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venerdì 29 agosto 2008

LA LETTERA DI OGGI

Ciao a tutti e a tutte.
Oggi, per variare un po', volevo rispondere pubblicamente a una lettera che mi è arrivata tramite Gay.It, dove tutti dovreste sapere che scrivo un articolo alla settimana. Silvio mi scrive:

"Ciao Valeriano... Sempre interessanti e precisi i tuoi articoli... Un vero piacere leggerli :-) Ti disturbo perchè mi interessava capire quali sono i più affermati editori di fumetti gay in Italia... E più in generale di narrativa gay.... Sai a me piace molto scrivere e coltivo il sogno nel cassetto che chissà, un giorno poter pubblicare anche io qualcosa, come autore... Grazie mille e ancora compimenti. Silvio"

Intanto grazie per i complimenti, che non sono poi così frequenti per i miei articoli su Gay.It (anche se spero si noti che anche lì cerco di impegnarmi al meglio che posso). Questa tua domanda, poi, non è affatto banale e mi permette di parlare di un argomento che spesso non viene affrontato perchè è ritenuto più scontato di quanto non sia. Allora: in Italia non ci sono editori specializzati in tematiche gay più affermati di altri, visto che nel nostro paese la cosiddetta editoria gay non rappresenta una realtà così vasta e articolata.
Attualmente in Italia gli editori di questo tipo sono quattro (clicccando sul nome puoi andare sui relativi siti):

Playground Libri
Specializzato in narrativa (principalmente tradotta dall'estero).

Il Dito e La Luna
Si occupa di narrativa, poesia e saggistica ed ha un ampio catalogo a tema lesbico, è stato il primo editore di questo tipo a pubblicare anche fumetti.

Fabio Croce Editore
Saggistica e narrativa, è famoso perchè spesso ha trattato temi scomodi senza farsi troppi problemi.

WLM EDIZIONI
Il più nuovo, si occupa di saggistica e narrativa (anche di classici).

Puoi provare a farti avanti con loro quando avrai preparato qualcosa.
Per la cronaca: non si tratta di grossi editori, e nella maggior parte dei casi ognuna di queste case editrici è portata avanti da due/tre persone in tutto, molto motivate e disposte a farsi un mazzo notevole per la causa della cultura gay nel nostro paese.
Non c'è bisogno di ricordare che obbiettivamente non è una cosa semplice, considerando la situazione generale e il fatto che nel nostro paese l'autoaffermazione dell'identità gay non passa più di tanto attraverso i libri e la stampa in generale.
Il discorso è lungo e complesso, comunque se andate su www.amazon.com e più precisamente nella sua sezione Gay & Lesbian avrete a disposizione oltre 17000 titoli! E sempre sullo stesso sito, se cercate Gay & Lesbian Magazines avete la possibilità di fare un ulteriore selezione delle riviste per argomento, fra le categorie:

General
Biographies & Memoirs
Gay Men
History
Lesbians
News & Politics
Parenting & Families
Transgender
Travel

E badate bene che su AMAZON non sono vendute le riviste prettamente pornografiche... Altrimenti la lista sarebbe molto più lunga. E qui so già che farò la figura dell'esterofilo beccandomi qualche insulto, però se nelle edicole italiane c'è una sola rivista dichiaratamente gay (se escludiamo quelle di annunci e alcune squallidissime cose pornografiche fatte coi piedi) un motivo deve esserci... E di certo non è la mancanza di pubblico omosessuale. E' proprio l'ordine di idee che è diverso. Negli Stati Uniti prima del movimento gay c'è stato il movimento per l'integrazione razziale, ed è su quel modello che si è costruita l'identità della comunità gay americana. Laggiù seguire riviste gay e aquistare volumi a tema è una questione di principio e un modo per affermare e formare la propria identità. Non è un caso se la prima associazione gay di categoria che si è costituita negli Stati Uniti (già nel 1970!) è stata quella dei bibliotecari gay, con lo scopo preciso di garantire ai frequentatori delle biblioteche americane delle letture a tematica gay e lesbica che fossero intelligenti e formative. L'Italia è abbastanza lontana da questo modello.
Da noi il movimento gay è nato fondamentalmente come movimento di rivendicazione politica, e forse è da lì che arrivano tante lacune con cui dobbiamo fare i conti. Siamo nel 2008, ma purtroppo per troppi omosessuali italiani l'affermazione della loro identità passa solo attraverso le esperienze sessuali o, al limite, attraverso delle relazioni completamente ripiegate su se stesse. E la cosa divertente/preoccupante, è che sono davvero convinti che questo sia l'unico modo sensato di vivere la loro condizione, isolandosi dal confronto e dagli stimoli esterni (anche da quelli forniti da libri e riviste). Che sia un modo come un altro per non accettarsi fino in fondo? Forse è anche per questo che da noi il mercato editoriale GLBT è ancora così risicato, anche se in effetti ho notato che - perlomeno dal punto di vista librario - negli ultimi anni è decisamente cresciuto e coinvolge sempre più spesso grandi editori generalisti. Questo è sicuramente un buon segno, ma di certo la strada da fare è ancora tanta... Sarò un idealista, ma l'idea di avere una sezione - anche piccola - dell'edicola riservata alle riviste gay e lesbiche mi piacerebbe molto. Certo ci vorrebbero degli editori competenti e con le controscatole, e considerando la situazione generale della stampa italiana non mi viene da essere molto ottimista in questo senso... Ma la speranza non muore mai (^___^).
Comunque, giusto per stare in tema, qui di seguito posto le copertine di alcune (e sottolineo alcune) riviste gay uscite negli Stati Uniti questo mese...

















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