice. Ah! Per par condicio e per offrire uno spietato confronto vi inserisco anche il trailer del prossimo film italiano a tematica gay che sta per arrivare nelle sale... Anche questo parla di un politico attivista gay, che però prende una sbandata per una sua avversaria politica... Prego notare l'abbondanza di baci eterosessuali...

Dalle stelle alle stalle... Voi che ne pensate?
Alla prossima.

venerdì 13 febbraio 2009

LA RIFLESSIONE DI OGGI

GRRR... Che rabbia! Gay.It mi aveva chiesto di scrivere un pezzo sulla nuova Batwoman lesbica, visto che tutte le agenzie ne stanno parlando. Siccome a me sembrava una cosa banale (visto che su Gay.It ne avevo parlato già dal 2006) ho detto che secondo me non ne valeva la pena, così Gay.It mi ha risposto che avrebbe preparato una "breve"... Al che io, sapendo come vanno queste cose, li ho mandati a leggere i miei inteventi su Batwoman su questo blog e altrove e allora ho realizzato due cose. La prima è che essendo Gay.It un sito che pubblica una buona dose di banalità, ed è seguito da un pubblico che in buona parte vive fuori dal mondo, un articolo su Batwoman effettivamente ci stava bene, le seconda è che mi sono giocato il compenso per un articolo in più. E così imparo a prendere certi inviti con piglio troppo professionale. Pazienza. Farò tesoro dell'errore. Comunque non era questo l'argomento di oggi, anche se ha sempre a che fare coi fumetti. Oggi volevo fare una riflessione partendo da un libro che ho comprato sottocosto in Inghilterra e che mi è appena arrivato. Si tratta dell'autobiografia artistica di Kevin Eastman. Voi vi chiederete: chi è Kevin Eastman? E io vi rispondo che è uno dei due creatori (l'altro è Peter Laird) di quello straordinario fenomeno massmediatico che sono state (e in parte sono ancora) le Teenage Mutant Ninja Turtles. Forse non lo sapete, ma tutto è partito da un fumetto in bianco e nero autoprodotto da questi due autori. Che ci crediate o meno il primo numero aveva venduto 3000 copie, il secondo 15000 e il terzo ben 125000! Da lì in poi la strada è stata tutta in discesa. Era il 1984 e non esisteva nemmeno internet: l'idea era geniale, ma com'è stato possibile che abbia sfondato in così breve tempo? Io ci ho pensato, e credo che il merito - più che degli autori - sia stato del pubblico stesso. Mi spiego meglio: il fumetto delle Turtles pesca a piene mani da un immaginario POP che si era costituito nei decenni precedenti, a base di ninja, super eroi, fumetti underground e molto altro ancora. E il pubblico americano del 1984 era pronto per le Turtles, per le loro citazioni colte e per il loro stile narrativo così particolare (che è tutt'altra cosa rispetto ai cartoni, ai film e ai telefilm che sono arrivati in Italia). Questo perchè il suddetto immaginario aveva sviluppato da anni molteplici canali per diffondersi e circolare: autoproduzioni, autori di riferimento, fanzines, opere cult, meeting, associazioni di appassionati, fiere del fumetto e quant'altro. In parole povere le Turtles hanno avuto successo perchè in precedenza era stato coltivato un pubblico abbastanza intelligente per apprezzarle. Tant'è che quando gli stessi fumetti arrivarono in Italia (penso fosse il 1993) grazie alla defunta Granata Press la loro pubblicazione si interruppe col numero 4 a causa delle basse vendite (nonostante i cartoni e i film fossero già conosciutissimi da noi... Ma, ripeto, il fumetto originale NON è mai stato una cosa per bambini...) e nessuno li ripropose più in Italia. Con mio sommo rammarico, visto che comprai tutti e 4 i numeri delle Turtles usciti in italiano. D'altra parte c'è anche da dire che Estman e Laird si dovettero autoprodurre proprio perchè nessun editore era disposto a scommettere un soldo bucato su di loro, e trovarono in un pubblico ricettivo e curioso la chiave del loro successo. Dove voglio andare a parare? Vediamo: in Italia non solo il grande pubblico viene abituato molto male da troppi anni, ma anche quelli che frequentano la scena fumettistica in senso stretto si stanno omologando sempre di più alle mode e ai trend, diventando abbastanza refrattari nei confronti delle novità e delle idee realmente originali. Questa situazione, poi, tende a ingigantirsi se consideriamo il sottobosco culturale gay italiano, nel quale gli spazi per gli artisti (fumettisti e non) che vogliono farsi conoscere - se escludiamo internet - sono particolarmente inesistenti. Ho fatto tutto questo preambolo perchè giusto oggi mi sono arrivati due disegni da Lorenzo di Perugia, che come me fa il volontario per arcigay e che ho conosciuto proprio per questo motivo (anche se poi ho scoperto che lui mi conosceva già). Quando ho visto i suddetti disegni non ho potuto fare a meno di chiedermi cosa sarebbe successo se Lorenzo fosse maturato in un contesto più ricettivo e se nel nostro paese ci fosse realmente un sottobosco gay che non si riduce ai soli locali ricreativi. Voi che ne dite?


Lui è specializzato in illustrazioni ornitologiche, quindi gioca in casa... Però non credo di aver mai visto degli angeli con delle ali così belle... Cliccate sui disegni per vederli più grandi e stupite!

mercoledì 11 febbraio 2009

LA SEGNALAZIONE DI OGGI

Ciao a tutti e ciao a tutte.
Immagino che, nel febbraio 2009, più o meno tutti sappiate chi è Tom of Finland, vero? Se non lo sapete correte a leggere l'apposita voce su Wikipedia. La prima volta che vidi un suo disegno è stato poco prima della sua morte, e infatti era su un numero di BLUE che annunciava l'aggravamento delle sue condizioni di salute. Per me, giovane quindicenne che non aveva mai visto disegni omoerotici che non fossero i propri, fu una specie di colpo al cuore (anche se erano solo un paio di disegni molto ridotti). Ovviamente il colpo più grosso era la consapevolezza che non avrei potuto trovare i suoi disegni da nessuna parte, visto che abitavo in una città di provincia, che non avevo alcuna familiarità col mondo gay e che internet era pura fantascienza. Poi, nel corso degli anni, ho iniziato a recuperare un po' di materiale qui e lì (meno che briciole) finchè la Taschen (bontà sua) ha cominciato a sondare il terreno con un dossier, per poi proporre un'antologia (riproposta anni dopo in versione economica) e la ristampa dei suoi pseudo fumetti, che hanno reso disponibile questo autore al grande pubblico. Siccome la suddetta antologia è andata molto bene, adesso nelle librerie di tutto il mondo sta per arrivare qualcosa che - lo ammetto - qualche anno fa non avrei pensato possibile. Sto parlando dell'opera pressochè omnia di Tom of Finland. Un volumone di 666 pagine e di 30 cm per 40 cm di formato, alla modica cifra di 200 dollari, dall'emblematico titolo di XXL.
Un vero e proprio oggetto di feticismo, soprattutto in questo periodo di crisi. Al di là del fatto che sicuramente è un'iniziativa lodevole di per sè, suppongo che sia il segnale che effettivamente l'omoerotismo sta iniziando ad essere sdoganato sul serio, e viene messo sullo stesso piano delle altre forme d'arte. Perlomeno all'estero. Fortunatamente grazie alla globalizzazione (e alla libera circolazione nell'Unione Europea) certe cose, che nessun editore italiano pubblicherebbe mai, ora si possono recuperare in buona parte delle librerie italiane. Per come la vedo io certi segnali non sono da sottovalutare e vanno presi con ottimismo, anche perchè fanno in modo che pian piano certi argomenti vengano sdoganati anche nel nostro arretratissimo paese. Spero di dare anche io il mio piccolo contributo in questo senso, e forse qualche coscienza la sto smuovendo sul serio, visto che pian piano anche voi, miei amatissimi lettori, state venendo allo scoperto. Infatti ieri mi è arrivata la foto di un altro lettore che ha voluto rispondere al mio appello. Coraggio ragazzi, prendete esempio e mandatemi anche voi una vostra foto per dimostrare che ci siete e che mi leggete. Sono sicuro che non siete da meno dei lettori degli altri fumettisti gay che dalla Spagna al Canada stanno raccogliendo le foto dei loro lettori a palate. E mi raccomando: se volete mandarmi degli scatti pepati fate pure! L'importante è che ci sia la vostra faccia :-) Il lettore di oggi si chiama Stefano è mi ha mandato un simpatico scatto osè... L'unica cosa che mi viene da riproverare è che ha un'espressione seria seria... Su ragazzi, mandatemi delle foto con dei bei sorrisi... Mica sarete così seri quando leggete i miei fumetti, no ? (^__^) Comunque ho molto apprezzato. Chi se la sente di sfidare Stefano sul suo stesso terreno? Coraggio ragazzi! Sotto a chi tocca!

lunedì 9 febbraio 2009

ITALIA NOSTRA

Ciao a tutti e a tutte.
Oggi vorrei parlare di un argomento che tange marginalmente il mondo del fumetto gay, ma che può comunque stimolare qualche riflessione interessante. Allora: in Italia non abbiamo tante riviste dedicate alle recensioni e agli approfondimenti sul mondo del fumetto. Se escludiamo quelle distribuite solo per corrispondenza (e che sono i bollettini delle varie associazioni di appassionati), quelle distribuite in edicola e fumetteria sono solo due. Scuola di Fumetto e Fumo di China. Con Scuola di Fumetto ho anche collaborato e mi sono sembrati sempre abbastanza elastici su certi temi, mentre con Fumo di China negli ultimi anni ero rimasto sempre più perplesso. Mi spiego meglio: Fumo di China la seguo dal 1992, ma da qualche anno a questa parte mi è sembrato che fosse un po' troppo "di parte". Mi spiego meglio: non ha più parlato di fumetti erotici, ad esempio, mentre ha cominciato a dedicare articoli su articoli al mondo dei fumetti a tema religioso e cattolico (tipo la vita del Papa e di PAdre Pio a fumetti). Con tanto di veri e propri dossier sulle varie versioni del Vecchio Testamento a fumetti, le vite dei missionari a fumetti, e via discorrendo... E nel mentre la parola "gay" era diventata un tabù, anche nelle recensioni. Se non che, magicamente, da qualche mese a questa parte il tema è riaffiorato, e ora quasi in ogni numero c'è almeno una recensione di un fumetto che affronta tematiche gay... Addirittura hanno annunciato in anteprima assoluta l'uscita del fumetto tratto dal film COVER BOY di Carmine Amoroso. Io sono tonto su tante cose, ma in questa faccenda c'era qualcosa di palesemente sospetto, così ho cominciato ha fare qualche ricerca e ho scoperto una cosa curiosa. Il tema gay è riapparso da quando la redazione di Fumo di China ha "perso" uno dei redattori portanti degli ultimi anni: Stefano Gorla. Ora voi vi chiedere: chi è Stefano Gorla? Beh... Forse per prima cosa dovreste sapere che cosa è, visto che è un Padre dell'ordine dei Chierici Regolari di San Paolo, impegnati nel campo educativo, scolastico e mass mediatico (gestiscono le Edizioni San Paolo, le Edizioni Paoline e sono anche i proprietari di Telenova). Forse che la sua presenza avesse in qualche modo condizionato le scelte contenutistiche della rivista? Chissà! Le mie sono solo supposizioni, lo ammetto, ma come diceva Agata Christie due coincidenze fanno un indizio e tre sono una prova. Comunque ora cercate di seguirmi perchè durante le mie ricerche ho scoperto qualcosa di abbastanza inquietante. Stefano Gorla se n'è andato da Fumo di China perchè è stato nominato direttore del settore ragazzi delle Edizioni San Paolo, ovvero le edizioni che pubblicano Jesus, Famiglia Cristiana e, per i ragazzi, Il Giornalino (che è rimasto l'unico settimanale per ragazzi non disneyano in Italia prodotto interamente nel nostro paese). Ora: non appena è stato nominato direttore de Il Giornalino, Stefano Gorla ha licenziato un fumettista che collaborava con il Giornalino da 61 anni, Carlo Peroni. Essendo che in Italia riviste di fumetti per ragazzi praticamente NON ce ne sono, Carlo Peroni adesso è in difficoltà (anche perchè per anni non ha potuto mai contare su contributi pensionistici regolari) e sua moglie è anche caduta in depressione. Perchè licenziarlo dopo decenni di onorata collaborazione??? Io non posso saperlo per certo, ma vi posso riportare cosa è successo nelle settimane precedenti. Carlo Peroni, nonostante l'età, ha un bel P e r o B l o g che riempie di aneddoti interessanti provenienti dalla sua lunga e importante carriera. Ultimamente aveva iniziato a togliersi qualche sassolino dalle scarpe parlando di un fenomeno tutto italiano di cui nessuno sapeva nulla... Ovvero il pizzo che devono pagare i fumettisti ai grandi editori! Ebbene sì! A quanto pare alcuni grandi editori di fumetti esigono da sempre una percentuale del guadagno dei loro fumettisti e in cambio garantiscono loro una presenza costante e continuata sulle loro pubblicazioni. Nel suo P e r o B l o g Carlo Peroni accennava al fatto che queste mazzette (che hanno dovuto pagare anche autori del calibro di Jacovitti) erano richieste anche (ma non solo) dalle riviste a fumetti cattoliche, e in particolare citava il caso de Il Vittorioso, un settimanale distribuito in edicola e in parrocchia dal 1939 al 1970. Se volete leggere quello che Carlo Peroni ha scritto al riguardo cliccate qui. Ora: anche se il Vittorioso non c'è più da circa 40 anni c'è comunque un'associazione di nostalgici che si chiama Gli Amici del Vittorioso e alla quale Carlo Peroni aveva segnalato la questione delle mazzette, evitando di fare i nomi perchè avrebbe coinvolto "personaggi molto in vista in Vaticano". Caso, o sfiga, vuole che il presidente dell'associazione Amici del Vittorioso fosse proprio Stefano Gorla... Io non dico nulla, perchè non so nulla, ma lo scenario sembrerebbe abbastanza eloquente, anche perchè - perlomeno nel caso delle Edizioni San Paolo - ci sono dei precedenti illustri di persone silurate con provvedimenti punitivi. Nel 1998 venne addirittura licenziato in tronco Leonardo Zega, direttore di Famiglia Cristiana per sedici anni, per le sue prese di posizione poco ortodosse (tra cui una risposta piena di comprensione e solidarietà alla lettera di una donna lesbica che aveva scritto al settimanale cercando consiglio). Tutto questo per dire che, gira e rigira, nemmeno la stampa a fumetti italiana è libera ed indipendente come quella degli altri paesi, e forse non è proprio un caso se i fumetti con personaggi gay, in Italia, sono tanto rari. Per quel che vale, poi, volevo esprimere tutta la mia solidarietà a Carlo Peroni (di cui da piccolo ho letto sempre con piacere Gianconiglio e CIPSY). Dopotutto fare il disegnatore di fumetti gay puntando sulle donazioni dirette dei lettori non è poi un'idea così balorda, sapete? Per par condicio vi lascio con il disegno a base di diavoletti che ho appena preparato per i flayers una serata gay friendly a Napoli il prossimo week-end (per San Valentino). Se siete napoletani/campani magari fateci un pensierino (e se non venite dalla Campania l'ingresso è gratuito).

Ve lo metto anche senza la scritta che copre il pacco di uno dei diavoletti... Fatemi sapere che ne pensate! Ovviamente cliccandoci sopra potete vederlo più grande come sempre.
Baci e abbracci e attendo commenti.

sabato 7 febbraio 2009

LA NOTIZIA DI OGGI

Ciao a tutti e ciao a tutte, come state?
Oggi volevo segnalarvi una notizia curiosa che arriva dagli USA. Nel giorno dell'insediamento di Obama era uscito un numero dell'Uomo Ragno che ha visto proprio la partecipazione del nuovo presidente nel giorno del suo insediamento, e tutti i media del mondo ne hanno parlato abbondantemente. In realtà, però, un altro fumetto di portata notevole usciva lo stesso giorno: quello in cui moriva Batman! O meglio: quello in cui presumibilmente Batman è morto finchè non verrà fatto risorgere in qualche modo (come a suo tempo è avvenuto con Superman, e forse è per questo che adesso i media non sono più tanto propensi a strombazzare a destra e manca le morti dei supereroi). Come succede spesso in questi casi, però, le serie a fumetti dedicate al supereroe "deceduto" proseguono usando come protagonisti principali personaggi generalmente di contorno. E così sta succedendo anche per la testata DETECTIVE COMICS (quella su cui Batman comparve per la prima volta nel 1939 diventandone presto protagonista assoluto), che dal numero 854 avrà come titolare la nuova Batwoman... Che nonostante la sua breve vita editoriale (è comparsa solo da un paio d'anni) è già famosissima in quanto dichiaratamente lesbica. Una scelta di campo notevole quella di dedicare una delle testate più longeve e iconiche del fumetto americano a una supereroina lesbica, non credete anche voi? In attesa che qualcosa del genere accada anche in Italia (*SIGH*) vi posto alcune tavole delle avventure di Batwoman in anteprima.




venerdì 6 febbraio 2009

ANNIVERSARIO...

Ebbene sì, oggi era il mio compleanno, e vorrei ringraziare tutti quelli che hanno voluto farmi gli auguri, anche perchè inizio a sentirmi un po' vetusto e gli auguri mi possono servire :-) Devo dire la verità: oggi non è stata una gran giornata e per dirla tutta mi sono sentito un po' uggioso per tutta una serie di motivi che non starò qui ad elencarvi. Fortunatamente credo anche di avere delle potenzialità da esprimere e un futuro da conquistare e da rendere più gradevole del mio passato. Magari gli anni passati non torneranno più, ma non è detto che quelli che verranno non possano essere migliori. Quindi diciamo che da domani mi impegnerò a vivere al meglio le mie giornate post compleanno... Detto questo vi saluto e vi do appuntamento a domani. Baci e abbracci a tutti.

giovedì 5 febbraio 2009

Lettori...

Ciao a tutti e a tutte, in teoria oggi avrei dovuto parlare di tutt'altra cosa e avevo preparato tutt'altro genere di post. Solo che ho appena saputo che uno dei miei lettori è morto in un incidente con la moto sabato scorso. Simpatico, carino e vitale e adesso non c'è più. Sinceramente non me la sento di fare finta di niente e mettere un post qualsiasi come se niente fosse. Non lo conoscevo tanto perchè avevamo avuto modo di conoscerci solo via chat, però ne sono davvero dispiaciuto. Nessuno dovrebbe morire in questo modo nel fiore della gioventù, e soprattutto NON per un incidente in moto. Ricordo che siccome era di Messina lo avevo soprannominato "lo stretto di Messina" per fare una battuta cretina ogni volta che lo trovavo in chat, e adesso non lo potrò fare mai più. E' una sensazione strana e ammetto che non ero per nulla preparato a gestire una cosa del genere. Tantopiù che domani è il mio compleanno e questo dà al tutto una dimensione un po' strana. Adesso dei suoi amici mi hanno chiesto di cancellare il suo profilo da Robin Hoog e in questi giorni devo sentire il gestore del sito per capire come fare. Non voglio scadere nella retorica, ma visto che ai miei fumetti ci teneva cercherò di fare sempre meglio anche per onorare la sua memoria. Ovunque esso sia gli mando un forte abbraccio, esprimendo tutta la mia solidarietà a quelli che lo conoscevano meglio di me. Vorrei davvero che certe cose non accadessero mai. Alla prossima.

martedì 3 febbraio 2009

LA LETTERA DI OGGI

Ciao lettori e lettrici vicini/e e lontani/e, come state??? Generalmente non faccio dei post con le lettere che mi arrivano a distanza così ravvicinata, ma ne sono arrivate un paio a cui mi sento in dovere di dare una celere risposta, quindi eccomi qui. Comincio con una lettera che mi è stata rimandata 4 (!) volte da Davide, che evidentemente voleva una risposta subitissimo. Purtroppo in questi giorni sono stato abbastanza ingolfato e non ho potuto dargliela, quindi recupero ora.
Davide mi scrive una lettera con oggetto "S.O.S.", e mi dice:

"Caro mio "fumettista preferito" ti scrivo perchè sono molto ma molto
angosciato....pochi giorni fa ho scoperto un tuo bellissimo fumetto, rainbows,
sinceramente non riesco a credere come tu sia riuscito a combinare in un fumetto
tanta ironia e simpatia sei davvero bravo per non parlare dei tuoi disegni
ovviamente! Io mi diletto a disegnare diciamo che ci provo e me la cavicchio ma sono
ancora ben lontano da diventare bravo come te...Il motivo di questa e-mail è il
seguente: in pochi giorni ho letto tutte le strisce pubblicate delle avventure del
dolce "tigre" e dello svarionattissimo ma divertente tony... solo aimè arrivando
all'ultima ho scoperto che il fumetto non finiva e tantomeno continuava...con mio
grande disappunto ho inziato a cercare ovunque il "sequel" ma niente. Alla fine però
sono arrivato nel tuo blog tra l'altro molto carino, e ho scoperto che sei stato
male e che per alcuni motivi di natura monetaria non hai continuato a pubblicare e
creare strisce del mio amato fumetto. Questa notizia mi ha sconcertato e mi sono
chiesto come farò le prossime sere a non leggere almeno 100 strisce alla volta di
rainbows come ero orami abituato a fare.... per questo ti invio la mail...ti
supplico vai avanti fanne altre ti prego ho letto che rainbows è il fumetto meno
seguito dei tuoi ma solamente perchè a mio parere non è a sfondo completamente
erotico è questa è una cosa ingiusta perchè per esempio io lo preferisco è molto più
coinvolgente e divertente e poi tutti i personaggi a partire da Dick e Tony per
arrivare a tutti gli altri (riki mark charlie jeena alf la sorella di dick che
adesso non mi viene il nome ma è troppo una grande ecc...). Ancora una volta faccio
appello alla tua creatività non sono solo io ma sono anche i personaggi di rainbows
a chiedertelo falli continuare a vivere nelle tue storie (anche perchè immagino si
siano stufati di stare sotto gli escrementi dei mega pipistrelli! XD). Spero che
questa mail ti arrivi in qualche modo per qualche via traversa tra l'altro mi
piacerebbe anche conoscerti magari mi puoi dare qualche consiglio per i miei disegni
magari te ne faccio vedere qualcuno e mi dici che ne pensi!??! :) comunque per
adesso l'importante per me è che tu possa tornare a scrivere e disegnare le
bellissime avventure di rainbows. Fosse per me ti darei anche la metà della mia
paghetta mensile ma sono minorenne e non posso(e non so ) usare le cose per fare la
donazione... Ti basti sapere che con quel tuo fumetto sei riuscito a farmi
emozionare e immedesimare nei tuoi personaggi è questo è davvero importante e se è
successo questo per me chissà per quante altre persone...Spero in una tua risposta o
almeno in una imminente pubblicazione di nuove strisce :D (chiedo troppo?)Intanto ti
faccio ancora i migliori auguri per la tua carriera e i complimenti per la tua
bravura! Ti mando un abbracio."

Carissimo Davide, intanto ricambio l'abbraccio, dopodichè mi riprendo dalla commozione innescata dalle tue belle parole e passo a risponderti. Hai perfettamente ragione, e come ho già avuuto modo di rispondere ad altre lettere sono il primo a pensare che RAINBOWS deve proseguire e sicuramente proseguirà (anche se ovviamente non piazzerò 100 striscie in un colpo). L'idea è di farlo concludere, perlomeno nella forma attuale, con la striscia numero 600... Dopodichè sarebbe tutto da vedere, visto che anche io penso che un fumetto così abbia un potenziale notevole e meriterebbe un trattamento decisamente migliore di quello che gli ho riservato negli ultimi anni, ma è pur vero che mi piacerebbe ricevere un trattamento migliore rispetto a quello che mi hanno riservato i gestori di RAINBOWS negli ultimi anni (^___^). E' pur vero che ho più volte annunciato un ritorno del fumetto in pompa magna, che però a tutt'ora non c'è ancora stato, ma ti posso garantire che è solo una questione di tempo. Adesso mi sto rimettendo in moto su vari fronti e riprendere RAINBOWS sarà inevitabile. Continua a seguire questo blog e sicuramente avrai delle notizie al riguardo. A parte quello è stato molto bello leggere una lettera partecipata e sentita come la tua, perchè ho percepito chiaramente quanto ci tieni a RAINBOWS, e per me è molto importante sentire certe vibrazioni positive. Se nel frattempo vuoi inviarmi qualche disegno (magari con la tua interpretazione dei miei personaggi) mi farebbe molto piacere :-) Ovviamente questo vale anche per gli altri disegnatori o aspiranti tali, eh! E comunque stai tranquillo che non pretendo certo che consumi la tua paghetta per me... Anche perchè quando sarai cresciuto e avrai uno stipendio regolare potrai recuperare tutti gli arretrati... Dico bene??? (^__^). Scherzi a parte grazie ancora e abbi ancora un po' di pazienza.

Il discorso paghetta, però, mi permette di inserire anche la risposta ad un'altra lettera che mi è arrivata in questi giorni. Me la scrive Alex dalla Liguria e mi dice:

"BUONA SERA VALERIO
STO NOTANDO SOLO ORA CHE ORMAI MANCANO SOLO 2 DISEGNI ALLA FINE DELLA SECONDA PARTE
DI ROBIN...E POI...MI RICORDO DI AVER LETTO CHE DOPO IL SITO AVREBBE SUBIODELL
PICCOLE MODIFICHE,MA X QUANTO TEMPO NN SAPREMO + COSA SUCCEDE NELLA FORESTA E SE
MAGARI LITTLE JUMP E IL ROSSO LI BECCANO E SI UNISCONO A ROBIN E COMPANY E I GEMELLI
CHE FINO HNNO FATTO,TRA UNA SETTIMANA VOLEVO FARE UN'ALTRA DONAZIONE MAGARI
QUALCOSINA IN PIU MA SE DEVO ASPETTERE X VEDERE COME EVOLVE IL SITO ASPETTO ANCHE X
A DONAZIONE E SEMMAI NE FACCIO UNA PIU ALTA UNA VOLTA CHE GLI AGGIRNAMENTI SARANNO +
A REGIME..UN BACIO IN ATTESA DI VEDERE CHE NE SARA DI ROBIN E DI TROY
UN ABBRACCIO BY ALEX DALLA LIGURIA"

Ciao Alex! :-) Io però mi chiamo Valeriano e NON Valerio... E' già abbastanza frustrante trovare le targhette agli autogrill che si fermano a Valerio, quindi ci tengo a riaffermare che il mio nome è V A L E R I A N O... E se può aiutarvi a ricordarlo pensate che io finisco sempre in ANO :-) AH! AH! AH! Sono proprio un autore di comics :-) Aemh... E dopo questo sbotto di salace umorismo vado a rispondere alle tue perpplessità. Essendo tu un acuto osservatore sicuramente ti stai riferendo al fatto che le vignette in italiano fino a ieri erano indicizzate fino alla numero 315. Se però tu fossi andato sull'indice inglese avresti visto ch l'indice da riempire arrivava alla striscia 500. Spiego l'arcano: questa lunga introduzione a Robin Hoog finirà intorno alla striscia 500, sia in italiano che inglese, ma il sito attuale di Robin Hoog - teoricamente - è ancora in costruzione perchè il gestore in questi mesi è stato subissato dagli impegni relativi al lancio del suo nuovo portale Zubidu (magari andate a darci un'occhiata così lo fate contento e magari rimette mano a Robin Hoog con più gioia ^__^). Comunque ha già indicizzato le striscie italiane fino alla 330, e pian piano indicizzerà fino alla 500. Quindi stai tranquillo che il fumetto prosegue (e che Little Jump e Wild Scarlet in effetti si faranno vivi con Robin Hoog, ma non nel senso che pensi tu! Non sono così banale! ^__^) e se nelle ultime settimane è stato irregolare il motivo è relativo semplicemente al fatto che ho passato l'influenza (ma forse avrai notato anche tu che sto cercando di recuperare gli aggiornamenti persi è che il fumetto è ripreso a tutti gli effetti). Quindi se vorrai ripetere la tua donazione lo farai per un buon motivo. Comunque, a proposito di donazioni, vi informo che quelle di gennaio sono state in tutto 56, e che diverse persone si sono anche portate avanti (GRAZIE!). Forse le donazioni non saranno tantissime, ma considerando che a quanto mi risulta è la prima volta che si sperimenta una cosa del genere non è nemmeno un brutto inizio. Ovviamente vi invito a continuare con il vostro apporto, anche perchè - vi ripeto - al momento è l'unica forma di introito che mi deriva da Robin Hoog ed è l'unica forma di sostegno che gli permette di andare avanti. Da parte mia mi impegnerò per renderlo sempre accattivante e per motivare il vostro sostegno, però - per favore - non sottovalutate l'importanza delle vostre donazioni e della vostra partecipazione.
E, a proposito di partecipazione, oggi vi lascio con un'altra foto che mi ha spedito un lettore, nella fattispecie il simpatico Danilo... Prendete esempio ragazzi! Mandatemi le vostre foto e fate vedere chi siete e che ci siete! (^__^) Ciao a tutti e alla prossima!

domenica 1 febbraio 2009

COSE DELL'ALTRO MONDO

Buongiorno a tutti e a tutte, come state???
Visto che sono tornato in salute e che ho ripreso un po' di ritmo da oggi conto anche di riprendere in mano le redini di questo blog in maniera regolare, siete contenti??? In realtà negli ultimi giorni sono stato fagocitato anche da alcuni impegni imprevisti che mi sono capitati fra capo e collo, ma ora sono qui, quindi ricominciate pure a frequentare con regolarità questo blog (e i miei fumetti). In ogni caso riprendo facendo un po' di informazione sul mondo del fumetto gay e aggiornandovi un po' su quello che succede nel resto del mondo al riguardo, con il mio piglio pungente che tanto vi piace (^__^). Ordunque: partiamo da un dato di fatto, ovvero che negli USA opera un'associazione gay che porta avanti la causa omosessuale in maniera decisamente lodevole. Si chiama GLAAD - Gay & Lesbian Alliance Against Defamation e per farla molto breve premia chi dà una rappresentazione corretta e inclusiva della comunità omosessuale attraverso i mass media (cinema, televisione, letteratura, fumetti, ecc), mentre critica (e nel caso boicotta) chi non lo fa. A questo punto potrei scrivere un intero post su quanto le associazioni italiane avrebbero da imparare al riguardo, ma visto che non è questo lo scopo di questo post mi tratterrò. In questa sede mi limito a dirvi che ogni anno questa associazione indice un premio diviso per categorie, una specie di mini cerimonia degli Oscar (divisa fra New York, Los Angeles e San Francisco), alla quale hanno sempre partecipato con entusiasmo anche una gran quantità di celebrities hollywodiane (cinematografiche e televisive). Anche quest'anno la GLAAD ha una sezione del suo ambito premio dedicata ai fumetti (americani) che nello scorso anno si sono distinti per la loro rappresentazione della comunità GLBTQ. Siccome dubito che in Italia qualcun altro ve ne parlerà mi sentivo in dovere di farvi conoscere i candidati in lizza.

CANDIDATO 1: The Alcoholic di Jonathan Ames (DC Comics).
E' una graphic novel che offre uno spaccato sulla vita di uno scrittore tremendamente romantico nonostante le brutture che gli riserva la vita. Il protagonista, ricalcato sulla figura dello stesso autore, vive la sua sessualità in maniera decisamente elastica, ma non per questo superficiale.

CANDIDATO 2: Buffy the Vampire Slayer di Drew Goddard, Jeph Loeb e Joss Whedon (Dark Horse Comics).
Ebbene sì: c'è una serie a fumetti di Buffy che sta proseguendo da dove la serie televisiva si è interrotta, ed è supervisionata da Joss Whedon stesso. In questa serie Buffy si è aperta alle sue prime esperienze lesbiche... Ma siccome questa serie verrà tradotta anche in Italia, e siccome suppongo che qui ci siano anche dei fans di Buffy, non sperate che vi dica chi è la ragazza con cui Buffy ha ampliato i suoi orizzonti.

CANDIDATO 3:
Final Crisis: Revelations di Greg Rucka (DC Comics).
In alcuni numeri di questa serie (che si inserisce nel mega evento DC dell'anno, ovvero Final Crisis), ricompare la detective lesbica Renée Montoya, ex ragazza dell'attuale Batwoman (che potrebbe diventare a breve la prima supereroina lesbica a cui verrà dedicata una serie regolare), che fa il punto sul suo passato eterosessuale e sulla sua nuova vita.

CANDIDATO 4: Secret Six di Gail Simone (DC Comics).
I Secret Six sono un gruppo di supercriminali mercenari, che comunque operano secondo una sorta di contorto codice deontologico, e ne fa parte anche la coppia lesbica formata da Scandal e Knockout.

CANDIDATO 5: Young Avengers Presents by Ed Brubaker, Brian Reed, Roberto Aguirre-Sacasa (unico sceneggiatore gay dichiarato della serie), Paul Cornell, Kevin Grevioux e Matt Fraction (Marvel Comics).
Questa miniserie è stata dedicata al gruppo di supereroi adolescenti di cui fanno parte anche Wikkan e Hulkling, la prima coppia di supereroi gay adolescenti mai proposta in un fumetto mainstream.

Qualche considerazione a margine: tanto per cambiare i personaggi lesbici battono (perlomeno numericamente) quelli gay in gara. Questo anche perchè nei fumetti mainstream americani le lesbiche sono obbiettivamente meno difficili da gestire e sono sempre comparse con più facilità. Altra cosa da considerare è che in questo elenco non figurano fumetti propriamente a tema gay: ovviamente questo succede perchè il premio si rivolge alle rappresentazioni della comunità GLBT al di fuori dei contesti "protetti". Terza cosa da notare è che praticamente tutti sono fumetti a base di supereroi, segno evidente che il fumetto americano usa ancora la metafora dei supereroi per rappresentare la propria società e i suoi ideali...E il fatto che in questo mondo, in un certo senso così iconico, facciano la loro comparsa diversi personaggi omosessuali è sicuramente significativo. Intendiamoci: non è che la situazione degli omosessuali nei comics americani sia idilliaca e/o che siano presentati in maniera eccessivamente positiva (e magari di questo ne riparlerò più avanti), tuttavia sono rappresentati in buon numero ed è possibile anche scegliere quale è stato rappresentato meglio. Ovviamente questo in Italia non si potrebbe fare, un po' perchè i fumetti prodotti in Italia si rivolgono fondamentalmente ai bambini e un po' perchè quelli che NON si rivolgono ai bambini (i cosiddetti fumetti popolari alla Bonelli e poco altro), manifestano una filosofia abbastanza vetusta su tutto quello che riguarda l'omosessualità. Se pure compaiono personaggi omosessuali lo fanno in maniera molto velata, confusa e saltuaria, oppure affrontando situazioni inerenti alla loro condizione nello spazio di poche vignette. Certo ci sono anche i fumetti della Kappa che arrivano in fumetteria e libreria, ma definirli mass media al pari dei fumetti che arrivano in edicola è un po' eccessivo. Che dire? In effetti c'è ben poco da dire, visto che all'orizzonte non si profilano novità in questo senso. D'altra parte sperare non costa nulla. Nel frattempo si accettano scommesse: quale fumetto vincerà il premio GLAAD quest'anno?