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lunedì 29 settembre 2008

LA SEGNALAZIONE DI OGGI

Ciao a tutti e a tutte... Allora... In teoria quella di oggi dovrebbe essere una bella notizia, ma se devo essere sincero non so esattamente come inquadrarla. Partiamo dall'inizio: il nostro prode Awakening mi ha segnalato il MySpace di Giancarlo Giovine, promettente artista che non conosco di persona, ma di cui ammiro i lavori da quando era comparso di straforo su Happy Boys 2. Il suddetto link l'ho inserito nell'apposito elenco qui a fianco. Poi mi ha segnalato che Giancarlo Giovine disegna anche i FLYERS (un modo elegante per dire "volantini") promozionali di un nuovo locale di Milano che si chiama BOTOX, e che a sua volta ha una pagina su MySpace. Al che mi son detto: finalmente anche in Italia gli artisti vengono contattati per fare i flyers dei locali gay come in TUTTI gli altri paesi civili! Speriamo davvero che questo sia solo l'inizio di un nuovo trend. I flyers di Giancarlo Giovine, comunque, sono davvero carini. Ve li posto qui di seguito...





Il locale in questione sarebbe un matinèe, cioè un locale che apre alle 5,30 di mattino e prolunga il divertimento della nottata precedente fino alla tarda mattinata del giorno successivo. E fin lì non c'è niente di male... Anche se ammetto che qualche dubbio sui metodi a cui i clienti potrebbero ricorrere per stare sempre arzilli, belli e pimpanti ce l'avrei... Ma non è questo il punto. Ci sono due cose che - lo ammetto - in tutta questa cosa mi lasciano perplesso. Se andate sul MySpace del locale potete vedere che A) la collocazione del locale è segreta e viene comunicata solo previo chiamata telefonica (!) e B) nella lista degli amici ci sono un mucchio di porn performers di fama internazionale... BOH! Non che in questo ci sia niente di male... Però messa giù così mi sa tanto di un locale per carbonari e in un paese come il nostro, con tutti i suoi problemi, mi sembra una specie di passo indietro. In che modo, poi, possano essere coinvolti attori come Francois Sagat e Francesco D'Macho in tutto ciò non saprei proprio dirlo... Boh! Magari semplicemente si sono segnati perchè conoscono chi ha messo in piedi il locale. Però in tutto ciò c'è qualcosa di misterioso, anche se forse non essendo io un gran frequentatore di locali potrei aver frainteso tutto e magari tutti i locali di quel tipo hanno una collocazione segreta perchè va di moda così (anche se mi sembra abbastanza inverosimile). Se qualcuno se ne intende più di me in questo genere di cose potrebbe aiutarmi a schiarirmi le idee?

domenica 28 settembre 2008

LA CURIOSITA' DI OGGI

Ciao a tutti e a tutte. Come state? In attesa che da ottobre i miei fumetti riprendano come si deve (stavolta dovrebbe essere proprio la volta buona, ma visto l'andazzo degli ultimi tempi forse è meglio se incrociate tutto quello che potete incrociare!), oggi volevo fare una piccola segnalazione. Ieri passando nell'edicola sotto casa mi sono imbattuto in un DVD dedicato alla serie animata di Zorro realizzata nel 1981 dagli studi Filmation (che, per la prima e unica volta, affidarono l'animazione di una serie ai giapponesi della Tokyo Movie Shinsha). Sapete tutti chi è Zorro, vero? Il giustiziere, nato in una serie di romanzi pulp nel 1919, che nella California di inizio 800 lottava contro le ingiuste vessazioni del governo spagnolo di Los Angeles e dintorni, celandosi sotto le mentite spoglie dello sciapo e oziosissimo Don Diego de la Vega... Ancora negli anni 70 era una figura famosissima (grazie anche alle continue repliche di una serie di telefilm realizzati dalla Disney negli anni 60) e a Carnevale era una maschera gettonatissima fra i bambini, o meglio: fra i loro genitori (anche io ero stato conciato da Zorro almeno due volte, nonostante quella mascherina mi desse solo un gran fastidio). Comunque, tornando a bomba... Dicevo che mi sono imbattuto in questo DVD e me lo sono comprato (e probabilmente comprerò anche gli altri che raccoglieranno l'intera serie). Non è un caposaldo dell'animazione, ma a guardarla con attenzione... Beh... Probabilmente si presta riletture interessanti. Infatti, e questo dettaglio mi aveva lasciato perplesso anche quando ero bambino, in questa serie Zorro non è solo. Intendiamoci: anche nei romanzi non era solo, visto che poteva contare sull'aiuto del fido Bernardo, il servitore muto (ma non sordo), che era il suo braccio destro. Bernardo è stato poi reinterpretato in vari modi nei film e nei telefilm su Zorro (ora come un signore anziano o un uomo maturo, ora come un ragazzo, ora come un adolescente o addirittura un bambino...), tuttavia nella versione animata Filmation non c'è nessun Bernardo, perchè l'assistente di Zorro è il fichissimo Miguel (che non è muto e si batte bene quasi quanto lo stesso Zorro, affiancandolo nelle sue missioni). Ora: sarò malizioso, ma il rapporto Don Diego/Miguel, in questa serie, si presta ad interpretazioni di vario tipo, soprattutto considerando che Don Diego non si pone in maniera poi così tanto virile. Ad esempio : nell'immagine che vi posto qui, in cui i due compaiono ritratti in una tipica scena della loro quotidianità cosa vi comunicano? Prego notare che sono pettinati anche allo stesso modo... Inoltre durante la serie sono gli unici due personaggi che condividono il segreto di Zorro, scambiandosi in continuazione lunghe occhiate e sorrisi a dir poco complici. Il fatto che poi i due si mascherino per combattere le ingiustizie insieme, dando sfogo a una natura che durante la vita di tutti i giorni devono reprimere per non dare nell'occhio... Non so... Secondo me ci sono dei sottointesi che forse non erano poi così involontari. E il fatto che la storia sia ambientata a Los Angeles (che sarebbe diventata una delle città più gay-friendly del mondo) potrebbe aver influito a livello più o meno inconscio sugli sceneggiatori. Chissà... O forse volevano adeguarsi allo stereotipo del supereroe dotato di una spalla che è una sua versione più modesta... Forse... Il punto è che la funzione delle spalle è quella di offrire uno scambio di battute col protagonista, mentre Miguel - pur non essendo muto - in questa serie è di certo il personaggio più taciturno, che sembra messo lì giusto perchè Zorro ci tiene a tenerselo vicino. Ribadisco: sarò malizioso, ma anche quando ero piccolo questo Miguel mi sapeva tanto di mantenuto... Anche perchè Zorro se la cavava sempre benissimo anche senza il suo aiuto. Forse che questa versione animata di Zorro debba essere considerata ufficialmente gay-friendly? Chissà... Personalmente trovo che Zorro sia un personaggio con un potenziale omoerotico notevole (anche perchè - lo ammetto - la tipologia latino americana non mi lascia proprio indifferente), e prima o poi mi piacerebbe farne una mia versione in stile Robin Hoog... Magari ispirata soprattutto a quella della Filmation, col fedele Miguel che splicita la sua devozione a Don Diego... Olè!

sabato 27 settembre 2008

Conoscere insieme...

Ciao a tutti e ciao a tutte. Nel post di oggi trovate un altro articolo che o scritto per la rivista BLUE e che riguarda il mondo del pulp. Ovviamente per leggerlo dovete ingrandire le immagini cliccandoci sopra. Spero possiate trovarlo interessante (^__^).




venerdì 26 settembre 2008

LA LETTERA DI OGGI

Ciao a tutti e a tutte :-) Purtroppo, come mi era già capitato in passato, di fronte a una vasta platea ho finito per impappinarmi... Dovevo introdurre il documentario Improvvisamente l'inverno scorso al Festival del Diritto di Piacenza e mi sono inceppato più volte facendo una marea di papere... Un po' è dipeso dal fatto che poco prima ci sono stati diversi imprevisti che mi hanno reso molto nervoso, ma mediamente quando devo parlare pubblicamente in questa città succede sempre così. Di fronte alle telecamere non mi succede, ma di fronte alle platee sì. Credo che questo dipenda anche dal fatto che a livello inconscio mi mette a disagio il fatto di parlare in qualità di presidente arcigay, e non ho la minima idea di cosa si aspetta la gente che ho di fronte o di come può interpretare quello che dico. Inoltre sapere che si tratta della mia città mi mette un'ansia supplementare che in altre città non avrei. Poi c'è un'altro problema: di fronte alle platee gay o gay friendly so sempre cosa dire, che battute fare, ecc. Se poi vado su canali televisivi che hanno un vasto bacino sto abbastanza tranquillo perchè so che dall'altra parte delle telecamere qualcuno che afferra il mio discorso c'è sempre. Di fronte un pubblico che non ho idea di come inquadrare nell'insieme, vado in crisi. Se casualmente qualcuno di voi che passate da queste parti era presente gli chiedo scusa se l'ho un po' deluso, e lo invito fin d'ora a testarmi in altre situazioni pubbliche che mi mettono meno a disagio... Chessò, un bel seminario sui fumetti erotici gay (^__^). Scommettiamo che in quel caso andrei filato come una locomotiva? A questo proposito, però, c'è da dire che era presente un bravissimo giurista gay dichiarato, Francesco Bilotta (lui si che sapeva incantare quando parlava!), che - per puro caso - ho scoperto di avere aiutato grazie ai miei fumetti. Quando ha saputo chi ero mi ha confidato che ha inziato a convivere serenamente con la sua natura anche leggendo i miei fumetti, e considerando che adesso è uno dei più brillanti giuristi italiani che si battono per la causa gay... Beh... Diciamo che la cosa mi ha inorgoglito molto e ha compensato almeno in parte le papere che ho fatto nel corso della serata... Anche se - conoscendomi - so già che il pensiero delle papere di ieri mi perseguiterà moooooooooooolto a lungo, è bellissimo sapere che i miei fumetti sono indirettamente responsabili della formazione di persone così in gamba (^___^). Detto questo volevo recuperare ora una domanda che mi era arrivata qualche tempo fa. Massimo mi ha chiesto:

"Ciao, ti volevo chiedere se parteciperai al Lucca Comics di quest'anno. Ciao ciao Max"

Carissimo e sintetico Max, tu mi sollevi una cosa che tutti gli anni mi coglie impreparato anche se so perfettamente quando arriva e quanto è importante: la Fiera del Fumetto di Lucca, alla quale come visitatore non manco mai da almeno sette anni. Come potrei stare senza? Generalmente faccio base nello stand di Coniglio Editore, dove lascio il mio zainetto, e poi giro e rigiro per la città in preda a un perenne rilascio endorfine e altre sostanze euforizzanti. Se mi chiedi se quest'anno parteciperò in qualità di espositore la risposta è no: come forse avrai notato anche tu non è stato un anno particolarmente produttivo dal punto di vista dei miei fumetti, per tutta una serie di motivi, e oltretutto non avrei i finanziamenti e le energie necessarie per promuovermi granchè... Anche se GIURO che mi piacerebbe un casino avere uno spazietto dove promuovere il mio materiale (e magari non solo quello). In teoria quest'anno avrebbe dovuto essere presente l'editore Il Dito e La Luna per promuovere in qualche modo la versione italiana di FALLEN ANGELS... Ma un po' perchè è l'unico fumetto che ha in catalogo e un po' perchè per vari motivi l'idea è partita in ritardo non so fino a che punto l'idea dovrebbe concretizzarsi e fino a che punto potrei magari inseririmi in quell'iniziativa. Adesso ho tanti progetti in ballo e forse per l'anno prossimo qualcosa in questo senso potrei fare. Nel frattempo però a Lucca conto di esserci e magari potrei anche darvi appuntamento allo stand di Coniglio Editore :-) Anche se in effetti quest'anno sto avendo degli imprevisti logistici. Nel senso che quest'anno avrei dovuto organizzare il viaggio assieme all'attuale gestore di RAINBOWS (che è anche l'organizzatore della fiera Fullcomics ), che doveva preoccuparsi del pernottamento, ecc... Ma all'ultimo momento mi ha detto che probabilmente quest'anno la sua presenza salterà, così io non ho fatto in tempo a prenotare nulla e a dire la verità nemmeno ho calcolato di mettere da parte i soldini per l'albergo (visto che avrebbe dovuto pagare l'azienda). Ammetto che allo stato attuale non so ancora come gestire la cosa. Certo, se qualcuno... Chessò, magari qualcuno che sta a Lucca o Pisa... Avesse qualche suggerimento... Chessò... Si sentisse ispirato dalla proverbiale ospitalità toscana e decidesse... Ma è un'ipotesi, eh! Di darmi una mano... Potrei ripagarlo con qualche bell'acquarello originale con dedica :-) Cari lettori lucchesi/pisani di buon cuore... Se ci siete battete un colpo! Tra l'altro a Lucca di quest'anno sarà ospite uno dei miei disegnatori preferiti: Steve Rude. Non è una gran bellezza, lo ammetto, ma ha uno stile vintage che mi piace tantissimo. Oltretutto lo ammiro perchè ha dedicato quattro anni alla realizzazione di un cartone animato promozionale del suo personaggio NEXUS. Disegno dopo disegno ha dato forma al filmato che vi posto qui di seguito...


Se qualcuno di voi, magari sulla trentina come me, lo trovasse vagamente familiare, lo informo che non ha preso un abbaglio, visto che Steve Rude è un grande ammiratore dei supereroi ideati dal fumettista Alex Toth per gli Studios Hanna-Barbera alla fine degli anni 60, e in particolare di Space Ghost.

E dopo questo piccolo tuffo nel passato per oggi concludo informandovi che è davvero questione di pochissimo per il ritorno di Robin Hoog (per la gioia di tutti i futuri brillanti giuristi gay ^___^).
Ciao a tutti e, scusate la cafoneria, se volete darmi una mano con Lucca Comics and Games 2008 non formalizzatevi (^__^)...

giovedì 25 settembre 2008

LA SEGNALAZIONE DI OGGI

Ciao a tutti e a tutte! Oggi sono un po' agitato perchè dovrò presentare il documentario "Improvvisamente l'Inverno Scorso" al festival del diritto della mia città... Spero tanto di non impappinarmi e di fare tutto a puntino. Nel frattempo, per la serie "il masochismo non è un'opinione", oggi volevo parlarvi del modo straordinario e capillare con cui verrà promosso il fumetto a tematica gay nei prossimi giorni. Ovviamente non in Italia, ma in California. A quanto sembra il prossimo week-end sarà un'ottima occasione per verificare come e quanto è possibile promuovere i fumetti gay laddove si possono inserire in un ambiente culturalmente aperto e in una realtà dove la comunità gay ha fatto della conquista dei suoi spazi una questione di principio. Partiamo dalla Yaoi-Con 2008 che si terrà a San Francisco e che è il maggiore evento della West Coast dedicato al mondo dei manga omoerotici per ragazze (e non solo) e a tutto quello che ci gira intorno. Diciamo che di tutte le iniziative che sto andando a elencare questa è quella che più si avvicina a quelle che si vedono in Italia, anche se da noi non si è mai vista una fiera INTERAMENTE dedicata ai manga yaoi (con tanto di illustri autrici venute dal Giappone per l'occasione). Altra differenza è che nella suddetta fiera non mancano cosplayer abbastanza espliciti anche fra i maschi biologici, con tanto di baci in pubblico (neanche tanto simulati)...D'altra parte siamo a San Francisco. Comunque per darvi un'idea ho trovato questo video che si riferisce all'ultima edizione della fiera...

Online Videos by Veoh.com

Online Videos by Veoh.com
Passiamo ora al secondo evento che voglio segnalarvi: il settimo West Hollywood Book Fair, cioè una delle più grandi fiere del libro nella zona di Los Angeles, che si tiene in una delle città con la più alta concentrazione gay della nazione americana. E vi pare che durante una simile occasione i fumetti gay possano essere trascurati? Ovviamente no! E infatti non solo l'associazione PRISM COMICS sarà presente col suo stand (dove si alterneranno vari artisti a dedicare autografi e disegni ai loro fans), ma si terrà anche una signora conferenza dal titolo "La crescita delle Graphic Novel gay", con la partecipazione di una buona quantità di autori ed esperti. Prego notare che si terrà nei padiglioni espressamente dedicati all'editoria GLBT. Fra le altre cose questa fiera ha un manifesto delizioso quest'anno, non trovate?
E chiudo questa breve rassegna col dessert, ovvero con un'iniziativa che non potrà trovare paralleli nel nostro paese per i prossimi quarant'anni almeno: i fumetti gay porno-underground che verranno presentati alla Folsom Street Fair. Partiamo dall'inizio: per motivi storici complessi che non vi snocciolerò certo adesso, negli Stati Uniti il sesso gay non è vissuto solo come una questione personale, ma anche come una questione culturale e di affermazione identitaria. Per questo laggiù appartenere alla cosiddetta cultura gay leather non vuole dire solo mettersi cinghie di cuoio prima di andare in un locale a tema, ma promuovere e valorizzare pubblicamente i suoi aspetti, i suoi ideali e i suoi valori - anche quelli più disinibiti e audaci - nella vita di tutti i giorni. Per questo, tra le altre cose, a San Francisco si tiene una settimana "leather", che raggiunge il culmine nell'ultimo week-end di settembre, quando la Folsom Street viene transennata e diventa la sede di una sorta di mega fiera leather dove la libertà sessuale viene celebrata pubblicamente. L'idea è partita dalla comunità gay, ma pian piano ha coinvolto sempre di più anche il pubblico etero. Difficile dire in poche righe cosa succede nella fiera di Folsom Street, dove - che ci crediate o meno - la gente può ritrovarsi circondata nello stesso momento da muscolosi maschioni che fanno sesso in pubblico (in pieno giorno!) ed eventi culturali di una certa portata. Tra le altre cose è una delle poche occasioni per valorizzare pubblicamente l'arte erotica, e proprio in questo senso che il guru del fumetto porno-underground gay, Justin Hall, presenterà al grande pubblico l'antologia che produce da qualche anno assieme alla sua squadra di collaboratori. Justin Hall è questo baldo ragazzone...
E, per gli interessati, qui di seguito posto le copertine che ha realizzato per la sua antologia. Come potete intuire raccolgono materiale con uno stile molto indipendente e "underground", appunto. D'altra parte penso che in una realtà in cui è possibile sviluppare una dialettica sul fumetto porno gay sia naturale che si sviluppino anche correnti "alternative" a quelle più commerciali.



Che dire? Paese che vai week-end che trovi... Certo è che quando parlo di certe cose mi sembra davvero di scrivere fantascienza... Per fortuna quello che dico è tutto provato, altrimenti temo che mi farei la reputazione del contafrottole.
Ciao e a presto!

mercoledì 24 settembre 2008

LA RIFLESSIONE DI OGGI

Ciao a tutti e a tutte :-) Oggi prima di tutto vorrei segnalare che sul blog di Blue è stato pubblicato il mio primo articolo in pdf (quello sull'omosessualità nelle isole del Pacifico), con tanto di commentario del prode Maccox che gestisce il suddetto blog. Tra l'altro sostiene che Robin Hoog ha, cito testualmente, "un potenziale erotico pazzesco". Nessuno me l'aveva mai detto e lo ringrazio pubblicamente per il complimento. Comunque, partendo proprio da Robin Hoog oggi volevo prendere spunto per parlare di un fenomeno che sembra prendere sempre più piede, ovvero i fumetti di genere gay erotic fantasy. Terre incantate, a volte barbariche e a volte medioevaleggianti, incantesimi e mostri, personaggi dal fascino agreste e spesso con un umore solare e ottimista... Fumetti che al di là dell'aspetto formale che si richiama a Conan il barbaro piuttosto che a Il Signore degli Anelli o a Dungeons & Dragons, propongono un erotismo lontano anni luce da quello cupo, buio e morbosetto che ha accompagnato per decenni il genere. Un filone in cui mi è venuto spontaneo di inserirmi con Robin Hoog e Troy. Secondo voi tutto questo cosa può voler dire? Personalmente credo che i motivi siano fondamentalmente tre (almeno parlo per me). Il primo è che il background culturale degli autori che adesso sono intorno alla trentina è diverso da quello dei loro predecessori ed è molto più influenzato dalla cultura pop di fumetti, videogiochi, romanzi, animazione, ecc... E molto più marginalmente dagli stereotipi gay. Il secondo è che l'omosessualità è vissuta sempre di più come un diritto da manifestare che come una libertà condizionata (anche se in effetti in Italia questa evoluzione procede molto più lentamente che altrove), e quindi i gay in generale hanno imparato ad avere anche dei sogni e delle fantasie in tinta con la loro identità. Non che prima le fantasie erotiche mancassero, ma erano pesantemente condizionate da quelli che erano i contesti, gli stereotipi e le icone prettamente gay, come se il processo creativo dovesse sottostare a una specie di circolo chiuso... Cosa in cui io non ho mai creduto. Il terzo motivo, poi, è che in una realtà alternativa e fantastica è ancora possibile parlare di sesso senza lo spauracchio del virus HIV e raffigurare un mondo disancorato dal nostro, un mondo ideale in cui sensualità e sessualità non devono cozzare pesantemente con i tabù dellasocietà che ci circonda. Voi cosa ne pensate? In attesa dei vostri commenti vi lascio con la presentazione di due serie gay erotic fantasy appena iniziate e pubblicate dalla Class Comics di Patrick Fillion (e in francia dalla H&O éditions). Come sempre accade in questi casi l'idea che vengano tradotti in Italia è un po' remota... Ma la speranza non muore mai!



Ecco qui la presentazione di Zahn figlio dell'inverno...



E la presentazione de Il fratello dei draghi...



Bellini, vero?

lunedì 22 settembre 2008

LA LETTERA DI OGGI

Ciao a tutti e a tutte... Scusate il silenzio, ma è stato un week end un po' impegnativo. Per colmare almeno in parte la mancanza di post degli ultimi due giorni oggi vi voglio dare una bella notizia: ho passato la mattinata di ieri ad imparare ad aggiornare da solo Robin Hoog. Questo vuol dire che a partire dai prossimi giorni, quando cioè andrà on line il nuovo sito effettivo, tutti i problemi di ritardo della serie verranno perlomeno dimezzati (^___^). Incrociando le dita delle mani e dei piedi passo ora a rispondere a una lettera che mi scrive molto garbatamente Emanuele da Cuneo:

"Salve Valeriano,
sono un tuo fan, dai tempi di Rainbows, con cui sono cresciuto trovando
probabilmente per la prima volta una visione del mondo e dell'essere gay che
condividevo.
Già solo per questo, per essermi stato accanto in anni bui, ti meriteresti
premi ben al di là del successo tipografico.
Ma proprio a questo proposito volevo farti una domanda:
visto che sei bravissimo, brillante, e originale, perché non provi a fare
qualche albo e pubblicartelo da solo tramite servizi come Lulu.com?
Non saranno eccezionali come qualità, ma credo che contribuirebbero a creare
quella nicchia di mercato che tanto auspichi. Senza contare che darebbe la
possibilità di sostenerti facilmente non solo a chi come me ti conosce, ma a
chiunque passi per caso su un sito che parla anche solo di te.
Hai idea di quello di cui sto parlando, oppure faccio discorsi senza senso?

Scusandomi per il disturbo,

Emanuele
Cuneo"

Ovviamente non c'è nessun disturbo... E se questo fosse disturbo vorrei essere disturbato più spesso :-)Intanto ti ringrazio tanto per le belle parole, anche perchè sono esattamente le belle parole che aspiro a sentirmi dire riguardo a quello che faccio, e anche perchè dimostrano che con più di qualcuno sono riuscito a centrare esattamente l'obbiettivo che avevo in mente. Riguardo a LULU ammetto che ci ho pensato spesso anche io (tant'è che mi sono iscritto da un paio d'anni proprio per questo scopo). Riassumo brevemente come funziona per chi non lo sapesse:

1)Un autore produce qualcosa da stampare (libro fotografico, fumetto, saggio, romanzo o altro).
2) Si iscrive sul sito www.lulu.com e carica la sua opera sul suddetto sito.
3) Chi è interessato ad averne una copia si iscrive su LULU e ne richiede una copia, che viene stampata appositamente per lui dopo che ha inviato il pagamento.
4) Il guadagno viene ripartito fra LULU e l'autore, mentre la copia viene spedita all'aquirente.

Detto così ammetto che suona perfetto sotto tutti i punti di vista, e in parte sicuramente lo è. Per dirla tutta io ho l'intenzione di ricorrere a LULU. Se non che non ho la minima idea di come farla funzionare al meglio. Nel senso: il mio pubblico fa aquisti online? Quanti hanno problemi a farsi spedire un pacchettino a casa? Non vorrei incorrere in un errore di presunzione. Oltretutto per permettermi di fare un prezzo abbordabile dovrei pubblicare fumetti in bianco e nero e anche lì non so se influirebbe o meno... Dovrei forse fare un fumetto in inglese per andare un po' più sul sicuro? Devo essere sincero: finora su questo versante mi ero molto trattenuto perchè volevo aspettare che i tempi maturassero. Sono passati sette anni da quando mi sono affacciato nel mondo del fumetto e, mi spiace un po' dirlo, ma i tempi non sono poi così maturati. Non se, anche a seguito delle mie recenti aste su eBay, tante persone hanno commentato dicendo che avrebbero partecipato alle suddette aste SE fossero abitati da soli. Come dire che in Italia il mercato gay non si sviluppa ANCHE perchè la maggior parte dei gay si appoggiano (sotto vari aspetti) alla famiglia di origine (anche per quel che riguarda la ricezione della posta). A tutti i lettori che mi seguono e che hanno questi problemi, però, suggerisco di fare una cosa banale, ma neanche tanto: andate nel vostro ufficio postale più vicino e apritevi una casella postale. Costa poche decine di euro all'anno e avrete la certezza che nessun genitore impiccione frugherà nella vostra posta (a meno che non arrivi via corriere espresso, ma quella è un'altra storia). Io, che PURTROPPO in questo momento sono costretto a vivere in famiglia me la sono fatta ed è straordinariamente comoda. Cari lettori e lettrici, se avete idee o suggerimenti fatemi sapere, fermo restando che i fumetti su LULU sono intenzionato a a venderli comunque (non appena mi sarà venuta un'idea che mi convince abbastanza e non appena avrò il tempo per concretizzarla). Detto questo, in attesa di riprendere il ritmo, oggi vi lascio con due video che omaggiano i cartoni camp dei primi anni 70... Come sarebbero Josie e le Pussycats e I Nettuno (dalla serie Jabber Jaw) se i loro cartoni fossero ambientati ai giorni nostri? Ecco a voi la risposta...

JABBER JAW IERI...



JABBER JAW OGGI...
(Carinissima l'idea di ambientarlo in un tipico cestino del pranzo americano personalizzato con i personaggi delle serie animate del momento!)



E LE PUSSYCATS ATTRAVERSO GLI ULTIMI 40 ANNI...

venerdì 19 settembre 2008

LA CURIOSITA' DI OGGI

Stamattina sono andato in edicola e mi sono comprato l'ultimo volume della ristampa integrale dei fumetti di Tarzan disegnati da Burne Hogarth. Immagino che tutti sappiate chi è Tarzan, ma non tutti saprete chi è Burne Hogarth. Andiamo con ordine: Tarzan è nato in un romanzo scritto a partire dal 1912, nel 1918 ha avuto il suo primo film e dal 1929 è comparso sui supplementi a fumetti domenicali dei quotidiani americani, ad opera del fumettista Hal Foster, che è stato seguito dal suo collega Burne Hogarth. Questi due signori sono importanti per due motivi: il primo è che hanno fatto di Tarzan il PRIMO fumetto al mondo disegnato in stile realistico, il secondo è che sono responsabili del primo fumetto su cui i ragazzini gay hanno iniziato a fantasticare (e - suppongo - ad esplorare manualmente le proprie fantasie). Prima di allora i fumetti non avevano protagonisti disegnati con tutti i muscoli al posto giusto, e di certo non avevano protagonisti che stavano tutto il tempo in un perizoma leopardato. Burne Hogarth in particolare era un perfetto conoscitore dell'anatomia umana, e a prescindere dai pareri sul suo stile (che io trovo un po' troppo snodato), è indubbio che è diventato il punto fermo attorno al quale si è costruito lo stile realistico nei fumetti, tant'è che i suoi libri di anatomia (tutt'ora reperibili PERSINO in Italia) sono una delle prime letture consigliate a chi vuole diventare un fumettista professionista. La Planeta De Agostini ha ristampato in diciotto volumi quindicinali tutte le tavole di Hal Foster e Burne Hogarth, che in Italia non erano ristampate dagli anni 60 e 70, quando il personaggio era titolare di diverse testate pubblicate dal defunto Editore Cenisio (che all'epoca lo rese decisamente popolare fra i bambini e i ragazzi). Questa versione del personaggio è talmente popolare che ad essa si sono ispirati i FILMATION STUDIOS per realizzare la serie animata a lui dedicata dal 1976 al 1981. Giusto per completezza ve ne mostro una puntata, in cui deve vedersela con una città perduta abitata da cotonatissimi giganti...


Anche se il disegnatore di Tarzan che preferisco è Russ Manning, ammetto che le tavole di Foster e Hogarth hanno un certo fascino e a modo loro sono persino erotiche. In particolare diciamo che Hogarth ha dato un cereto contributo in questo senso, perchè oltre alle tavole a fumetti per i quotidiani aveva realizzato una rivisitazione del romanzo originale decisamente fedele, in cui il protagonista se ne stava completamente nudo per la quasi totalità del racconto. Questa rivisitazione in Italia non è stata più ristampata dagli anni 70, e adesso costa cifre proibitive... Tuttavia io, che ho l'occhio lungo, nella scorsa edizione di Lucca Comics sono riuscito a trovarne una vecchia edizione danese...Che non potevo certo farmi sfuggire. Siccome non sono egoista qui di seguito ve ne mostro un assaggio, così vedrete anche voi come se la cava Burne Hogarth col nudo integrale (ovviamente non frontale)...







Ultimamente Tarzan non ha goduto di una grande considerazione, forse anche perchè è già stato sfruttato in tutti i modi possibili e immaginabili, e nel 2008 ha finito per risultare un po' scontato... Però sono convinto che avrebbe ancora un mucchio di potenziale, soprattutto se fosse sfruttato questo suo lato erotico che è sempre rimasto abbastanza inesplorato. Voi che ne dite?

giovedì 18 settembre 2008

LA SEGNALAZIONE DI OGGI

Per gli amanti dell'arte e del fumetto segnalo due iniziative interessanti che, una volta tanto, si concretizzeranno in Italia. La prima, che mi ha segnalato il nostro affezionatissimo amico Awakening è nientepopodimenochè un mini festival dell'arte gay che si terrà a Perugia. Per maggiori informazioni e per leggere il nutrito programma vi rimando al sito dell'associazione culturale La carvella che sta organizzando il tutto in collaborazione con l'arcigay locale. Ce ne fossero di iniziative così! Certo è che Perugia si sta dando da fare, eh? L'altra iniziativa interessante è quella che riguarda Valentina , il noto personaggio creato da Guido Crepax negli anni 60. Si terrà alla Triennale Bovisa di Milano dal 21 settembre al 1 febbraio. Qualcuno si chiederà perchè parlo di Valentina su questo blog, visto che ha la fama di essere un personaggio erotico molto etero... Beh... Il fatto è che poi tanto etero non era (aveva vere e proprie relazioni sentimentali con altre donne), e comunque è stato il primo vero personaggio sessualmente liberato del fumetto italiano. Paladina del sesso libero, dell'autodeterminazione erotica e della libertà del desiderio. Probabilmente se le sue avventure fossero continuate, visto che lei invecchiava in tempo reale, adesso sarebbe un arzilla signora ultrasessantenne che sfilerebbe a favore della causa gay. Questo è poco, ma sicuro. L'unica cosa che un po' mi scoccia pensando a Valentina e alle sue avventure è che nel nostro paese non c'è mai stato alcun fumetto che abbia trattato con tale raffinatezza l'erotismo gay... Ma, sapete come si dice, non è mai troppo tardi...

mercoledì 17 settembre 2008

LA RIFLESSIONE DI OGGI

Ciao a tutti e a tutte, come state?
Stamattina mi sono ritrovato nella casella postale l'ultimo numero della rivista BLUE con la quale collaboro da diversi anni con i miei articoli. Per chi ancora non lo sapesse BLUE è una rivista che si occupa di EROTISMO. Ebbene sì, è praticamente l'unica rivista che esce nelle edicole italiane ad occuparsi di questo tema. E badate bene che ho parlato di EROTISMO e non di pornografia. Quindi si parla di cultura erotica, arte erotica, fotografia erotica, fumetti erotici, letteratura erotica, poesia erotica, fotografia erotica, ecc. Non lo dico perchè ci collaboro, ma secondo me è l'unica rivista italiana che parla ancora di certi argomenti in maniera professionale, disinibita e stimolante. Ha un solo "difetto", parla principalmente di erotismo eterosessuale. Il che è legittimo, ovviamente, visto che si rivolge principalmente al pubblico eterosessuale. Tuttavia qualche pagina è sempre dedicata molto volentieri alle manifestazioni dell'erotismo omosessuale, e più o meno in ogni numero c'è un pezzo scritto da me. Oggi, però, ho riflettuto su una cosa: considerando che costa più di otto euro, e che anche se è bimestrale sicuramente la stragrande maggioranza di voi non è comunque disposta a spendere otto euro per una rivista che parla soprattutto di erotismo eterosessuale, forse sarebbe il caso di farvi leggere i miei contributi in altro modo. Ad esempio su questo blog. Ovviamente ho chiesto il permesso a chi di dovere prima, e ci tengo a precisare che se siete appassionati di erotismo in generale è comunque un ottimo aquisto, ricco di stimoli interessanti. Fra parentesi ha da poco inaugurato un suo BLOG in cui c'è anche una sezione dedicata ai collaboratori e... Beh... Ammetto che ritrovarci anche la mia scheda mi fa una certa impressione. Forse non ci crederete ma BLUE è stato il mio primo aquisto erotico (credo fosse il numero 16 della rivista), ed è stato sulle sue pagine che ho sentito nominare per la prima volta Tom of Finland (anche se era il 1991 e ormai era sul punto di lasciare questa terra). Ovviamente sono consapevole che il lettore o la lettrice tipo di questo magazine sono completamente al di fuori dal mondo e dalla cultura gay, e per questo sulle sue pagine mi limito a fare interventi di tipo divulgativo. E qui si inserisce la riflessione di oggi. BLUE a quanto mi risulta è l'unica rivista in edicola che fa regolarmente interventi divulgativi e culturali sull'erotismo gay. Babilonia, la storica rivista gay con cui collaboro, ha da tempo virato verso una dimensione fashion che lascia pochissimo spazio per questi approfondimenti, anche perchè - per una lunga serie di motivi che forse affronterò separatamente - ha scelto di NON parlare di erotismo e sessualità in maniera diretta ed esplicita. Capite bene che una rivista che non parla di certe cose rivolgendosi a una comunità che si è costruita proprio attorno alle sue specificità erotiche e sessuali risulta perlomeno monca. A questo aggiungiamo che cercare di agganciare il maggior numero di lettori possibili ribassando il livello culturale dei contenuti al minimo comun denominatore è la stessa strategia adottata dalla televisione italiana, e spero abbiate tutti davanti i risultati della gara al ribasso degli ultimi vent'anni. A Babilonia avevo proposto una rubrica dedicata all'arte gay, e volevo partire dall'analisi del lavoro di Caravaggio, proprio perchè in TV avevano appena dato una fiction in cui l'omoerotismo della sua arte era stato trattato poco e male. La redazione però mi ha risposto che parlare di Caravaggio era del tutto superfluo proprio perchè grazie alla fiction tutti sapevano tutto di lui... Per questo sono giunto alla conclusione che articoli come quelli che realizzo per BLUE sarebbero del tutto improponibili per Babilonia, e dato che la maggior parte di voi non rientra nel target di BLUE adesso inizierò a condividere i miei articoli per questa rivista con voi, a partire dall'ultimo. L'argomento è l'omosessualità nelle isole del Pacifico. Per leggere il testo vi basta ingrandire le immagini cliccandoci sopra. Fatemi sapere cosa ne pensate.


martedì 16 settembre 2008

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO

Cari lettori e care lettrici di questo blog, oggi avrei voluto parlare di tutt'altro, ma siccome alcuni interventi al mio ultimo post meritavano un intervento articolato oggi è di questo che vorrei occuparmi. Partiamo dall'inizio. I miei fumetti hanno dei ritardi, e questo è un dato di fatto, però non so più in che lingua devo spiegare come stanno le cose. Farò un ultimo tentativo spiegando caso per caso la situazione.

RAINBOWS si trova ospitato su un sito dedicato ed è aggiornato dal gestore del sito, per ogni nuova striscia guadagnerei 25 euro, ma chi lo gestisce non è disposto a pagarmene più di 4-5 al mese. Siccome mi sembra un numero di aggiornamenti ridicolo, prima di ripartire volevo avere abbastanza stabilità per potermi permetterne di fare almeno 4 striscie in più ogni mese, a titolo di "volontariato" per i fans. La stabilità non c'è ancora e quindi ho sempre rimandato.

ROBIN HOOG si trova ospitato su un sito dedicato, e la nuova versione del sito - che ho visto in versione di prova - è molto più bella e con un mucchio di funzionalità. Anche questo sito è sempre stato aggiornato dal gestore del sito, che però essendo anche quello che si occupa di altri siti che richiedono una grande manutenzione diciamo che a Robin Hoog dedica il tempo che gli rimane. E' capitato che gli mandassi le strisice e le aggiornasse anche una o due settimane dopo(alcune di quelle che gli ho mandato a luglio non sono state ancora messe online), se non di più. Anche per quello da settembre doveva insegnarmi come montare le striscie direttamente, ma purtroppo è bloccato da settimane per motivi di salute. Da Robin Hoog guadagno circa 12,5 euro a striscia, quindi anche per quello non ne ho mai fatte più di una dozzina al mese, visto che altrimenti il rapporto investimento/perdita sarebbe un tantino sbilanciato (anche perchè per fare una singola striscia ci impiego in media poco meno di due ore).

TROY è l'unico fumetto che posso aggiornare da solo, ma al momento lo sto portando avanti a titolo gratuito, per avere una vetrina supplementare, perchè mi piace e per non avere vincoli. Ovviamente essendo che è totalmente gratuito non posso dedicargli il tempo che vorrei. Dipendesse da me ne metterei una striscia nuova al giorno.

Premettendo tutto questo vi rendo noto che anche se di nome faccio Valeriano non vivo effettuando la fotosintesi clorofilliana: fate un po' voi quattro conti, e aggiungete il fatto che non mi occupo della gestione tecnica di due siti su tre. In parole povere l'andamento dei miei fumetti dipende da due cose: le mie entrate (a PRESCINDERE dalle retribuzioni per i suddetti fumetti) e le condizioni delle persone che gestiscono i siti su cui compaio. Ci sono fumettisti che hanno provato a fare quello che ho fatto io (qualcuno si ricorda GODARUON?), ma a queste condizioni hanno presto gettato la spugna. Io che sono un idealista cocciuto ho perseverato. Ovviamente non è mia intenzione prendere in giro nessuno, tantomeno chi mi legge, quindi ammetto che quando qualcuno arriva ad insultarmi per i mancati aggiornamenti non posso fare a meno di inarcare il sopracciglio in maniera un pochino irritata. Inviterei questi lettori (o ex-lettori) a riflettere sul fatto che se invece di pretendere l'aggiornamento puntuale di fumetti online totalmente GRATUITI (e per i quali io ottengo un compenso relativamente simbolico), spendessero un po' più di soldi in fumetti gay e/o in editoria gay (non limitandosi a leggiucchiare i free magazine che circolano nei locali e i siti internet), magari ora in Italia ci sarebbe un vero mercato, gli editori potrebbero investire di più e gli autori come me sarebbero puntuali come orologi svizzeri, anche perchè guadagnerebbero facendo esattamente ciò che gli piace di più fare. Vorrei inoltre far riflettere tutti i presenti che il sottoscritto ha prodotto quasi 1000 striscie a fumetti gay a tutt'ora fruibili GRATUITAMENTE su internet...Se mi trovate un'altro fumettista che ha fatto altrettanto fatemelo presente. Comunque se tanto mi dà tanto adesso comincerò sul serio a pubblicare dei fumetti che farò pagare il giusto prezzo (dai 10 euro in sù per 64 pagine magari...), e magari li farò uscire davvero puntuali. Dopodichè vedremo un po'...

domenica 14 settembre 2008

LA SEGNALAZIONE DI OGGI

Ciao a tutti e a tutte... Il tempo sta girando e com'era prevedibile da un giorno all'altro le temperature sono cese di almeno dieci gradi. Ammetto che se ci fosse ancora la mezza stagione sarei più contento, ma se non altro con qualche grado in meno posso lavorare meglio. Detto questo oggi volevo farvi una bella segnalazione, anche per compensare il mancato post di ieri (in realtà era pronto, ma per postarlo mi son detto che avrei dovuto chiedere unc erto permesso...Quindi per ora è rimandato). Comincio col ricordarvi che la città di Liverpool in U.K. è stata nominata ufficialmente Capitale Europea della Cultura per il 2008. Forse sbaglierò, ma mi sembra che in Italia questa notizia non sia praticamente arrivata ai grandi mass-media. Lascio a voi tutte le supposizioni e le conclusioni del caso. Fatto sta che la città, che effettivamente ha sempre avuto un clima culturale estremamente fervido (non è un caso se i Beatles sono nati lì), si sta dando un gran da fare per valorizzare tutti gli aspetti della cultura contemporanea e non solo, attraverso una caterva di iniziative e manifestazioni interessanti. Il motivo per cui ne parlo qui è che a Liverpool, dal 2004, si tiene una rassegna culturale di tutto rispetto, organizzata dall'omonima associazione: Homotopia. Come forse avete intuito la suddetta rassegna esplora e promuove l'arte e la cultura queer (nel senso di GLBT). Cinema, arte, letteratura e molto altro ancora, insomma...E vi pare che Homotopia si potesse lasciare sfuggire l'occasione di inserirsi alla grande nelle celebrazioni culturali di Liverpool? Ovviamente no. E così, tra le altre cose, ha organizzato la più grande retrospettiva dei disegni di Tom of Finland mai realizzata in Europa. Qualcosa come 88 opere originali, ospitate nel Contemporary Urban Centre di Greenland Street dal 20 settembre al 20 novembre. Se passate da quelle parti siete avvisati! La mostra è stata organizzata in collaborazione con la Tom of Finland Foundation e con il sito Gaydar UK (perchè, a quanto pare, nel Regno Unito i siti di personals sponsorizzano anche eventi culturali). Che dire? Aspettando che anche da noi si concretizzi qualcosa di simile (...), bisogna prendere atto di come anche in Inghilterra l'arte a tematica gay venga valorizzata in maniera più che degna. Se volete approfondire il discorso vi consiglio di cliccare QUI, dove sono presenti una quantità di filmati che approfondiscono le attività dell'associazione Homotopia (compresa la mostra su Tom of Finland). Vi lascio con un piccolo omaggio a Tom of Finland che ho trovato su youtube. Alla prossima.


venerdì 12 settembre 2008

GLI ARCHIVI DI WALLY

Ciao a tutti, come va?
In teoria nel post di oggi avreste dovuto trovare una nuova illustrazione messa all'asta, che avrei dovuto fare oggi... In realtà - tanto per cambiare - sono rimasto vittima di qualche imprevisto. Prima il computer continuava a spegnersi (per fortuna avevo fatto in tempo di finire l'articolo di Gay.It per domani) e siccome qualcosa di simile era già successo in passato, ed era la ventolina dell'alimentatore intasata di polvere, questa volta ho evitato di andare al centro assistenza, ho smontato l'alimentatore del PC e ho usato una buona dose di aria spray. Alla fine, dopo una mattinata passata così, la ventolina funzionava e il PC non si spegneva più. In compenso, ha smesso di funzionare la tastiera... Avevo usato l'aria spray per pulirla, ma credo di averla usata male, perchè non fuonzionava proprio più. Così sono andato in città per procurarmi una tastiera nuova... A quel punto era troppo tardi per mettermi a fare un'illustrazione e così ho fatto altro. Sperando di recuperare presto oggi volevo farvi una domanda. Ordunque: salvo imprevisti la prossima settimana sarò a Milano per discutere la possibilità di stampare un mio fumetto erotico. Ovviamente per ora il tutto è solo una bozza di idea, però nel caso si potesse concretizzare voi cosa preferireste? Premetto che sicuramentenon potrò stampare le storie che ho già online, perchè non sono studiate per risolversi in un albo e perchè non hanno le caratteristiche tecniche necessarie per la stampa. Potrei fare storie con personaggi che sono già online però. Robin Hoog, ad esempio... Oppure potrei fare qualcosa di totalmente nuovo, visto che progetti e idee non mi sono mai mancate. Per esempio, giusto oggi mi è tornata fra le mani questa bozza di idea per una storia che avevo ideato anni fa. L'idea è molto semplice: un ragazzo trova una bottiglia su una spiaggia, la sfrega esprimendo un desiderio e *POFF* viene risucchiato dentro perchè l'ha sfregata in senso antiorario, e quindi invece di far uscire il genio ha generato l'effetto opposto. Finisce nella bottiglia col genio, che gli rivela che l'unico modo per uscire è realizzare il desiderio che ha espresso al contrario... Se non che il desiderio che aveva espresso era di... Fare sesso con un migliaio di bellissime ragazze in un migliaio di modi diversi (^___^). Secondo voi come potrebbe essere interpretato al contrario questo desiderio... Chissà! Di questa storia mi ero fatto anche una tavola di prova... Voi che ne pensate di una storia del genere? Vi solletica?

giovedì 11 settembre 2008

SIGH...SIGH...SIGH...

Ed ecco a voi una nuovo viaggio nel mondo della fantascienza più sfrenata... Immaginate un mondo in cui il sesso gay è stato sdoganato dalla comunità gay, che lo vive in maniera sempre più consapevole e meno clandestina, al punto da considerare l'industria della pornografia come un espressione culturale e un punto di riferimento. Pensate a un mondo in cui la suddetta industria della pornografia aspira ad un livello qualitativo alto e non si limita a lucrare sui bassi bisogni del pubblico, essendo ben consapevole del ruolo che ricopre per la formazione della gente e per l'educazione al sesso conapevole, appagante e sicuro. Immaginate un sex performer gay che, pur sulla cresta dell'onda, decide di investire tempo e denaro in un progetto finalizzato alla promozione del preservativo e del sesso sicuro, coinvolgendo in una partnership molto produttiva riviste, siti, associazioni di volontariato e produttori di gadget. Immaginate, inoltre, il coinvolgimento di un famosissimo illustratore e fumettista gay dichiarato, per la realizzazione della confezione di una linea di preservativi appositamente concepiti per questo progetto. Immaginate, infine, la partecipazione di una decina di colleghi del sex performer gay sopracitato in un video che si inserisce all'interno di questa bella idea... Perchè, in questo mondo fantascientifico, i sex performer gay sanno che quello che conta è il benessere della comunità gay alla quale anche loro appartengono. Sembra incredibile, vero? Invece non è fantascienza: ma la realtà degli Stati Uniti, in cui il simpaticissimo (e non solo) performer Steve Cruz ha lanciato la campagna How It Roll chiedendo espressamente la partecipazione del disegnatore Glen Hanson per personalizzare i preservativi dell'iniziativa (con una caricatura dello stesso Steve Cruz).Lo so che fare paragoni con il nostro paese non ha alcun senso, a parte quello di far piacere ad eventuali masochisti, però non posso fare a meno di notare come questa sia la prova che quando una comunità gay non vive ciò che è e ciò che desidera con vergogna, sensi di colpa e/o una buona dose di omofobia interiorizzata, si riescono a creare delle sinergie davvero affascinanti. Soprattutto se non si aspetta che siano gli altri - magari l'amministrazione pubblica o il mondo etero - a pensarci, ma ci si da un gran da fare in prima persona, senza avere alcun problema ad esporsi. E oltretutto la suddetta comunità offre delle possibilità agli artisti gay che da noi travalicherebbero il confine della fantascienza per diventare vera e propria metafisica. Oltretutto il preservativo col disegno di Steve Cruz potrebbe essere considerato un'opera d'arte a prescindere, considerando tutti i suoi sottointesi e retroscena culturali. L'arte gay d'ora in poi si manifesterà anche attraverso le confezioni dei preservativi? Chissà... Certo è che - a mio modesto parere - Steve Cruz, in questo suo ruolo di attivista e mecenate artistico, mi ha guadagnato ulteriori punti in classifica. Qui di seguito inserisco il video con i performers che fanno da testimonial (e non fate finta di non averne mai visto nemmeno uno perchè non ci credo!).


Bella la fantascienza, vero?

P.S. Prego notare la presenza dell'italianissimo Francesco D'Macho nel video... Visto che in Italia nessuno lo ha mai coinvolto in progetti di questo tipo perlomeno si sta specializzando nelle campagne informative che si fanno all'estero...

mercoledì 10 settembre 2008

GLI ARCHIVI DI WALLY

Ciao a tutti e a tutte, come va?
Oggi vorrei fare una cosa che volevo fare da tempo... Ovvero postare l'episodio pilota di una serie che poi non ha più visto la luce (visto che la collana di fumetti su cui sarebbe dovuta comparire cessò le pubblicazioni): "The Lord of Springs". Questo episodio pilota comparve sei anni orsono sull'antologia Frammenti edita dalla Echo Communication, che all'epoca voleva lanciarsi alla grande nel mondo del fumetto gay con la collana BOY+BOY... L'esito dell'operazione BOY+BOY fu abbastanza disastroso per due motivi: in primis la maggior parte dei fumetti che pubblicò furono shonen-ai made in Italy e non fumetti gay, e in secondo luogo la mancanza di adeguati circuiti distributivi in Italia era stata del tutto sottovalutata. Altra cosa che non ho mai capito è stata la fissazione di applicare censure in stile shonen-ai a tutti i costi... Tant'è che fui costretto a inserirle pure io. Dedicarono anche un intero volumetto a Dick Master, l'eroe leather di Roy Klang, e in quel caso censure non ne furono applicate, però - a causa dei suoi contenuti forti - il volume venne distribuito solo nelle librerie gay (che in Italia, volendo metterci insieme anche i sexy shop gay, saranno si e no una decina). Morale della favola: ricordo che quando l'operazione venne dichiarata fallita migliaia di copie dei volumetti BOY+BOY presero la strada del macero. Ricordo anche che alla fine mi vennero dati solo quattro giorni per realizzare le venti tavole della mia storia (lettering compreso!). Penso che si veda molto bene che è stata fatta di fretta e che gli sfondi sono la cosa più minimale che abbia mai fatto in vita mia. Ricordo che alla fine di quei quattro giorni mi era venuta persino una specie di nausea... E il bello è che poi, siccome gli altri autori dell'antologia erano in ritardo, il tutto venne mandato in stampa mesi dopo... Vah beh! Comunque, così per curiosità, quanti di voi si sono imbattuti nella serie BOY+BOy e, soprattutto, nell'antologia in cui comparivo anche io? Ovviamente per vedere le pagine più grandi dovete cliccarci sopra come sempre.